BabyGirl 🌸 Capitolo Otto

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Capitolo 8
15 Settembre, 2016

Camila:
Ho appreso dopo che la casa in cui Harry mi ha portata è la casa di una confraternita che tiene party segreti con le BabyGirl nel seminterrato.

Noi camminiamo attraverso la casa affollata, tutti sembrano essere almeno cinque o sei anni più grandi di me.
Le persone stanno ballando ammassate le une sulle altre, vestite per metà e sudate.

Harry mi trascina attraverso la folla dei collegiali, verso una porta che ci conduce al seminterrato.
Quando la porta è chiusa, mi gira così che tutto il mio corpo sia di fronte al suo.

"Devi restare qui giù finché non vengo a prenderti. Non andare di sopra; se ti trovo a vagare dove non dovresti essere, sarai punita." Afferra il mio braccio destro e mi spinge verso il resto delle scale.
Il sotterraneo è affollato quanto il piano superiore ma al posto di collegiali, quasi tutti sembrano essere sotto i venti anni.

Tutte le ragazze vanno dai dodici ai diciannove anni ed i ragazzi sembrano avere dai quindici ai massimo venticinque.
Mi guardo intorno e le ragazze sono a stento vestite, molte sono solo in reggiseno e mutandine.

Harry si sporge ed appoggia il suo mento sulla mia spalla, la quale sono tentata di spostare, ma non voglio essere colpita quindi decido di non farlo.
"Va a mescolarti. Conoscerai almeno due o tre persone lì giù." Lo guardo con la fronte corrugata e lui ammicca prima di lasciare il mio fianco e camminare su per le scale.

Questo ragazzo ha più sbalzi d'umore di me durante il mio ciclo e, ad essere onesti, mi spaventa.

Cammino nella stanza e vengo immediatamente inghiottita dalla folla danzante.
Persone a caso si aggrappano al mio corpo, ma io velocemente rimuovo tutte le mani con cui vengo in contatto.
"Camila?" Il mio nome si perde nella musica alta, ma viene ripetuto costantemente.
Giro la testa da ogni lato ed i miei occhi trovano finalmente la fonte.

"Summer?" Spingo una ragazza quasi a terra cercando di raggiungerla.
"Oh mio Dio." Balbetta nel mio collo.
Avvolgo strette le braccia attorno a lei e lei fa lo stesso.
Un'ondata di conforto e familiarità mi investe e mi rilasso nelle sue braccia.
"Come sei stata finora?"

Mi ritraggo dall'abbraccio e la guardo negli occhi facendo uscire tutto fuori.

Da mio padre che possiede quel posto disgustoso, al sequestro ed Harry che mi ha colpita in auto.
Si porta una mano alla bocca e mi rivolge uno sguardo comprensivo.

"Lui non l'ha fatto!" Io annuisco e lei mi guarda male.
Mi tira in un altro abbraccio e mi stringe anche più forte di prima.
"Basta parlare di me, adesso. Come stai?" Un largo sorriso si diffonde sul suo viso ed io divento confusa.

"È stato fantastico, Mila. Sono solo un paio d'ore e sembra che io lo conosca da sempre." Chino la testa di lato e la guardo incredula.

"Hai appena incontrato questo ragazzo e lo hai fatto perché eri obbligata! Cosa c'è di meraviglioso nell'essere portata via da casa tua e venduta?" Lei scrolla semplicemente le spalle.
"So che avrò sempre qualcuno che mi aspetta e sostanzialmente il piacere sarà sempre sulla punta delle mie dita."

Questo è tutto ciò che le importa, l'attenzione.
Non il fatto che sia stata venduta, non il fatto che sua una schiava del sesso, ma il fatto che può fare sesso ogni volta che vuole.
Sapevo che Summer avesse un lato selvaggio, ma non è mai stata così, almeno non intorno a me.

Avevo pensato che partecipasse ad attività simili, ma ho provato a negare vedendo come si presentava al mondo, era una ragazza dolce ed innocente.

"Tutto ciò di cui ti importa è il sesso?" Lei annuisce.

Non posso crederci.
"Sei incredibile, Summer. Ti sei presa il tempo per pensare che adesso sei di proprietà di qualcuno? Che sei la schiava di qualcuno? Sei sotto il tetto di qualcun altro, questo vuol dire che non puoi più fare quello che facevi prima, lo capisci?"

"Mila calmati. Non è nemmeno così importante." Ruota gli occhi e piega le braccia sul suo petto esposto.
"Sì che è importante, Summer! Sei una fottuta prostituta e non ci vedi nulla di sbagliato! Hai sedici anni, hai- beh, avevi- una vita intera davanti a te ed ora la stai sprecando per il sesso. Quando eravamo in quell'edificio sembravi incazzata e terrorizzata di diventare una BabyGirl, cosa è accaduto nel corso di otto ore che ti ha fatto cambiare idea così velocemente?"

"Zayn. È così amorevole e carino e mi tratta bene, come una principessa. Tutto ciò che ho sempre voluto lui me l'ha dato e nel sesso è fantastico." Mi giro e mi allontano da lei.
Sentire quelle parole uscire dalla sua bocca mi ha fatto venire voglia di schiaffeggiare un po' di buon senso dentro di lei.

Questa non è la Summer che conosco.
È un altro individuo nel suo corpo e ho bisogno che se ne vada.

Summer non è mai stata il tipo di ragazza che impazzisce per un ragazzo. So che è andata in giro di tanto in tanto, ma solo perché aveva bisogno di un posto dove stare.
Non è mai stata con un ragazzo per più di un mese o due perché iniziavano sempre a volete qualcosa da lei, non capisco perché stavolta abbia ceduto così velocemente.
Non è normale per lei.

Giro di nuovo per lo scantinato spingendomi tra la folla di adolescenti e alla fine mi fermo quando vedo un'altra faccia familiare.
I suoi occhi si spostano dal pavimento ed incontrano i miei.
"Mila!" Si alza dalla sedia e mi tira in un abbraccio. Spinge la testa nell'incavo del mio collo ed inizia a piangere. Avvolgo le braccia attorno a lei e la stringo forte.

"Mila, mi hanno imbrogliata. Mio padre mi ha presa da mia madre circa un mese fa e mi ha portata in questo strano hotel dove mi ha detto che mi avrebbe portata in un posto migliore di casa di mia madre, dato che è una tossicodipendente." Prende un grosso respiro per via della veloce frase e continua.

"Quando hai chiamato credevo che saresti venuta a vivere lì con noi, ma era tutta una trappola. L'ho detto a mio padre e ha detto che avrebbe mandato uno dei suoi autisti a prenderti e poi saremmo andati tutti a pranzo o qualcosa del genere, ma invece mi ha lasciata fuori la BabyGirl House e ha detto all'uomo di portare te e Summer lì. Ho sentito qualcuno dire che erano in debito e che noi avremmo fatto buoni affari o qualcosa così, ma mi dispiace che sia successo. Se lo avessi saputo, ti avrei richiamata per dirti di non salire su quell'auto."
Anche suo padre era in debito?

Cosa hanno potuto fare per scavarsi una fossa così profonda da dover vendere le proprie figlie?
"Ho visto Russell." La sua bocca cade.
"Ha detto che ha dovuto vendermi per 'salvare la famiglia'. Ma, apparentemente, io non sono più parte della famiglia." Mi guarda incredula.

"Mio padre ha detto la stessa cosa." Dice quasi impercettibilmente.

BabyGirl || h.s. ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora