37. Apparente tranquillità

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Sirenity:

«Le Dimensioni furono formate da un'alleanza di Creatori; loro usarono delle antiche magie ormai perdute e diedero un ambiente specifico alle singole specie. La Terra era troppo piccola e le continue battaglie mettevano a rischio tutte le creature viventi.
Successivamente, i Creatori si riunirono nel Paradiso Angelico, nella Sala Celeste; scelsero una Dimensione ciascuno, si spartirono equamente le Pietre di Creazione e scrissero le Leggi della Coesistenza tra Dimensioni. Grazie a quell'alleanza tutti possiamo vivere in pace e ogni Creatura magica ha la propria casa»
«Cosa significa coesenza?»
Il Creatore ridacchiò divertito ed io mi imbronciai, offesa.
«Coesistenza, Sirenity, significa vivere insieme nello stesso luogo»
«Ma creando le Dimensioni e stabilendo un nuovo equilibrio, non hanno alterato l'ordine stabilito dalla Forza della Vita?»
Uran smise di sorridere e mi guardò serio, scuotendo severamente il capo.
«Prima delle Dimensioni c'era il caos: sirene, angeli, troll, fate e così via erano tutti mischiati, c'erano lotte per qualunque cosa, una singola parola poteva scatenare la guerra, le leggi erano poche e ogni creatura magica faceva ciò che voleva; per non parlare dei Guardiani, erano indisciplinati, non sapevano usare i loro poteri e i loro sbalzi d'umore causavano catastrofi naturali. Disciplina, ordine, divisione dei territori ecco cosa ci permette di vivere in pace, è questo l'equilibrio; Saturn la pensava diversamente, ha provato a far piombate tutto nel caos per diventare il padrone assoluto di tutto e tutti. Sei una Guardiana Sirenity, devi proteggere l'equilibrio anche a costo della tua vita»
«Ma se questo equilibrio non piacesse alla Forza della Vita?»
«No» affermò con durezza «Se alla Forza della Vita ciò che abbiamo fatto non fosse piaciuto, ci avrebbe già fermato. È questo l'equilibrio che vuole, è questo l'equilibrio che dobbiamo proteggere»
Annuii con il capo, convinta dal suo discorso. Uran rilasso le spalle, tornando a sorridere e chiudendo il grande libro di storia.
«Ora vai pure, per oggi hai imparato abbastanza»
Mi scompigliò i capelli, accarezzandomi gentilmente e lasciandomi nuotare via. Uran era proprio intelligente, sapeva tutto!
Uscii dalla biblioteca zigzagando e andai alla ricerca del Guardiano dell'Aria e della mia piccola sorellina. Aer ci sapeva fare con le sirenette e le prime volte che la faceva giocare ero gelosa, ma lui era attento e non mi faceva mai sentire di troppo o trascurata.
«...Disciplina, ordine, divisione dei territori, ecco cosa ci permette di vivere in pace, è questo l'equilibrio...»

Aprii lentamente gli occhi, esausta e infastidita dalla luce del lampadario. Sbattei più volte le palpebre, sentendo il mio corpo un fascio di dolore. Sentivo delle sirene cantare giocose tra di loro e vedevo le loro indistinte figure nuotare intorno a me.
La testa mi esplodeva, non capivo dov'ero, come ci ero arrivata, perché avevo ricordato un avvenimento di tredici anni fa e avevo la sensazione di un déjà-vu.
Le sirene mi accarezzarono i capelli, intrecciandoli, pettinandoli e di volta in volta mi sorridevano cordiali. Lentamente mi sedetti, aiutata da due di loro. Mugugnai infastidita e terribilmente stanca, mi davano sui nervi le loro voci, volevo silenzio assoluto, ma non avevo neppure le forze per gridargli contro.
Non avevo niente a dosso, solo un minuscolo lenzuolo mi copriva a mala pena le gambe e avevo una fame terribile. Come se una di loro mi avesse letto nella mente, mi passò un cesto di frutti ed io li afferrai con foga trangugiandoli a grandi morsi senza quasi masticare.
«Se non mangi piano è peggio»
Alzai il capo riconoscendo la voce del mio Creatore. Nuotò verso di me, facendo uscire le altre sirene e sedendosi al mio fianco. Mi pulii la bocca con il dorso della mano, smettendo di mangiare.
«Uran...»
Lo abbracciai di getto facendo ruzzolare il cesto di frutta; lo strinsi forte, con le lacrime agli occhi e un largo sorriso. Non mi preoccupai di essere svestiva; per noi sirene era normale, ad accezione di Aer...
«Non sai quanto ero preoccupato, non ti svegliavi più e temevo...»
Mi accarezzò la testa, non finendo la frase ma lasciando intuire il seguito; mi baciò la fronte e ricambiò l'abbraccio.
«Ti voglio bene, Uran»
Avevo rischiato di non vederlo più, né lui né...
«Erik! Dov'è? Sta bene?»
Sentii il suo corpo irrigidirsi e si allontanò per potermi guardare in viso. Mi paralizzai dal terrore, era come se una secchiata d'acqua gelata mi fosse caduta in testa. No, ditemi che non è vero... non può essere morto anche lui...
Calde lacrime mi bagnarono le guance mentre non spostavo lo sguardo dagli occhi bianchi e inespressivi di Uran. Non sapevo cosa pensare, come reagire, cosa dire; nella mia testa si ripeteva all'infinito il nome di Erik, il suo viso, la sua voce, le sue carezze...
«C-Come è...»
Non riuscii a terminare la domanda, dalla mia bocca uscirono solo lievi singhiozzi e le mie braccia si strinsero attorno a me, come a volermi proteggere da sola.
«Era al limite delle forze, ho preso le poche energie che aveva per darle a te e lui...»
Male, dolore, agonia tutti sentimenti sinonimi che accompagnavano le parole del Creatore.
«E lui è svenuto, ma una giornata passata a dormire e poi mi sono ripreso alla grande»
Non riuscii ad articolare parola, il mio sguardo corse alla porta e lui era lì, appoggiato allo stipite, con le mani fasciate da delle garze bianche e il viso stanco.
«Hai perso la voce, gocciolina?»
Uran ridacchiò, ma non spostai gli occhi dalla figura di Erik. È stato uno scherzo, un perfido scherzo...
«Siete degli idioti! Come vi è venuto in mente!»
Gridai mentre le lacrime di rabbia, miste al sollievo, non smettevano di cadere. Erik si avvicinò, ma lo cacciai malamente. Si rende conto che mi sono sentita morire?

