Un momento di gioia ci prende sempre di sorpresa - A. Montagu

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Erano passati alcuni giorni dalla discussione con Sara e lei non era più andata a trovare Goran in ospedale. Non voleva rischiare di incontrare la ragazza e litigare di nuovo, non in questo momento, in cui l'amico aveva bisogno di tranquillità per poter guarire.

Le mancava vederlo, parlargli. Non poteva nemmeno scrivergli, perché il suo cellulare era andato distrutto nell'incidente. Sapeva che stava meglio, lo avrebbero dimesso da un momento all'altro: glielo aveva raccontato Nikola, che invece era andato da lui quasi tutti i giorni.

<<Più tardi vieni all'ospedale con me?>> le chiese mentre terminavano di pranzare.

Alessia deglutì l'ultima forchettata di pasta e rispose scuotendo la testa. Sentì il suo sguardo addosso, ma continuò a fissare il suo piatto.

<<Perché no? Cosa c'è che non va?>>

Ecco la domanda che aveva temuto in tutti quei giorni. Non aveva mai raccontato al ragazzo dello spiacevole confronto con Sara, perché sperava che, una volta che la giovane si fosse tranquillizzata, tutto si sarebbe appianato. Ovviamente a Nikola era parso strano che lei non volesse vedere Goran, lo sapeva, ma fino a quel momento non le aveva chiesto nulla.

Bevve un po' della sua aranciata, poi lo guardò.

<<Niente. Devo finire un articolo e poi stasera ho la partita>> tentò di assumere un tono naturale, ma dall'espressione di Nikola capì che non le credeva.

Odiava non potergli dire la verità, ma credeva davvero che sarebbe stato meglio aspettare di chiarire con Sara.

Lui la scrutò con attenzione.

<<So che c'entra la chiacchierata con Sara in ospedale. Se non vuoi dirmi che cosa è successo non fa niente, ma non mentirmi>> le disse serio.

Alessia abbassò gli occhi con aria colpevole.

<<Scusa. Ma devo chiarire con lei prima>>

Poi tornò a fissarlo.

<<Sei arrabbiato?>>

Aveva paura che lui le rispondesse di sì.

Invece Nikola fece segno di no col capo.

<<Ma non mentirmi più. Per nessun motivo>>

<<Te lo prometto>>

Alessia sia alzò e si precipitò da lui, lo abbracciò e lo baciò sulle labbra, suggellando quella promessa.


Avevano vinto con sorprendente facilità, data la loro inesperienza in quella categoria, e adesso l'obiettivo della salvezza era un poco più vicino.

Alessia uscì dallo spogliatoio e poi dalla palestra, intenzionata ad incamminarsi verso casa sua. Nikola doveva essere ancora in ospedale e non voleva disturbarlo.

Fatti appena pochi passi, udì qualcuno chiamarla per nome.

Girò la testa verso quella voce e vide Goran camminare lentamente verso di lei.

//Cosa ci fa qui?//

Era talmente sorpresa che impiegò alcuni istanti per comandare al suo corpo di muoversi. Gli andò incontro, quasi correndo, e lo abbracciò di slancio.

<<Ahi!>> esclamò Goran.

<<Scusa>> Alessia si staccò subito, preoccupata di fargli male.

Ma lui la trattenne e l'abbracciò di nuovo.

<<Vieni qui. Mi sei mancata>>

Alessia inspirò il suo profumo familiare e cercò di non pensare al fatto che aveva rischiato di perderlo.

<<Mi sei mancato anche tu>>

Dopo aver ricambiato la stretta, si scostò per osservarlo.

<<Come stai? Ti hanno dimesso?>>

<<Oggi pomeriggio. Nik ha pensato di farti una sorpresa portandomi qui>>

La ragazza cercò il giovane con gli occhi, scorgendolo qualche metro più in là. Aspettò che li raggiungesse, poi gli buttò le braccia al collo e nascose il viso contro il suo petto.

<<Grazie>>

Nikola le baciò i capelli e le accarezzò la schiena, poi la guardò.

<<Io vi aspetto in macchina, fate con comodo>> così dicendo si allontanò verso il parcheggio.


Finish LineNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