Capitolo 104 - Non c'è niente che non va

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L'inaugurazione del negozio "T(eo)-Shirt" era stata una grande festa.

«Tutto merito dei miei stuzzichini» disse Lisa spingendo Teo da parte con un colpo di fianco.

«Si sono mangiati anche i vassoi» constatò scandalizzata Giulia mentre spazzava il pavimento.

«Il fascino del cibo gratis» stabilì Cosimo, seduto su un tavolino a guardarli lavorare e intento a bersi una birra.

«Del buon cibo gratis» sottolineò Lisa.

«Anche le maglie sono piaciute» disse Teo.

«Di sicuro è piaciuta quella della Bellini» disse Cosimo. Lisa indossava una t-shirt scollata con la scritta "Hello! My name is Boobs" stampata ad altezza seno. Le due "o" erano una riproduzione abbastanza accurata di ciò che la maglia conteneva.

«Sì, penso che Michael ne sarebbe entusiasta» commentò Giulia. «Che ne dici, Lisa?»

Lisa fece l'espressione innocente. «Perché? Cos'ha che non va la mia maglia?»

L'occhiata di Giulia fu piuttosto eloquente.

«Sono piaciuti molto anche i leggins della Bellini» rimarcò Cosimo. «Mai visto così tanti ragazzi interessarsi degli articoli ai ripiani bassi.»

«L'importante è che abbiano comprato» si strinse nelle spalle Lisa, facendogli l'occhiolino.

«Anche di questo, Michael sarebbe felicissimo, non credi?» infierì Giulia.

«Sono pantaloni!» esclamò Lisa.

«Sono praticamente una radiografia» commentò Cosimo.

«Ehi!» protestò Lisa. «Mi sembra ti sia fatto un'opinione un po' troppo precisa dei miei pantaloni!»

«Ho gli occhi per guardare» si strinse nelle spalle Cosimo.

Lisa tornò sul retro e diede un altro colpo di fianco a Teo, per farsi spazio, cosa che gli fece cadere di mano una pila di maglie

«Lisa!» protestò Teo.

«Ops» ridacchiò Lisa. «Non l'ho fatto apposta.»

Borbottando, Teo si mise a ripiegare le maglie una a una.

«Insomma, com'è questo Michael?» domandò Cosimo. «Ne ho sentito un gran parlare, ma ancora non l'ho visto.»

«È un uomo» disse Giulia facendo accigliare Teo per l'enfasi con cui aveva marcato la parola uomo.

«Che significa?» domandò Cosimo. «Anche io sono un uomo.»

«Sì, come no!» rise Giulia.

Cosimo la guardò contrariato e tornò a bere la sua birra.

«Michael non passa?» domandò Teo a Lisa, restituendole la "culata" mentre passava e spingendole via dalle mani una pila di cartoni.

«Ehi!» protestò Lisa, poi si volse verso Giulia. «Il tuo ragazzo mi molesta!»

«Smettetela voi due» li riprese Giulia. «Avremmo già finito da un pezzo se la smetteste di stuzzicarvi.»

«Passa?» domandò di nuovo Teo, aiutando Lisa a raccogliere i cartoni caduti.

«Sì, sì, certo che passa» gli sorrise Lisa. «Dovrebbe essere qui tra una mezzora. Ci teneva, ma l'hanno bloccato a lavoro.»

«Non vuoi cambiarti?» domandò Giulia, guardando storto la sua maglietta.

«Bellini, ma le porti le mutande?» domandò Cosimo osservandola piegata a raccogliere i cartoni.

«Ma ti pare una domanda da fare!» lo picchiò Giulia sulla testa.

Miss BelliniWhere stories live. Discover now