La verità fa male, anche quando non provoca danni - P. Holeckova

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Juan si aggirava sperduto all'interno del centro commerciale, con un'espressione a metà tra incredulità e rassegnazione.

Era incredulo perché non si sarebbe mai immaginato che ci fosse così tanta scelta, così tanti particolari da valutare. Da qui nasceva la sua rassegnazione: non sarebbe mai riuscito a indovinare modello, taglio e misura.

Aveva voluto occuparsi della faccenda da solo, ma si era presto reso conto che sarebbe stato meglio chiedere l'aiuto di Alessia. Avrebbe sicuramente saputo consigliarlo al meglio.

Decise di fare un ultimo giro, nella vana speranza di avere un'illuminazione.


Alessia guardò Nikola sedersi sul divano accanto a lei: non riusciva ad immaginare che cosa lo preoccupasse a tal punto.

Gli prese una mano tra le sue e lo incoraggiò.

<<Sai che puoi dirmi tutto>>

Il ragazzo annuì e la fissò negli occhi.

<<Alcune settimane fa ho incontrato una persona che non vedevo da molto tempo. Ultimamente assiste spesso alle partite e mi aspetta fuori dopo gli allenamenti. Si chiama Nataša>>

Alessia trattenne il respiro.

//Ecco chi è la ragazza misteriosa!//

<<Io e lei abbiamo frequentato insieme la scuola, poi ci siamo persi di vista per alcuni anni. Fino all'anno scorso>>

Nikola fece una pausa.

La ragazza ascoltava con attenzione senza interrompere, la mano di lui ancora stretta tra le sue.

<<L'estate prima di incontrarti, mentre ero in Serbia con la Nazionale, ci siamo rivisti e siamo usciti insieme. Insomma, abbiamo avuto una relazione>> lui non distolse lo sguardo e continuò a raccontare con voce ferma. <<E' durata solo poche settimane. Prima di tornare in Italia ho scoperto che era sposata e l'ho lasciata>> concluse.

Alessia non parlò per alcuni minuti, riflettendo sulle notizie che aveva appena appreso.

<<L'ho vista fuori dal palazzetto>> confessò piano.

Aveva un groppo in gola che non riusciva ad ignorare. Posò gli occhi sul pavimento.

<<Perché non me l'hai detto prima?>>

Non era arrabbiata, ma voleva sapere tutta la verità.

<<Avrei voluto farlo, ma credevo che sarebbe andata via nel giro di pochi giorni e che non l'avrei più rivista. Invece l'altra sera mi ha detto di essersi trasferita temporaneamente da sua sorella, a Torino>>

La giovane si alzò e raggiunse il tavolo, appoggiandovisi con le braccia conserte.

<<E suo marito?>>

Nikola scosse la testa.

<<Ha detto di essere qui da sola. Che aveva bisogno di cambiare aria>>

<<E cosa vuole da te?>> adesso Alessia era preoccupata.

Una donna sposata che si trasferisce all'estero senza il marito e cerca di riallacciare i rapporti con un ex? Non lasciava presagire nulla di buono.

Lui si alzò e la raggiunse.

<<Non lo so e non mi interessa. L'ho lasciata perché non era stata sincera e perché non volevo mettermi in mezzo tra lei e suo marito>> le mise le mani sulle braccia e si avvicinò ancora di più. <<E poi io amo te. Per me non esiste nessun'altra>> le prese delicatamente il viso, portandolo a pochi centimetri dal suo.

Alessia gli credeva. Non era gelosa. Ma la spiacevole sensazione alla bocca dello stomaco non ne voleva sapere di scomparire.

I suoi occhi erano incatenati a quelli del giovane e avrebbe solo voluto che lui le facesse dimenticare tutta quella storia. Ma Nikola continuò a scrutarla, immobile.

<<Parlami, Ale>> la pregò.

<<Avrei voluto che me lo avessi detto subito>>

Non le piaceva essere tenuta all'oscuro.

Lui contrasse le labbra.

<<Hai ragione, avrei dovuto farlo>> concordò.

Alessia non sapeva cosa pensare. Da una parte non aveva dubbi sui sentimenti del palleggiatore nei suoi confronti, dall'altra il suo sesto senso le diceva che quella Nataša aveva in mente qualcosa.

E lei era terrorizzata. La sola idea di poterlo perdere le faceva mancare l'aria.

I suoi occhi la stavano ancora fissando, cercando di capire che cosa le passasse per la testa.

Non riuscì più a trattenersi: era stanca di parlare, di riflettere, di preoccuparsi. Aveva bisogno di lui, di sentirlo suo, di allontanare quei brutti pensieri. Annullò la distanza tra di loro e prese a baciarlo con foga, mentre con le braccia si aggrappava a lui. Nikola rispose immediatamente, stringendola e sollevandola per farla poi sedere sul piano del tavolo. Mentre i loro corpi si cercavano, cedendo alla passione, Alessia riuscì finalmente a scacciare quel malessere che l'aveva assalita dopo aver scoperto la verità. Tutto fu cancellato, e lei fu consapevole soltanto di ciò che Nikola riusciva a farle provare.

Finish LineWhere stories live. Discover now