Runaway 🌸 BabyGirl Capitolo Trentasette

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"Sophie Parker e Camila Avila sono parte della mia prenotazione, non sono nelle loro stanze e non rispondono ai loro telefoni, c'è qualche modo in cui lei possa dirmi dove sono?" Mi siedo con le gambe tirate verso il mio petto e le mie unghie tra i denti.

"Miss. Parker e Avila? Si, Miss. Parker voleva che le passassi un messaggio, che stanno bene e che sono ufficialmente salve e di avere una buona permanenza con se stesso." Il telefono mi cade dalla mano e la mia bocca si spalanca.
Tutto sembra fermarsi, non riesco più a fare pensieri coerenti.

Loro mi hanno lasciato, lei mi ha lasciato.

La signora chiude il telefono e tutto ciò che sento è un ronzio.

Tutti gli occhiolini, le conversazioni segrete, gli sguardi persi nel vuoto, il sesso, mi ha anche chiamato Daddy, lei lo sapeva.
Sapeva che stava per andare via e ne ha mostrato i segni, ma ero troppo stupido per accorgermene.
Ero stupido abbastanza da pensare che lei effettivamente volesse restare.

"Come cazzo ho potuto essere così stupido?" Sbatto il pugno sul muro causando a me un dolore minimo ed una crepa nel muro.
Mi alzo da dove sono e controllo la sua valigia vedendo che è fin troppo leggera. La apro e non vedo nulla se non una nota scritta a mano da lei e Sophie.

"Caro Harry,
Lol ringrazia Des per tutto questo-"

Non riesco nemmeno a finire la lettera di Sophie senza essere infuriato; con lei e con me stesso.
"Fanculo!" Afferro i miei capelli nella mano ed inizio a tirarli cadendo sul pavimento.

Sono un casino, più di quanto odi ammetterlo a qualcuno oltre che lei o me, Camila mi ha fatto andare avanti.
Non importa quanto io l'abbia ignorata o ferita, lei era effettivamente lì per me anche dopo tutte le cose orribili che le ho fatto.

La mia mente ritorna alle prime parole della sua lettera;
'Lol ringrazia Des..'

"Merda, mi ucciderà se saprà cosa è accaduto mentre la stavo tenendo d'occhio." Controllo il mio orologio e vedo che sono le nove di sera.

Nelle passate tre ore mi sono ricomposto come meglio potevo in un momento come questo, mi sono cambiato in una tuta ed in un paio di scarpe da tennis. Prendo la mia valigia e la lettera e lascio la finta esca di merda uscendo dalla stanza.

Vado verso la reception e gli dico che sto accorciando il mio soggiorno e sto lasciando questo orrido posto.
Ancora mi annebbia la mente, ho pianificato tutto questo per lei e lei va via.
A questo punto non mi importa nemmeno del paio di migliaia che ho appena perso, sono deluso perché ho perso lei...

Chiamo il mio pilota e gli dico che la vacanza è finita, per almeno le prossime quattro ore e che sto tornando a casa.

Due ore dopo, sono nel jet in cui prima ero in compagnia di Mila e Sophie, ma da solo.
L'assistente che prima ha causato problemi a Mila sta cercando di attirare la mia attenzione in ogni possibile modo, che esso sia accecarmi, alzarsi la gonna o parlare sensualmente.
Non ci sono in questo momento, non la voglio e mi assicuro che lo sappia per il resto del mio volo.

Il volo atterra nuovamente a Londra sulla proprietà delle BabyGirl e corro verso la mia auto senza dire una parola a quelli che sono sull'aereo.

Ho avuto troppo tempo per pensare a ciò che è successo.
La cosa che non so è come lo dirò a Des.
Potrei dirgli che ero a casa di qualche ragazzo a caso per un po' e sono tornato per vedere che lei non c'era più, o potrei semplicemente non tornare a casa per qualche altro giorno.

BabyGirl || h.s. ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora