--- CAPITOLO XXXIV ---

Start from the beginning
                                    

― Stai pensando di uscire con qualche tuo pretendente? ― Chiese, ma se pur si era costretto a far sembrare la sua voce gioconda e ugualmente incurante, quest'ultima venne invece fuori notevolmente stucchevole e pregna di evidente astio. Seokjin d'altra parte, spese qualche secondo a mordersi un angolo delle pompose labbra, prima di accennare al ragazzo seduto accanto a lui un'ancora felice conferma. Namjoon dopo aver appreso una novità che non era mai stato curioso né tanto meno ansioso di conoscere, decise definitivamente di restarsene in silenzio e a crogiolarsi all'interno del suo dolore e rammarico fino a quando entrambi non sarebbero giunti al lavoro.

― Non mi chiedi chi è questa persona? ― Chiese improvvisamente Seokjin ormai stanco di attendere e in qualche modo, anche stranito dalla passività dimostrata dal ragazzo. ― No, a dire il vero non sono curioso di saperlo. ― Contrariamente ai suoi precedenti buoni propositi e alla sua voglia di non continuare quella conversazione ulteriormente, Namjoon rispose a quella domanda con una fretta e foga vista solo poche volte da colui che sedeva al posto del conducente che, dopo qualche attimo speso a far vagare lo sguardo confuso e attonito sulla strada davanti a sé, scoppiò in una fragorosa risata quando finalmente giunse alla comprensione di ciò che stava accadendo. ― A dire la verità c'è solo una persona che ha pensato di mettermi al corrente dei suoi sentimenti per me più di una volta ― Chiarì ― ed è proprio con quella persona che vorrei uscire. ―

― Faccio il tifo per te, amico! ― Esclamò ancora iroso e indispettito, questa volta però, voltandosi direttamente verso Seokjin che solo a tratti, riusciva a permettersi di allontanare lo sguardo dalla strada per poterlo fissare su di lui. Namjoon aveva detto quelle precise parole sperando che esse riuscissero a far comprendere al suo capo quanto fosse ormai intenso per lui il desiderio di non andare oltre ma anche per marcare, stavolta ironicamente, quello che almeno a detta di Seokjin loro due sarebbero sempre stati ed ora, non aveva neanche più la possibilità di sperare che le cose prima o poi cambiassero.

― Bene. ― Iniziò il capo. L'allegria che prima aveva animato il suo viso e la sua voce, improvvisamente scemò al punto d'essere prontamente sostituita con la solita aria austera e distaccata. ― Dal momento che la persona con cui voglio uscire sei tu, e dal momento che quella persona stessa ha deciso di fare il tifo per me, ora mi aspetto che tu mi dica di si. ―

Namjoon aveva osservato per tutto il tempo Seokjin mentre alle sue orecchie giungevano le formidabili congetture e idee di quest'ultimo, gli si mozzò per più di qualche secondo il fiato e gli ci volle più tempo rispetto a quello sperato per riorganizzare i suoi di pensieri e per arrivare a comprendere finalmente ciò che il suo capo stava cercando di dirgli. ― Credevo che volessi continuare a tenere separato il lavoro dalla tua vita privata... ― Namjoon non rispose all'affermazione dell'altro, piuttosto diede voce all'ultimo pensiero che la sua mente era stata in grado di formulare. ― Te ne ho già parlato, no?! Ho finalmente preso la mia grossa decisione ― Ripropose in tono ora più calmo e pacato. ― Dall'ultima volta che ne abbiamo parlato, ho riflettuto seriamente su me stesso e soprattutto su quello che provo per te. Ieri sera invece, ho capito che non mi importa realmente delle conseguenze a cui andremo incontro qualora le cose tra noi non dovessero funzionare perché mi fido di te e del rapporto che insieme potremmo costruire. ― Seokjin parlò con voce vellutata stando attento a scandire ogni parola e a prendersi tutto il tempo necessario per farlo mentre Namjoon, d'altra parte, pur stando attento ad ogni suono emesso dalle labbra dell'altro, in quel momento, riuscì a capire solo una smorzata parte di tutto quel discorso. Ma una semplice tanto quanto spropositatamente grande nozione gli era stata comunque ben chiara.

― Ferma per qualche minuto l'auto, non appena ne hai l'occasione. ― Nonostante il continuo rifiuto da parte di Namjoon di accennare qualcosa in merito a ciò su cui stavano discutendo, Seokjin comprese che quella richiesta forse, fosse dovuta al fatto che quest'ultimo volesse prendersi un po' di tempo per trovare le parole adatte e per dare loro la giusta importanza e attenzione. Cercò assiduamente con lo sguardo una piazzola di sosta e quando finalmente riuscì a trovarla, accostò la vettura al guardrail prima di spegnerla. Si voltò per osservare il ragazzo seduto accanto a lui con una rinnovata ansia ma ciò che ottenne, non fu il discorso che aspettava, al contrario, a seguito di quel gesto ne ottenne un altro infinitamente più incisivo e profondo. Si beò delle labbra di Namjoon premute sulle sue per diverso tempo; il tempo necessario per saggiarne finalmente la consistenza e il gusto, ancora più buono rispetto a quanto aveva immaginato in precedenza, quando distrattamente gli era capitato di lasciar scivolare i suoi occhi su di esse. Il minore iniziò a muoverle subito dopo per intensificare il bacio che si stavano scambiando mentre allo stesso tempo, portava una mano dietro il collo di Seokjin per tenerlo fermo e se possibile, ancor più vicino e quest'ultimo non fu neanche lontanamente infastidito dal gesto che oltre a farlo sorridere nel bacio, lo spinse anche ad utilizzare le sue mani per accarezzare affettuosamente le guance del ragazzo che finalmente aveva trovato il coraggio di accettare.







