Capitolo 25 - vendemmia

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Il risveglio della domenica aveva donato a Lisa dei terribili postumi da sbornia e l'ancora più terribile ricordo di cosa avesse combinato con Mr Berger.

Aveva dovuto mentire a Giulia sulla telefonata che le aveva fatto, dicendo che le era partita per sbaglio mentre ballava. Giagia aveva brontolato per la scelta delle sue compagnie e Lisa non aveva obiettato. Quel giorno non se la sentiva proprio di difendere Adelaide e Bianca dall'ostilità di Giulia, anzi era stata più che lieta che si concentrasse su quelle due piuttosto che indagare sul resto.

Giulia non avrebbe mai dovuto sapere cosa era successo la notte precedente o in aggiunta al senso di colpa, avrebbe dovuto affrontare anche una delle sue lavate di capo.

Era stata più volte sul punto di chiamare Mr Berger per scusarsi, ma alla fine le era mancato il coraggio. Si era invece attaccata al telefono per litigare furiosamente prima con Adelaide e poi con Bianca.

Infine nel primo pomeriggio era entrata in piscina e aveva fatto il suo turno continuando a rimuginare su Mr Berger e a borbottare contro la luce del sole troppo intensa, anche oltre gli occhiali da sole.


Il lunedì mattina si presentò al lavoro senza avere la più pallida idea su come comportarsi. Era indecisa tra fare finta di niente e sperare in bene, o scusarsi subito.

Al suo arrivo trovò lo spiazzo davanti casa occupato da più auto e solo allora ricordò che Mr Berger il venerdì precedente l'aveva informata dell'inizio della vendemmia.

Non lo vide che di sfuggita per tutto il giorno, fino a sera, quando gli servì la cena. Sembrava molto stanco e poco incline alla conversazione così decise di lasciarlo in pace e si ritirò in cucina. Lui non disse niente e lei stabilì che era inutile annoiarlo con stupide scuse.


Il martedì si replicò pressoché identico al lunedì e Lisa reputò che a quel punto la figuraccia del sabato potesse essere archiviata definitivamente. Si premurò comunque di compiacere Mr Berger con alcuni dei suoi piatti preferiti tenendo al contempo un profilo incredibilmente basso. Riuscì a contenersi anche quando lui espresse un'esasperante rimostranza sulla temperatura del vino.

Per il resto, con la partenza di Miss Finlandia e Mr Berger sempre fuori nella vigna, una volta fatte le poche faccende necessarie per tenere la casa in ordine, si trovava ad avere molto tempo libero.


Il giovedì si trascinava pigro. Stesa sul divano a guardare la tv, sentì bussare alla portafinestra. Oltre il vetro, uno dei braccianti venuti per la vendemmia, chiedeva qualcosa. Cercava il bagno. Andò ad aprirgli.

«Il bagno è nel capanno del trattore, sull'altro lato del parco, la porta blu dietro a quel grosso macchinario rosso.»

«Non ce la posso fare» sospirò il bracciante, piegandosi in due. «Uccidimi, ti prego!»

L'espressione di teatrale sofferenza del ragazzo la fece sorridere. Sembrava veramente urgente quindi decise di soprassedere alle regole di Mr Berger per andargli incontro.

«Va bene. C'è un bagno in fondo al corridoio, ma io non te l'ho lasciato usare, intesi?»

«Grazie, mi hai appena salvato.»

Le sorrise e lei notò che era proprio carino. Lo guardò attraversare il soggiorno: era giovane, moro, accento straniero, forse spagnolo. Poi si accorse che aveva anche delle scarpe decisamente sporche: una lunga scia di tracce fangose attraversava adesso l'immacolato pavimento della stanza.

«Cazzo!» imprecò a denti stretti.

Al suo ritorno il ragazzo si accorse del pasticcio fatto.

«Lascia che ti aiuti.»

Miss BelliniWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu