Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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«Quale parte di "giurami che non ti farai ammazzare" non ti è stata chiara, Jeon Jungkook?» Taehyung aveva raggiunto il corvino non appena aveva fatto ritorno nell'accampamento. L'unione dei cinque, teoricamente, avrebbe dovuto riunirsi per fare un punto della situazione e sviluppare un nuovo piano tattico che comprendesse anche i principi del regno del Sole. Ma, si era optato per una breve pausa, visto che tutti avevano bisogno di rifocillarsi di energie.
«E tu invece? Che diavolo ci fai qui? Non mi avevi detto che saresti rimasto a palazzo?!» sbuffò Jungkook corrucciato, mentre finiva di fasciarsi una ferita all'avambraccio. Il principino, pur essendo dannatamente infuriato, iniziò ad aiutarlo a fasciarsi le ferite «Non ti azzardare a rivoltare la frittata, stupido idiota!»
«Non la sto rivoltando! Tu sei troppo tragico, sicuro avrei trovato un modo per cavarmel— AHIO!» pianse, quando Taehyung strinse la benda più forte. Il principe lo guardò male «Sì, Sì. Sono sicuro che sarebbe sceso un qualche spirito divino e si sarebbe posto tra te e la spada di quell'uomo!»
Jungkook sbuffò un sorriso. Avrebbe preferito che Taehyung se ne rimanesse al sicuro tra le mura del suo palazzo, ma doveva ammettere che, averlo lì, lo rendeva dannatamente felice. Liberò il suo braccio dalla presa del principino, così da passarla dietro la sua schiena e avvicinarlo a sé «Così mi sporchi di sangue...» si lamentò Taehyung fintamente corrucciato. «Quando ti ho visto su quella torretta mi sono venuti i brividi. Di un po', non è che per caso sei tu questo "spirito divino" di cui parli tanto?»
«Woah! E questa frase da rimorchio dove l'hai presa adesso?» scoppiò a ridere, ormai incapace di tenere il punto. Jungkook addolcì lo sguardo a quella reazione. Lentamente si avvicinò al suo mostriciattolo, baciandolo sulle labbra. Taehyung lo lasciò fare, ricambiando il bacio ancora e ancora.
Quando si staccarono, rimasero comunque congiunti in un abbraccio stretto. Dondolando l'uno nelle braccia dell'altro. «Se posso stringerti tra le braccia quando torno in accampamento, allora posso addirittura iniziare ad amare questa guerra»
Il principino stava per rispondere, ma la tenda si aprì alle loro spalle. «Sì, vedi di godertela. Perché dopo non potrai più farlo» sbuffò Jin in risposta al Re Demone, mentre entrava in tenda con tutta una serie di carte arrotolate in mano. «Dov'è il tavolo? Dio, che schifo questa tenda. Ma cosa sei? Un maiale?» continuò portandosi davanti il tavolo e buttando a terra la varietà di sporcizia che Jungkook vi aveva accumulato sopra.
Il corvino si corrucciò confuso, mentre Taehyung, per qualche strano motivo, si era irrigidito «Scusa, che cosa vorresti dire?» «Ah, non lo sai? Beh, non mi sorprende» continuò Jin.
«Hyung, perché non impari a chiudere la bocca?» sbuffò Namjoon, entrando a sua volta nella tenda. Dietro di lui, comparvero anche Jimin, Hoseok e Yoongi.
«Perché, magari lui può riuscire a far rinsavire quell'idiota di tuo fratello, Namjoon!» «Si, ma non sta —»
«Ok, adesso mi incazzo!» sbottò Jungkook zittendoli. Poi, tornò a rivolgersi verso Taehyung che ormai sudava freddo «Di che stanno parlando? Cosa non mi hai detto?» chiese con insistenza.
