--- CAPITOLO XXVII ---

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– Dimentica quella sera e non azzardarti a spifferarlo in giro. – Voleva sembrare minaccioso Seokjin, mentre si sporgeva sulla superficie della scrivania fino al punto di far collidere il ventre con essa, per avvicinarsi maggiormente al compagno che invece sedeva dalla parte opposta. – Se osi dirlo a qualcuno giuro che io... – Cominciò per vacillare appena due secondi dopo, improvvisamente scoprendosi privo di una minaccia a portata di mano grande abbastanza da far retrocedere il più alto che invece scoppiò in un ancor più intenerita risata. – Non posso credere che tu la ricordi ancora e che, come se non bastasse, l'abbia tirata fuori proprio adesso. –

– Come potrei privarmi del ricordo di un evento così buffo, a maggior ragione se proviene proprio da te. – Parlò stavolta senza pensare Namjoon, ritrovandosi nella posizione di realizzare pochi frammenti di tempo dopo, ciò che aveva detto a pochissimi centimetri di distanza dal viso di Seokjin. Il più alto inconsapevolmente, colto dall'improvvisa frenesia di essere riuscito a spiazzare e a spingere un dialogo con l'altro, non si era per nulla accorto nel processo di essersi fatto avanti anche lui col corpo fino a ritrovarsi in una posizione in cui il fiato dell'uno finiva direttamente a contatto con la pelle dell'altro. Nella mente di Namjoon risuonò costantemente il pensiero che a gran voce gli imponeva di farsi indietro, di retrocedere quando era ancora in tempo e di voltarsi poi dall'altra parte fingendo che non fosse successo niente ma non lo fece, nonostante tutto, rimase in quella posizione a fissare ancora una volta Seokjin da una posizione in cui riusciva a cogliere di lui ogni più singolo frammento, nelle iridi dei suoi occhi così come sulla diafana pelle, al contrario suo però, fu Seokjin il primo a farsi indietro appena un attimo prima che Namjoon riuscisse a poggiare definitivamente le labbra sulle sue.

Sentendosi respinto il sorriso che prima aveva animato il suo viso morì sotto al disagio e all'imbarazzo montato in lui e sotto alle parole che ormai giungevano semi sconnesse e distanti alle sue orecchie – Sei davvero innamorato di me?! – Non seppe decifrare il tono con cui il biondo aveva posto quella domanda, così come non fu in grado di capire cosa si celasse dietro all'espressione che il maggiore aveva assunto, semplicemente quindi, si limitò a starsene in silenzio mentre lentamente e meccanicamente annuiva con la testa prima di abbassarla e facendo di tutto per ricacciare indietro le lacrime che minacciavano di uscire.







Le piacevoli note di una delle sue canzoni preferite, stavano spingendo Hoseok a camminare leggero e spensierato per i viottoli che circondavano il retro della sua abitazione mentre era di ritorno da una delle più stancanti lezioni di danza a cui avesse partecipato negli ultimi mesi. Il corpo gli doleva ma non gli importava. Ad ogni passo sentiva un formicolio alle gambe e sul retro di esse ma il ragazzo era abituato ad associare quella sensazione a ciò che si otteneva dopo ore passate in totale estasi. Col cellulare stretto in una mano allungò il pollice per selezionare un'altra canzone quando quella che stava ascoltando arrivò a riprodurre le sue note finali mentre con passo lento, finalmente imboccò la strada che infondo lo avrebbe condotto direttamente al cancello che recintava la sua villa. Non vedeva l'ora di tornare effettivamente. Per quanto fosse un tipo che letteralmente adorava passare il tempo con gli amici, soprattutto con Jimin, mentre faceva qualcosa che amava, tuttora per quanto spensierato sognava una doccia calda prima di avvolgersi sotto le coperte per mettersi a guardare qualcosa di sciocco in tv o semplicemente, stare al cellulare con il suo migliore amico nonostante i due si fossero salutati solo poco prima. Quando il giovane dai capelli rosati giunse finalmente davanti al cancello, mentre tentava di tirare fuori il mazzo di chiavi dalla tracolla piena fino all'orlo di abiti e asciugamani sporchi, con la coda dell'occhio notò qualcosa fuoriuscire dalla cassetta riservata alla posta e che teneva agganciata alle lunghe sbarre di ferro. Incuriosito, afferrò l'estremità dell'oggetto che spuntava fuori dalla cassetta e quando riuscì a sfilarlo del tutto, notò che fosse semplicemente una busta delle lettere rigonfia nel mezzo a causa di ciò che conteneva. La tenne fra le dita mentre, una volta trovate le chiavi e infilate nella apposita serratura, le rigirò nella toppa per aprire il cancello e una volta entrato, chiuderselo alle spalle.