***

«Sirenity, dai... non puoi essere ancora imbronciata!»
Gli lanciai un'occhiataccia attraverso lo specchio mentre finivo di spazzolarmi i capelli. Agitai le lunghe e sottili pinne, alzandomi dallo sgabello e nuotando intorno a Erik.
«Io non ho parole, è... è stato orribile»
Lui mi afferrò piano da un polso, attirandomi a lui e abbracciandomi come se potessi scappare; affondò il viso nell'incavo del mio collo e mi accarezzò gentilmente.
«Scusa... Possiamo lasciarci tutto alle spalle e goderci il presente? Abbiamo rischiato di perderci, abbiamo detto addio a molte persone, per ora siamo al sicuro ma non sappiamo quando Saturn tornerà all'attacco. Ti amo Sirenity»
Sussurrò piano contro la mia pelle e mi vennero i brividi; rischiai di piangere ancora, sommersa dai ricordi e dai sentimenti.
«Anche io ti amo, Erik»
Avevamo affrontato un lungo viaggio in acque tempestose: all'inizio ognuno con la propria vita, soli con il proprio passato e gli oscuri dubbi. Poi le nostre strade si erano incontrare, intrecciandosi tra di loro. Avevamo condiviso la stessa barca per il propio tornaconto personale, con un obbiettivo ben preciso e differente l'uno dall'altro. Ma non sempre le cose vanno come da programma: si sono messi di mezzo i sentimenti, tristi o gioiosi che fossero, la scoperta delle reciproche vite, il ritorno di un cattivo che si pensava sconfitto e alla fine un lieve palpitare nei nostri petti, che col tempo si faceva più intenso ed evidente, fino a scaturire il quell'arma a doppio taglio chiamata "amore".
Attorcigliai la coda intorno alle sue gambe, beandomi delle belle sensazioni che provavo tra le sue forti braccia. Rimanemmo così, nel silenzio della mia vecchia camera, diventata ora la nostra, felici di essere vivi ma con ancora una morsa nel petto al ricordo di chi non c'era più e non sarebbe mai più tornato.
Per ora potevamo goderci quel'apparente tranquillità del Mondo delle Sirene, consapevoli che Saturn ed Ignis erano ben lontani e impossibilitati dal raggiungerci. Quando arriverà l'ora della battaglia finale, ci troverete pronti e combatteremo anche in memoria di chi non c'è più.

Spazio autrice:
Ormai va così, pubblico un venerdì sì e l'altro no.
Fortunatamente sia Erik che Sirenity sono vivi ed hanno raggiunto il Mondo delle Sirene! Uran è un bravo attore, ha quasi fatto credere a Sirenity che Erik fosse morto 😂
Aer che fine ha fatto? Ed Ignis? E come mai Sirenity si è ricordata un avvenimento del passato? Che voglia dire qualcosa?
Manca veramente poco alla fine (un capitolo, forse due) e poi sarà la volta delle revisione!
A Venerdì 👋🏻

Una Goccia di MareWhere stories live. Discover now