BabyGirl 🌸 Capitolo Ventotto

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Capitolo 28
1 Dicembre, 2016

Camila:
"Mi dispiace così tanto, Camila, per non essere riuscito a salvarti."

Sto in silenzio accanto ad Harry, immersa nell'odore della sua colonia.
Ha una stretta forte attorno alla mia vita e sta respirando pesantemente per la rabbia.
Spesso sento la sua mascella irrigidirsi contro di me e così anche tutto il suo corpo, ma quando passo le dita tra i suoi capelli, lui si calma.
"Hai bisogno di qualcosa? Senti dolore?" Fermo i miei movimenti e lui alza il capo.

"Harry, possiamo non parlarne, per favore?" Sta per aprire la bocca, ma poi la chiude.
Guardo i suoi occhi che sono fissi sul soffitto e le sue sopracciglia sono aggrottate, sembra che sia perso nei suoi pensieri.
"Mio padre aveva pianificato tutto. Sei la nostra prima BabyGirl che non è stata addestrata, non hai passato nemmeno la metà delle cose che abbiamo fatto alle nostre altre BabyGirl e lui ha sentito che ti stavo proteggendo. Quindi secondo lui avrebbe dovuto fare qualcosa, e questo era portare Jamie." I miei occhi vanno verso il soffitto ed il mio cuore accelera per la rabbia.

Quale uomo cresciuto, nella sua mente, porterebbe un altro adulto per, sostanzialmente, stuprare una bambina?

"Harry, ti prego, fermati. Non voglio parlare di nulla di tutto ciò adesso, è ancora estremamente fresco. Apprezzo che tu mi abbia informata di tutto, ma non voglio sentire nulla di questo argomento, adesso."

*

Qualche ora dopo tutta la faccenda, Harry è andato via ed ha detto che ha bisogno di tempo per se stesso o qualcosa del genere e non ha detto a nessuno dove fosse diretto.
Mr. Styles non è proprio tornato a casa e prego che non lo faccia, perché sono così arrabbiata con lui e le sue motivazioni per fare ciò che ha fatto.

Mentre sto sul mio letto, un chiacchiericcio giunge dal corridoio.
Il rumore di voci sconosciute riempie il piano di sopra ed inizio ad andare nel panico.

Sono altre persone che Padrone Styles ha ingaggiato per me?
Qualcuno è entrato di nascosto?
Ma mentre mi avvicino alle voci, realizzo che suonano familiari, ma non troppo.
Parlano con accento americano, ma noi siamo a Londra.

Mi avvicino al muro e delicatamente ci appoggio l'orecchio contro volendo ascoltare di più.

"Abbiamo tutte le prove di cui abbiamo bisogno. Abbiamo i filmati, le registrazioni, i documenti ed i contratti; tutto." La stanza diventa silenziosa e sento mani applaudire.

Di cosa stanno parlando?
Per cosa gli servono tutte quelle cose e perché hanno perso il loro accento?
Metto l'orecchio sul muro quando riprendono a parlare.

"Non possiamo farlo adesso. Deve essere quando nessuno se lo aspetta. Ora si aspettano che lei faccia qualcosa, che provi a scappare. Non è sicuro portare a termine questo adesso."

Il cuore mi pompa veloce nel petto e mi arriva nelle orecchie bloccando le loro voci.
Stanno parlando di me?
Di me che scappo?
Non riesco a decidere se continuare ad ascoltare o andare nella stanza e chiedere di cosa stiano parlando.

Prima di fare la mia scelta, la porta scricchiola e Sophie ed Hannah restano sul ciglio della porta mentre io ho ancora l'orecchio sul muro.
Ghigni sono posizionati su entrambe le loro facce mentre i miei occhi si spalancano.

"Quanto hai sentito?" Chiede Sophie con accento americano.
"Avete le prove e non potete fare qualcosa adesso." Si guardano e poi guardano me.
"Siediti sul letto." Resto interdetta per un secondo, non credendo a ciò che ho davanti.

Per lo scorso mese e mezzo le ho conosciute come delle ventenni infantili che si comportavano come se avessero cinque anni, si sono comportate come se non conoscessero la grammatica o il buon senso.
Mentre stanno davanti a me, niente treccine o vestiti striminziti, parlando inglese perfettamente in una lingua diversa, è qualcosa a cui non sono abituata.

BabyGirl || h.s. ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora