Capitolo 47 - Michael, non Mr Berger

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Il telefono squillava da qualche parte. Lisa si rigirò tra le lenzuola disfatte e senza aprire gli occhi lo cercò a tentoni. Lo portò all'orecchio.

«Mmmm...»

«Qualcuno ha fatto sesso stanotte!» esclamò Giulia, fin troppo pimpante per lei che si era appena svegliata.

«Sono felice per te» borbottò Lisa cercando di recuperare le coperte.

«Hai passato la notte con lui? Non mi hai chiamata quindi devi aver passato la notte da lui!»

Lisa trovò il piacevole tepore del suo compagno di letto e sorrise.

«Abbiamo dormito assieme» confidò a Giulia sentendola emettere uno strillo deliziato. Sorrise perfida. «Io ed Hermann.»

«Mi stai prendendo in giro, vero?!»

Lisa allungò la mano verso il grande gattone accarezzandolo dietro le orecchie, ottenendo in cambio delle profonde fusa soddisfatte

«Dopo il caffè mi ha portato a cena in un ristorante elegante, abbiamo parlato, mangiato, bevuto poi ha chiamato un taxi e sono tornata a dormire da Helga.»

«Tutto qui?»

«Lunedì ci rivediamo.»

«Nient'altro?»

«Ci siamo baciati Giagia! Sotto la neve!»

«Davvero?! Era ora! E come bacia?»

«Mi tremavano le gambe, mi girava la testa e nonostante fossimo sotto zero avevo un gran caldo!»

«Direi bene, quindi!»

«Sì, puoi dirlo.»

Hermann decise che erano abbastanza coccole per i suoi gusti e se ne andò passeggiandole sullo stomaco.

«Che uomo d'altri tempi!» sospirò Giulia «Caffè e cena di lusso senza neanche un po' di sesso in cambio!»

«Scema!» rise Lisa.

Si salutarono e dopo essersi infilata una felpa, Lisa si alzò e andò in cucina. Helga, già vestita per uscire, la guardò sorridere con l'aria di chi la sa lunga.

«Non ti domando niente perché ti si legge benissimo tutto sul viso.»

«Ti chiamerò più tardi per il mio nuovo contratto» cercò di incuriosirla Lisa, ricavando soddisfatta un'espressione sorpresa dal viso di Helga.

«Di nuovo?» domandò esterrefatta. «Sarai di nuovo la sua Miss Bellini?»

Lisa annuì divertita, guardandola sfoderare un sorriso da cospiratrice

«Perversi!» esclamò Helga scuotendo la testa. «Siete due perversi! Vi adoro!»

Una volta rimasta sola, Lisa prese la tazza, il latte dal frigo, i cereali dalla credenza e sospirando beata si sedette al tavolo a fare colazione. Mentre spostava distrattamente il cucchiaio dalla ciotola alla bocca la sua mente era persa nel ripensare a ogni dettaglio del suo primo bacio con Michael.

***

L'appartamento di Michael era al quarto piano di un vecchio palazzone viennese affacciato su un ampio parco, all'interno di uno dei più elitari distretti della città. Lisa scese dal taxi lasciando al tassista una cifra spaventosamente alta per le sue esigue finanze. Non si era immaginata che la casa di Michael fosse così distante da quella di Helga. Vienna era semplicemente troppo grande per la sua concezione di città.

Era uno dei primi giorni di dicembre e aveva nevicato tutta la notte, l'aria fredda e tersa pizzicava piacevolmente sul viso. Lei era emozionata e incredibilmente puntuale.

Miss BelliniWhere stories live. Discover now