CXLIV. DO YOU LOVE LEVI!? YES OR NOT!?

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-Ci rifletterò un po su...- Borbottò lui.

-Stai attento a non far passare troppo tempo. Poi, potrebbe essere troppo tardi- Puntualizzò il biondo, aggrottando preoccupato la fronte.

-Ma... allora... Questo anello che porti al dito...- Mormorò la ragazza prendendo la mano del castano, sfilando via il gioiello e leggendo il nome scritto all'interno.

-Si. Era il nostro anello di fidanzamento- Annuì lui riprendendosi l'oggetto.

-Non pensavo che Levi fosse gay...e nemmeno che lo fossi tu- Disse il biondo guardandolo.

-Ora vi faccio schifo?- Abbassò lo sguardo, mortificato.

-Che fai? Scherzi?- Rise la rossa, facendogli alzare di nuovo lo sguardo.

-Nah. Stai tranquillo. Essere etero o gay non cambia a tua persona- Sorrise Armin, facendo un gesto della mano per sottolineare ciò che aveva detto.

-Grazie mille ragazzi- Scattò in piedi, stringendo il collo dei due amici in un unico abbraccio.

-Ehy, gli amici servono a questo- Nuovamente dissero la stessa frase all'unisono, arrossendo poco dopo.

-Sembrate telepatici- Si fece scappare un sorriso, sciogliendo l'abbraccio e mettendo il suo quaderno a posto, mentre gli altri due prendevano i loro zaini.

-Stai zitto- Ribattè Petra arrossendo appena, mentre uscivano tutti dall'aula con gli zaini in spalla.

-Buona fortuna Eren- Armin gli battè una mano sulla schiena per incoraggiarlo quando, a distanza, videro l'auto del moro parcheggiata di lato.

-In caso, se non ti va di stare a casa tua perchè tira brutta aria, chiamaci che usciamo... oppure semplicemente avvisacci che stai venendo in una delle nostre case per il pomeriggio- Sorrise Petra, ricevendo in risposta un altro sorriso.

-Ok... grazie- Annuì il castano -Ragazzi... però... per favore... non dite a nessuno di queste cose. Levi non ne sarebbe felice se gli altri venissero a sapere della sua storia con me... già ha tanti problemi con la gente, questo sarebbe davvero di troppo- Bofonchiò, facendo scambiare un cenno della testa ai due.

-Stai tranquillo. Ci vediamo! Ciao! E buona fortuna!- Lo salutarono all'unisono, avviandosi verso casa insieme.

Eren prese un lungo respiro, raggiungendo l'auto nera dell'uomo parcheggiata lì vicino.

Salì abordo in silenzio, trovando l'altro intento a fissare il paesaggio fuori dal finestrino.

-Ciao...- Sibilò il più piccolo, ricevendo solo il silenzio in risposta.

-Non mi parlare- Mise in moto, sfrecciando verso casa a tutta velocità.

Il castano digrignò i denti pur di non scoppiare a piangere, mentre si avvicinavano sempre di più a casa, sfrecciando in mezzo al traffico.

Arrivarono a casa che sembrò fosse passata un'eternità piena solo di disagio e malinconia tagliente, mentre Levi accostava vicino al marciapiede.

Scesero dal vicolo velocemente, restando ancora in silenzio, avviandosi verso casa uno accanto all'altro.

Sentire quella vicinanza che c'era tra i loro corpi, ma quella lontananza che era presente tra i loro cuori, era davvero doloroso.

L'uomo aprì la porta di casa e, subito, il ragazzo si tolse le scarpe e si mise le pantofole, correndo di sopra in camera sua.

Levi sbuffò, togliendosi in malo modo le converse e andando nella sua stanza.

Prese uno dei suoi tanti romanzi messi nella libreria, scendendo di sotto con l'intenzione di starsene un po in salotto a coccolare Perla da solo, ma si bloccò quando fu giunto sulla soglia della porta.

Dei singhiozzi provenivano dall'interno del salotto, facendogli inevitabilmente sbarrare gli occhi.

Riconobbe subito quei singhiozzi che aveva imparato a conoscere sin da bambino, lasciando cadere il suo libro a terra, spalancando la porta preoccupato

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Riconobbe subito quei singhiozzi che aveva imparato a conoscere sin da bambino, lasciando cadere il suo libro a terra, spalancando la porta preoccupato.

Un gomitolo di coperte era posto sul divano, che tremava e sussultava ad ogni singhiozzo che si sentiva.

Si chiuse la porta alle spalle, avvicinandosi a quel groviglio e sollevando all'improvviso i plaid.

Hanji era seduta con le ginocchia al petto, mentre piangeva con il viso nascosto nelle ginocchia.

-Hanji! Che succede? Cosa è successo?!- Si sedette vicino a lei, scuotendola per una spalla mentre le cingeva lateralmente il bacino con un braccio.

Le scosse la testa, alzando il volto inondato di lacrime poco dopo.

Il fratello le asciugò le lacrime con una mano, prendendole gli occhiali e posandoli sul tavolino.

-Levi!- Si gettò tra le braccia del moro, singhiozzando mentre nascondeva il viso sotto il suo mento.

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EHEHEHE.
CHISSÀ PERCHÈ HANJI PIANGE.
COSA SARÀ SUCCESSO?
CHI LO SAAAAAA

:3

Sono crudele, lo so.
MA NON UCCIDETEMI.

NON MANDATEMI JASON SOTTO CASA, VI PREGO.
T^T

WAH.
A DOMANI GENTEH.

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Bye Bye!

I need you •Ereri• ITA [In revisione]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant