--- CAPITOLO XXXVII ---

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― Non ti piace essere in compagnia delle persone? ― Attraverso quella domanda, Hoseok non era minimamente intenzionato a sottoporre ad un giudizio le mancate abilità di socializzare di Yoongi, come invece percepì erroneamente quest'ultimo, piuttosto mirava a comprendere il tipo di situazioni trovate scomode dall'uomo, col fine di porvi rimedio o evitare, qualora la prima opzione non fosse risultata valida. Hoseok cercava di studiare Yoongi non solo perché lo trovava atipico ― seppur in modo meraviglioso ― rispetto al resto delle sue conoscenze, ma anche perché desiderava trovare dei punti d'incontro di cui si sarebbe potuto servire per avvicinarsi maggiormente a lui. Ma Yoongi bloccò per l'ennesima volta quel tentativo, frapponendo tra lui e il ragazzo sedutogli accanto un muro pressoché insormontabile.

― Non a tutti piace stare al centro dell'attenzione. ― Rispose, lasciando per qualche secondo presupporre che non avrebbe detto altro al di fuori di quello. ― E non tutti sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di essere, al centro dell'attenzione. ― Specificò tuttavia dopo poco, rendendo palese non solo il fastidio che quella domanda gli aveva procurato ma anche la sua intenzione di spostare la conversazione verso altri lidi; il tutto, con un tono inquietantemente freddo ma calmo.

Hoseok il colpo lo incassò, nonostante gli fosse stato crudelmente inferto all'improvviso, e a suo parere, senza aver fatto nulla per esserselo meritato. Schiuse la bocca per dire qualcosa ma fu frenato dal dolore derivò dalle parole di Yoongi. Boccheggiò a vuoto per un po' prima di fare un sorriso incredulo, volto più a mascherare e a nascondere il fatto di essere rimasto ferito, piuttosto che l'evidenza di essere stato dall'hacker frainteso. ― Non intendevo dire quello. Era una domanda semplice e che non aveva secondi fini... ― In verità dei secondi fini li aveva, ma in alcun modo erano pregiudizievoli come quelli ipotizzati da Yoongi. ― Mi sorprende un po' che tu abbia interpretato tutto sotto una luce così negativa. ― E questa volta Hoseok era totalmente sincero.

― Come avrei dovuto interpretarlo allora?! ― L'hacker voleva arrivare al punto. Sciogliere finalmente quel groviglio creato da azioni e attenzioni per lui prive di ogni plausibile logica, per comprendere e finalmente rispondere con cognizione di causa.

― Per quale altro motivo secondo te? ― Chiese Hoseok raggirando di fatto la domanda, non riuscendo realmente a capire come fosse possibile per l'hacker non giungere alla risposta da sé; che preferisse chiedergli indirettamente d'immergersi nella vergogna fino alla punta dei capelli per esporre con parole impossibili da fraintendere, qualcosa che sarebbe stato chiaro a chiunque.

― Ti ho già detto cosa penso e tu mi hai risposto dicendomi che ho capito male. ― Apparve esasperato, Yoongi, mentre pronunciava quelle parole sforzandosi di restare calmo ― Per questo ti ho chiesto d'illuminarmi. Di spiegarmi perché ti comporti in questo modo con me e soprattutto cosa cerchi di ottenere. ― Voleva fargli capire che fosse il nesso, il punto al quale da solo proprio non riusciva ad arrivare, nonostante ci avesse pensato a lungo e intensamente, cercando di considerare ogni realistica variabile. E ancor di più in quel momento, Yoongi rimase nella convinzione che i loro dialoghi difettassero proprio nell'altrui comprensione.

