Capitolo 98 - Lisa e Miguel

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Varcare la soglia della grande colonica le fece un certo effetto. L'ultima volta che era uscita da quella porta era finita in manette, sembrava passata una vita invece era successo solo pochi mesi prima.

Oltrepassò la grande sala, tra i divani coperti dai teli ed entrò in cucina. Il soffitto e il mobilio erano ancora anneriti dal fumo del piccolo incendio che aveva appiccato. Quella sera Michael l'aveva quasi baciata.

Raggiunse la parete color zafferano e accarezzò l'intonaco graffiato dalle sue unghie durante le numerose punizioni che aveva ricevuto proprio in quel preciso punto. Sorrise e uscì in giardino guardando la piscina dove Michael Berger l'aveva sorpresa a prendere il sole nuda.

Le era mancato quel posto.

«Vuoi fare un bagno?» le domandò Michael, intercettando il suo sguardo.

«Troppo freddo ancora» scrollò le spalle Lisa e tornò verso la macchina per aiutarlo con le valigie. «E comunque ci sono un bel po' di cose da sistemare, se vogliamo restare qui.»

Michael si guardò attorno e si rese conto che da quando era tornato a Vienna non si era più interessato di quella casa. Era come se dopo la sera del piccolo incendio, dopo aver quasi baciato Lisa e dopo aver pensato che per questo fosse fuggita da lui, inconsciamente avesse preso le distanze da tutto quello che riguardava quell'evento. La colonica era stata segregata in un angolo della sua mente e accantonata.

«Forse dovrei chiamare l'agenzia per farmi mandare qualcuno» disse assorto.

«E perché mai, Mr Berger? Non mi volete più al vostro servizio?»

Michael si voltò a guardarla.

«Da quel che ne so, non mi avete ancora licenziato.»

Michael guardò Lisa. Guardò Miss Bellini. Era vero, non l'aveva licenziata, nonostante tutto non l'aveva mai fatto (ed Helga si era guardata bene dal farlo al suo posto).

«Sicura?»

Lisa annuì e sorrise. «Può sembrare incredibile, ma non vedo l'ora.»

Michael annuì e portò le valigie dentro, aiutato da Miss Bellini.


Mezzora più tardi, dopo aver fatto un po' di telefonate per sistemare tutto quello che nella grande casa doveva essere riparato e manutenuto, Michael uscì dall'ufficio e se la trovò di fronte in divisa, impegnata a trasportare una pila di asciugamani. Miss Bellini era di nuovo lì, nella sua uniforme nera.

«Controlli che ci siano asciugamani a sufficienza nei bagni» disse. Voleva essere un tono leggero, il suo, quasi uno scherzo, ma la voce suonò più severa di quanto si aspettasse.

«Sì, Mr Berger» disse Miss Bellini, diligente.

Michael la guardò entrare nel bagno più vicino.

«Miss Bellini...» disse, perplesso dal fatto che gli venisse naturale chiamarla a quel modo.

«Il caffè è già sul fuoco» rispose lei, come se il suo chiamarla nascondesse una domanda implicita.

«Bene» annuì Michael e scese al piano di sotto.


***


Lisa si rigirò nel letto, infilando la testa sotto al cuscino per difendersi dal trillo della sveglia.

«Dovresti alzarti» disse Michael sottraendole il suo riparo. «La lista delle cose da fare che ti ho lasciato sul tavolo è piuttosto lunga.»

Lisa riprese il cuscino e se lo tirò sulla faccia.

Miss BelliniTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang