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Jimin aveva urlato con tutto il fiato che aveva in gola quando aveva visto la lama del pugnale scagliarsi a tradimento contro Taehyung

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Jimin aveva urlato con tutto il fiato che aveva in gola quando aveva visto la lama del pugnale scagliarsi a tradimento contro Taehyung.
Un urlo agghiacciante che, però, aveva dato il tempo al Re Demone di realizzare che qualcosa non andava.
Il suo occhio blu era guizzato veloce e luminoso, quasi sembrava muoversi più veloce della luce.
La sua mano si era stretta sulla lama d'orata, fermandone il movimento bruscamente.
Baahr boccheggiò incredulo per qualche istante, prima che i suoi occhi si sbarrassero.

Hoseok lo aveva trafitto con la spada, proprio al centro del petto.
La lunga lama fuoriusciva dalle sue carni e i suoi occhi lentamente persero vivacità.
Sputò sangue dalla bocca, con tanta forza da sporcare gli abiti canditi di Taehyung. Poi, si accasciò a terra privo di vita.
Taehyung impiegò qualche istante a capire quel che era appena successo. Jungkook, lo aveva stretto a sé talmente forte che quasi gli mancava il respiro, in mano aveva ancora il pugnale stretto dalla parte della lama.
Il sangue fioccava dalla ferita che si era procurato, ma il corvino non sembrava curarsene. Fissava il vecchio delirante a terra, mentre Hoseok estraeva la spada.
Taehyung afferrò l'arto ferito di Jungkook e, delicatamente, gli sfilò il pugnale, cercando di non aggravare il profondo taglio che aveva già sul palmo. I suoi occhi tremavano sotto la vista di quella ferita, sotto la vista di quell'uomo che ora giaceva a terra privo di vita.
Jungkook si liberò dalla sua presa velocemente «Non c'è tempo per questo» sussurrò, gli occhi fissi intorno a sé.
«D-dobbiamo medicarla!» pianse Taehyung mentre Hobi si apprestava ad afferrarlo bruscamente per le spalle «Dobbiamo andare Taetae!» disse tirandolo verso i cavalli.

Taehyung ancora non capiva. I suoi occhi pizzicavano e l'aria attorno a loro sembrava essersi gelata ulteriormente.
Poi vi fu il primo fiocco di neve, accompagnato da una leggera folata di vento.
Jimin e gli altri soldati li sorpassavano, mentre Hoseok lo costringeva a cavallo «DOVE STIAMO AN—» un urlo agghiacciante lo fece voltare.
La massa ribelle, quella che, fino a poco prima, aveva ascoltato le sue parole, adesso aveva di nuovo in mano i forconi. Avevano ucciso uno di loro, poco importava che questi avesse provato per primo ad attaccare.
Lo avrebbero vendicato, anche a costo di morire.

Per Baahr.
Per Hokha.

La neve si infittì.

Hoseok colpì i fianchi del cavallo con i talloni e questo prese a correre più velocemente, Taehyung continuava a fissare dietro di sé.
Jungkook era al centro dello scontro. Non si muoveva come quando si allenava. Era lento e pesante nei suoi movimenti, quasi come stesse combattendo male apposta per dare agli altri una possibilità.

Come gli stesse dicendo: Uccidimi, prima che io uccida te.

Il cuore di Taehyung si frantumò in mille pezzi a quel pensiero.
Era così che combatteva in battaglia? Era questo quello a cui pensava il Re Demone durante i massacri sapientemente organizzati dalla sua mente "sadica e malata".

La neve si infittì ancora di più e, con lei, anche il vento.

Infine, il cielo grigio aveva ceduto e una tempesta si era scatenata su quelle collinette. Una tempesta che però, sembrava aver scatenato Jungkook stesso tramite la sua inquietudine.

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin