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Era già mattina inoltrata, Seokjin era nel suo ufficio e la sua scrivania laccata in oro era piena di fogli scritti e documenti

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Era già mattina inoltrata, Seokjin era nel suo ufficio e la sua scrivania laccata in oro era piena di fogli scritti e documenti. «Mi stai ascoltando? O vuoi che torni più tardi?» Namjoon sedeva sulla sedia difronte a lui. Quel giorno era più trasandato del solito.

«Era un buco nell'acqua anche questa volta, è come se Taeyeon si fosse dissolta nel nulla, appena la ritroverai le staccherai i capelli uno ad uno e bla bla bla» ripetette Jin infilando la carta da lettere nella busta da mandare a Taehyung. «Perché sembra che non ti importi? È nostra sorella!»

«Non è che non mi importa. È che lei ha scelto di andarsene! Quindi, anche se mi manca, sono sicuro che sta bene, e magari è anche più felice di tutti noi messi insieme»
«Non posso credere che tu stia sovrapponendo il tuo rancore alla preoccupazione per la sua mancanza!»
«Non è così! Ma credo... non lo so, forse cercarla non è la soluzione migliore. Magari, adesso, è davvero felice»
«E la soluzione migliore sarebbe lasciare che tuo fratello minore rimanga alla mercé del Re Demone?» Nam alzò tutte e due le sopracciglia, assumendo quell'espressione di ovvietà che, come al solito, faceva sentire Jin un completo idiota.
«Certo che no... se lo scoprono... non oso neanche immaginare cosa gli capiterà» sospirò, poi spinse sui bordi della scrivania dei fogli, porgendoli al fratello «Tieni, questi sono altri luoghi dove potresti cercarla. Ho interrogato di nuovo la famiglia di quel ragazzo e anche le damigelle di nostra sorella»

Namjoon prese i fogli e iniziò a dargli un'occhiata veloce «Le persone iniziano a fare domande... "dov'è la principessa Taeyeon" qua "dov'è la principessa Taeyeon" là. Nessuno che, però, sembra chiedere di Taehyung. Persino nostro padre sembra non accorgersi che anche lui manca» sbuffò.
«Non è che qui abbia chissà quanti amici... E, per nostro padre, beh... abbiamo notizia di Taetae, ma di Taeyeon neanche una pista. È normale che sia preoccupato, no?» Jin provò ad usare un tono rassicurante, ma sapeva bene che gli unici che si preoccupavano davvero del giovane principe erano soltanto i presenti in quella stanza.

Loro padre, non era un uomo cattivo. Ma Seokjin poteva definirlo abbastanza freddo, sia come re che come padre. Severo e incorruttibile, un vero sovrano. L'unica eccezione per lui era Taeyeon. L'unica figlia femmina della famiglia Kim.
«Kim Seokjin!» la voce alterata di re Soonjae proveniva dal corridoio, segno che l'anziano uomo veniva proprio verso il suo ufficio.
Seokjin assunse un'espressione di puro terrore, in quell'ultimo periodo quell'uomo gli era insofferente.

La porta si spalancò neanche l'avesse aperta con un calcio. Dov'era la compostezza che pretendeva da Namjoon tutti i giorni?!
«Kim Seokjin!» ripetette, mentre i due figli si alzavano dai rispettivi sedili.
«Cosa posso fare per voi, padre?»
L'uomo lo guardò corrucciato, poi prese e sbattette sul tavolo delle carte stropicciate.
Jin sgranò gli occhi quando ne riconobbe lo stampo, rosa come quello che usava... «HYUNA?! Tu e questa donna siete in contatto da quanto tempo?!»
«Hyuna è una principessa, padre» lo corresse Seokjin.
«È SPOSATA E CON PROLE! Cessa immediatamente ogni contatto!»
«Non è sposata. È vedova e non ne vedo il motivo. S-siamo amici e parliamo via lettera. Nulla di scandaloso. Voi, al contrario, non avete rispettato la mia privacy!»
«Privacy?! Vivi sotto il mio tetto! Sotto la mia casata! Ogni cosa che arriva qui è roba mia! E sei TU a non aver il diritto di sentirti con una donna sposata! Non avrai più alcun contatto con lei! E ti appresterai a trovare una consorte appropriata al tuo ruolo di futuro re! Sono stato chiaro?!»

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkWhere stories live. Discover now