Dopo quello, l'espressione di Hoseok divenne seria come risultava essere solo poche, pochissime volte. Il suo sguardo s'indurì visibilmente, sconcertato dal fatto che la conversazione si fosse evoluta in quel modo ma anche perché stanco e ferito dall'inconsapevolezza mostrata da Yoongi. Se solo l'hacker non gli fosse piaciuto così tanto, avrebbe risposto con sprezzo, rimarcandogli anche quanto fosse stupido e acerbo dal punto di vista sentimentale. ― Perché mi piaci, Yoongi. ― Se si fosse trovato a pronunciare quelle parole a qualcun altro, non avrebbe mai temuto di poter essere frainteso, il pensiero stesso, non lo avrebbe mai sfiorato ma con l'hacker, sapeva sarebbe potuto essere diverso. Quella preoccupazione, lo spinse addirittura ad eclissare l'imbarazzo che a seguito di quelle parole sarebbe dovuto insorgere in lui, spingendolo di fatto a soffermarsi su di esso solo dopo.

Yoongi lo aveva osservato per tutto il tempo, optando per fissare la strada solo dopo poco tempo, forse per rielaborare ciò che aveva sentito, pensò Hoseok tuttavia ignaro di ciò che realmente si muovesse all'interno della testa del maggiore. In alcun modo preparato a ciò che gli sarebbe arrivato, ascoltò in silenzio così com'era stato fatto precedentemente da Yoongi, che si inumidì le labbra prima di riprendere parola. ― Bene... Non so perché sia finita in questo modo ma voglio che tu capisca cosa ne penso. ― Cominciò, ma le prime parole, scivolarono via dalle sue labbra incerte e tremolanti, per la prima volta debole dinnanzi agli occhi del minore. ― Non so cosa ti sei messo in testa, ma per me sei la vittima di un caso di cui mi devo occupare. Nulla di più, nulla di meno. ― Yoongi si era sforzato di apparire ferreo e irremovibile ma il fatto che non vi fosse riuscito, apparve concreto e tangibile persino a lui. Hoseok d'altro canto, aveva avuto modo di notare quanto talvolta l'hacker fosse rude nel modo d'esprimersi, ma che potesse essere addirittura spietato nel tracciare confini inviolabili, lo comprese solo in quel momento.





 Hoseok d'altro canto, aveva avuto modo di notare quanto talvolta l'hacker fosse rude nel modo d'esprimersi, ma che potesse essere addirittura spietato nel tracciare confini inviolabili, lo comprese solo in quel momento

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N.D.A.: Buonsalve ~

Prima dei ringraziamenti, ho un paio di cose inerenti al capitolo da spiegare, prima fra tutte: nonostante in questo capitolo possa un po' sembrarlo, il personaggio di Yoongi non è uno stronzo, lo dico a scanso di equivoci hahaha

In questo capitolo vengono fuori ulteriori elementi sulle caratteristiche dei due personaggi, Yoongi è quello che non ama gli imprevisti, che deve comprendere ogni cosa prima di fare qualcosa di concreto, ed è piuttosto inflessibile ai cambiamenti non manovrati da lui, o per cui lui non ha già precedentemente disposto un piano alternativo. A qualcuno potrà sembrare piuttosto chiuso, ad altri invece semplicemente un tipo diffidente nei confronti delle intenzioni degli altri (e ha qualche motivo per esserlo in effetti). La sua sensibilità non è spiccata come lo è invece il suo pragmatismo.

Hoseok invece è tutto il contrario. Lui è più spensierato e soprattutto prende la vita così come gli viene. Non è superficiale, fa solo piani sul momento e non disinibisce nulla di sè. È aperto ai suoi desideri e ha l'ambizione di ottenerli mettendosi direttamente in prima linea. Conosce bene sè stesso così come i suoi sentimenti ma è anche sensibile al giudizio degli altri.

Sono due personaggi molto forti che per formare una coppia che abbia senso devono trovare il loro punto d'incontro e lo faranno nei prossimi capitoli.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, per me è stata dura scriverlo perché reduce dalla live in cui Hoseok fa braccialetti carini con le perline ai membri. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo questa storia, votandola e commentandola. Anche se probabilmente volete uccidermi, sappiate che vi adoro davvero ~

Al prossimo aggiornamento 💙

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Where stories live. Discover now