Yoongi quel giorno era stato infinitamente taciturno con chiunque ma chi, più di tutti, era stato costretto a portarne il peso, era stato Jungkook che infinite volte aveva provato ad attaccare bottone prima di capire che qualsiasi tentativo sarebbe stato vano e che di conseguenza, tanto valeva smettere di tentare per dare la possibilità all'hacker di rimuginare tranquillamente sul pensiero che lo aveva spinto a sbuffare imbronciato per ore ed ore. Jungkook aveva da poco terminato il suo lavoro ma era ugualmente deciso ad uscire da lavoro in perfetto orario, pertanto e per ottimizzare i tempi, aveva pensato di dedicarsi a qualcosa di leggero che avrebbe permesso al tempo che restava di scorrere velocemente ma donando a sé stesso comunque, un po' di sano divertimento. Si intrattenne qualche minuto a scegliere il video che almeno dal titolo e dalla copertina, gli era sembrato il più divertente e una volta dopo aver preso la sua finale decisione, si portò le cuffie alle orecchie per evitare d'infastidire ulteriormente il ragazzo che alla sua destra, se ne stava a fissare lo schermo con sguardo vago mentre teneva le braccia conserte e strette al petto. Durante la riproduzione del video che altro non mostrava al di fuori di diverse persone che cadevano, talvolta arrecandosi anche parecchio dolore, Jungkook si era portato più volte una mano davanti alle labbra nel tentativo di ricacciare all'indietro le risate che ciò che aveva sottoposto ai suoi occhi gli stava procurando ma perfino quei ripetitivi tentativi e la davvero forte intenzione di non disturbare il maggiore, non furono abbastanza incisivi da fargli ingoiare l'ultima fragorosa risata; una risata sproporzionata tanto quanto lo era stata la gomitata che Yoongi in risposta gli aveva assestato al centro delle vertebre.

― Ho una cosa da chiederti. ― Disse non capacitandosi neanche lui del fatto che fosse davvero in procinto di chiedere qualcosa di simile a Jungkook, quando quest'ultimo si tolse un auricolare dall'orecchio per guardarlo con un'espressione in cui era facile leggere tutto il dolore fisico che stava provando; un dolore messo in evidenza anche dal modo in cui quest'ultimo si stava massaggiando la zona precedentemente lesa a morte. ― Se, ipoteticamente, una persona che conosci si facesse un video a luci rosse mentre si diverte in solitaria e poi te lo manda, per farlo vedere soltanto a te, a quel punto, tu cosa risponderesti? ― Chiese con veemenza Yoongi, le cui guance rosse fecero prima sorridere e poi riflettere Jungkook.

― Dipende ― Disse il ragazzo, avvicinando il viso bello e giovanile a quello ugualmente delicato dell'hacker ― Dipende da quanto sia risultata gradevole per me la vista. ― Si prese qualche attimo per riordinare le idee, totalmente incurante del modo in cui il maggiore aveva iniziato a guardarlo ― Se non mi è piaciuta, gli chiederei di smettere chiarendogli anche di essere disposto a far finta che nulla sia mai accaduto, se invece mi è piaciuta, valuterei l'idea di chiedergli il bis. ― E Jungkook avrebbe davvero continuato una conversazione così illuminante e divertente, se solo Yoongi non avesse iniziato a guardarlo come se fosse in procinto di strappargli via la lingua.





 ― E Jungkook avrebbe davvero continuato una conversazione così illuminante e divertente, se solo Yoongi non avesse iniziato a guardarlo come se fosse in procinto di strappargli via la lingua

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.





N.D.A.: Buonsalve gente ~

La prima coppia di questa storia è finalmente formata e andata, l'angst per i Namjin è finito e Namjoon è riuscito a spuntarla. Mi sembra giusto così. Prima di postare il capitolo però, riflettevo anche su quanto il personaggio di Yoongi, a mio parere tenerello, fosse totalmente incapace di gestire situazioni come quella in cui si è trovato. Il figliolo non è particolarmente spigliato sotto questo punto di vista, abbiate pietà di lui hahaha

Ma ho una piccola domanda per voi, alla quale spero rispondiate: al momento, tra i personaggi venuti fuori, qual'è quello che vi piaciucchia di più?

Spero che questo capitolo vi abbia intrattenute/i e che la storia continui a piacervi. Ringrazio come sempre chi legge e chi sostiene questa storia, davvero, davvero grazie ~

Al prossimo aggiornamento 💙

𝙳𝙴𝙴𝙿 𝚆𝙴𝙱 │ 𝚂𝙾𝙿𝙴Where stories live. Discover now