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Taehyung lasciò la tenda a malincuore, ma aveva visto Jimin rinvigorito e questo era abbastanza affinché si sentisse un po' meglio

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Taehyung lasciò la tenda a malincuore, ma aveva visto Jimin rinvigorito e questo era abbastanza affinché si sentisse un po' meglio.
Ma era arrabbiato e schifato dal comportamento di Jingoo.
Perché arrivare a fargli del male? Come era iniziato quel rapporto? Perché Jimin ne era così succube?

Si fece strada verso la cabina dove tutti gli altri già sedevano. Da lontano, poteva vedere Jin fare da intermediario tra i due sovrani, decisamente troppo taciturni per riuscire a comunicare tra di loro. Mentre saliva le gratinate i suoi occhi caddero in una delle rientranze della struttura, adibita a magazzini per cibo e altri oggetti che potevano servire ai nobili e ai regnanti.
Jingoo era lì dentro, intento a dare ordini ad uno dei servi. Anche se, a giudicare da come il ragazzo teneva il capo chino, quello che l'uomo gli stava dicendo, lo intimidiva.

Il suo corpo si mosse da solo.

Entrò nella rientranza, facendo più baccano possibile. Jingoo si staccò dal servo e guardò nella direzione dell'intruso con una strana luce di rancore, che si velò quando riconobbe la figura di Taeyeon.
«Principessa, stavo giusto chiedendo al ragazzo di venire a partecipanti ai giochi» ghignò, dando una forte pacca sulla spalla del giovane, che si irrigidì.
«Ero nella tenda dei cavalieri, ho portato loro delle pozioni per rigenerare le energie» rispose Taehyung, cortese, ma freddo come un pezzo di ghiaccio.
«Bene, allora non c'è più bisogno di te, ragazzo. Puoi andare» disse lasciando la presa.
Il ragazzo, ancora teso, si inchinò ai due e corse via il più velocemente possibile.
A Taehyung non sfuggì la sua espressione di terrore. L'idea che quel servo, e altri, potessero subire quello che subiva Jimin gli faceva venire i brividi e gli montava la testa come poche volte era successo nella sua vita.
«Bene, visto che siete qui, che ne dite di andare da re Jeon e re Min per guardare i giochi?» l'uomo provò a passargli accanto per precederlo.
«Ho avuto modo di osservare Jimin, poco fa... sembrava molto stanco. Nonostante questo sia solo il secondo giorno del torneo»
Jingoo si fermò e, senza voltarsi, rispose «suppongo sia a causa del banchetto. Ieri l'ho visto bere molto»
«Sì, potrebbe essere. Anche se so, per esperienza, che Jimin regge piuttosto bene l'alcol» rispose freddo il principino.
«Quindi? Cosa volete che faccia?»
«Non è compito vostro prendervi cura dei cavalieri? Badare alla loro salute è una vostra priorità, non vorrei dover riferire a Jungkook che non adempiete al vostro dovere»
Si voltarono l'uno verso l'altro.
Taehyung non era stato diretto, eppure, Jingoo sapeva perfettamente che lo stava avvertendo.
«Mi state minacciando?! chiese con un filo di voce.
Mai nessuno aveva osato rivolgersi a lui con tanta irriverenza. Odiava quella donna, la odiava più di qualsiasi altra cosa al mondo.
«Minacciare non è nel mio stile. È più un consiglio. Tengo molto ai fidati compagni di mio marito, soprattutto a Jimin» gli occhi castani erano freddi, ma il suo bel viso sorrideva cordiale. Lo sorpassò, fuoriuscendo dalla rientranza, così da potersi riunire agli altri.
Jingoo, invece, rimase indietro.
Non poteva immaginare quanto l'uomo fosse rancoroso, e soprattutto, pericoloso.

«Ah, guarda chi ha deciso di farsi vedere» sbuffò il re demone al suo arrivo, guardandolo con un sopracciglio alzato.
«S-scusatemi, volevo vedere come stavano i cavalieri»
«Non importa, Taetae, vieni a sederti» rispose cordiale Yoongi, ma Jungkook alzò una mano a bloccarlo «Invece importa. I giochi non possono partire se i regnanti non sono tutti al loro dannato posto» Si alzò in piedi per farlo passare «Il mondo non deve girare intorno a te, vedi di essere puntuale»
«Il mondo fa tutto tranne che girare intorno a me. Ho chiesto scusa, Jungkook, vuoi forse crocifiggermi per cinque minuti di ritardo?»
Taehyung era già parecchio nervoso, certo non gli serviva ci si mettesse anche il corvino.
Anche se, in realtà, parte del suo nervosismo era causato proprio da lui.
Prese il suo posto accanto a Jungkook e quest'ultimo diede inizio ai giochi della giornata.

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