Capitolo 37 - Luis

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«Bellini sei fuori!»

«Che palle» si allungò Lisa sulla sedia. «Non è possibile. Che sfiga!»

«Dovevi stare più attenta al turno prima» disse Leo. «Ma certo il gioco non ti ha favorita.»

«La verità è solo che sei scarsa» disse Cosimo.

«Vado a comprare le cartine» lo ignorò Lisa facendogli il dito medio.

«Mi prendi un pacchetto di Marlboro?» domandò Emiliano.

«Certo.»

«Se ci sono, prendi qualche altro pacchetto di patatine» disse Teo, tirando i dadi con aria concentrata.

«Agli ordini, mio signore e padrone» assentì Lisa.

«E da quando sei diventata così ubbidiente?» domandò Cosimo poi si rivolse a Teo «Come ci sei riuscito?»

«Magnetismo animale» disse Teo, facendo sghignazzare Emiliano e sollevare un sopracciglio di Giulia.

«Lo prendi anche a me un pacchetto delle solite?» domandò Cosimo a Lisa e ottenne il suo secondo dito medio.

«E dai!»

«Scordatelo» disse Lisa infilando il piumino. «Così impari a darmi della scarsa.»

«Te lo dico perché sei scarsa» replicò Cosimo poi fece gli occhi imploranti. «Ricordati che ti voglio bene Bellini.»

«Anche io, ma comunque niente sigarette» decretò Lisa chiudendosi la porta alle spalle.


Al bar c'era il solito caos per la partita di calcio. Un capannello di persone riempiva la sala della televisione discutendo e scherzando. Salutò la cassiera, prese cartine, patatine, sigarette sia per Emiliano che per Cosimo e uscì.

Si preparò una sigaretta e guardando in direzione delle finestre del suo appartamento se la accese. Anche Michael Berger fumava e, come lei, lo faceva saltuariamente. Si domandò cosa stesse facendo in quel momento. Si domandò che avrebbe fatto lei quando tra due settimane se ne fosse andato.

«Lisa!»

Era la voce di Luis che la chiamava. Si voltò e se lo vide venire incontro.

«Stavo per suonare, ma poi ti ho vista.»

«E ora che mi hai vista puoi anche andare» disse dura lei.

«Senti, lo so che non ti ho risposto in questi giorni, ma vedi ho avuto dei problemi.»

«Lascia perdere. Non importa, non m'interessa.»

Il sorriso di Luis, quel sorriso che le era piaciuto così tanto, quella luce nello sguardo che era sicura di riuscire a rabbonirla e magari scoparsela ancora una volta, scomparve.

«Non vuoi farmi nemmeno spiegare?»

«No Luis, non voglio. Finisce qui.»

Rocìo le aveva chiesto di non dirgli niente e lei avrebbe rispettato il suo desiderio.

«Come? Che significa? Lisa non puoi...»

«Posso invece! Ora va' via!»

«Mi spieghi che cazzo succede?»

«Va' VIA!» alzò il tono Lisa, facendo voltare due passanti «Non ti devo spiegare un cazzo! Vattene!»

«Puta estùpida!» ringhiò Luis voltandosi per andarsene.

«Vaffanculo!» gli urlò contro Lisa. «Sei uno stronzo! Capito? Solo uno stronzo!»

«Ven y chúpalo!» le gridò Luis mimando il gesto di tenerle la testa. «Puta!»

Miss BelliniWhere stories live. Discover now