Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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AW QUI MI PRENDEVO LE VACANZE NATALIZIE E VI ABBANDONAVO (si è impallato e non mi fa levare la riga centrale, quindi devo riempirla ahahha)
Appena la lettera era arrivata, Jimin aveva dato ordine di smontare l'accampamento. In poche ore erano già in viaggio per tornare a casa.
Il morale dei soldati era pressapoco lo stesso, emaciato e preoccupato. Nella cittadella, di norma, vivevano principalmente le famiglie dei soldati; quindi, scoprendo dell'incendio, era sensato che tutti pensassero di aver perso almeno un familiare nell'incidente.
Yugyeom aveva provato a tirar su di morale tutti quanti, a smorzare l'aria pesante. Ma, una volta messo piede nel territorio, si spense anche lui.
Il fumo scuro era ancora ben visibile in lontananza, Nonostante l'incendio fosse scoppiato ormai tre giorni prima.
A Taehyung si strinse il cuore. Non osava neanche immaginare in che condizione doveva essere la cittadella.
In che condizioni doveva stare Jungkook...
E man mano che procedevano con la marcia, la situazione diventava sempre più disperata. Il fuoco si era esteso parecchio, aveva danneggiato persino alcuni campi agricoli, ucciso parecchio bestiame e distrutto alcuni ponti e pozzi, oltre che le case della povera gente.
Quel posto non era mai sembrato tanto triste e miserabile come in quel momento.
Jimin ad un tratto, si era fermato, congedando i soldati affinché andassero alla ricerca della propria famiglia.
«E noi?» chiese il principino, osservando come un soldato si era appena rincontrato con l'anziana madre.
«Noi andiamo a palazzo» disse secco Jimin facendo segno a Yugyeom di seguirli.
«Ma Jungkook è sicuramente lì a dare una mano!» protestò Taehyung drizzando la schiena. Il biondo davanti a lui lo fulminò da sopra la sua spalla, come a cercare di imporgli silenzio «Si, lo so. Ma noi andiamo a palazzo. Hanno bisogno di aiuto, non di gente che gli dia ancor più lavoro da fare!» sbuffò prendendo le redini e dando ordine al cavallo di procedere.
Taehyung serrò la mascella.
Voleva vedere Jungkook. Voleva vedere in che condizioni fosse, sulla lettera non c'era scritto niente al riguardo! Non sapeva se era ferito, non sapeva se era turbato...Se avesse perso il controllo.
Allungò le mani, passando oltre i fianchi di Jimin, e afferrò le redini del suo cavallo, tirandole con prepotenza verso di sé.
Il cavallo nitrì, issandosi su due zampe prima di arrestarsi.
«WOWOWO! P-Principessa!» chiamò Yugyeom con gli occhi spalancati.
«Che diamine pensi di fare?!» sbottò invece Jimin, osservandolo mentre smontava con un balzo giù dall'animale.