Quando fu dentro la sua confortevole abitazione, lasciò cadere la pesante tracolla sul pavimento assieme al giacchino che indossava e dopo aver lasciato la busta ancora sigillata sul tavolo, lentamente si diresse verso il bagno per farsi la doccia. Incredibilmente più rasserenato dall'acqua calda e dal modo in cui essa aveva sciolto ogni singolo muscolo del suo corpo intorpidito, si rivestì non prima di aver – almeno vagamente – osservato la sua figura allo specchio. Aveva passato l'intero processo a pensare a quanto fossero finiti col scolorirsi i suoi capelli e a quanto, nel più breve tempo possibile, questi necessitassero di una ripassata di colore che tuttavia da un po' gli aveva dato da pensare. I suoi amici gli avevano sempre parlato di come quel rosa chiaro donasse alla sua figura così come al suo carattere sempre energico ma da quando alcuni spiacevoli avvenimenti avevano colpito fino a minare parzialmente la sua sicurezza e le sue abitudini quotidiane, aveva allo stesso tempo percepito il bisogno di appuntare qualche cambiamento in sé stesso. E un colore pressoché sobrio, in quel momento, gli appariva come una delle migliori idee avute negli ultimi tempi. In realtà però, allo stesso modo Hoseok si rendeva sempre più conto anche di come lui, in prima persona, stesse cambiando e di come divenisse sempre più prorompente il desiderio di modificarsi per diventare anonimo. Ma sapeva bene che pur mimetizzandosi non si sarebbe liberato dalle paure che incessantemente non avevano mai smesso di seguirlo come un'ombra. Numerosissime volte aveva messo piede fuori casa con in testa il martellante pensiero di essere seguito o spiato da qualcuno ma altrettante volte si era ripetuto a gran voce di non farsi condizionare per non perdere anche quel briciolo di libertà che ancora gli era rimasto. Con un leggero sbuffo si sistemò i capelli portandosi una ciocca ancora bagnata all'indietro, prima di uscire dal bagno per dirigersi in cucina col fine di mangiare qualcosa prima di andare in camera sua ma quando i suoi occhi caddero per la seconda volta sulla lettera, lasciata abbandonata sul tavolo, decise di aprirla e leggerla prima di fare qualsiasi altra cosa. E una volta aver visto cosa vi era al suo interno e dopo aver letto il contenuto del testo scritto a tastiera e stampato su di un foglio bianco successivamente ripiegato su sé stesso, stanco e nuovamente terrorizzato affondò i denti contro le labbra con frustrazione mentre per l'ennesima volta in quel periodo di tempo le lacrime prendevano a scendergli copiose dagli occhi fino a percorrere il suo viso per intero. Il ragazzo si sentì ancora una volta arrabbiato e impotente assieme mentre l'unica cosa che concretamente riusciva a fare, era stringere convulsivamente tra le dita il foglio di carta che non avrebbe mai voluto leggere. Il suo sguardo offuscato dalle lacrime si poggiò sulla chiavetta USB precedentemente poggiata sulla busta semi consapevole – dopo aver letto la lettera – di cosa avrebbe trovato al suo interno e completamente spaventato ed in bilico nella scelta di ciò che avrebbe dovuto fare, con fastidiosi e sempre più frequenti singhiozzi che gli trafiggevano il petto, tirò fuori il cellulare per chiamare l'unica persona che in quel momento riusciva, inspiegabilmente quasi, a venirgli in mente.





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N.D.A.:  Buonsalve

Ecco a voi il nuovo capitolo, questa volta tutto su Hoseok che, poverino, non riesce proprio a liberarsi e a trovare un po' di pace e sui Namjin che ugualmente poverini non si riescono a mettere insieme, anche se il poverino in realtà per il momento e Namjoon hahaha

Anyway, questa storia cresce giorno dopo giorno sempre di più e io vi sono sempre più grata di questo, spero davvero che la storia vi stia piacendo e che non vi stia annoiando e che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Grazie mille per star leggendo questa storia e grazie mille soprattutto a chi la vota e la commenta, ve se ama ricordatelo. 💙

Per il resto, al prossimo aggiornamento 💦

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