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«C-Che cosa hai detto che hai fatto?!»

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«C-Che cosa hai detto che hai fatto?!»

Hoseok continuava a blaterare con la bocca e gli occhi spalancati.
Alla fine, ad avergli spiegato tutto era stato Namjoon, perché il Re Demone era decisamente intrattabile.

Camminava in cima alla fila, seguito subito da Hoseok e, dietro ancora da Namjoon e Jin che, ancora sconvolto, era montato a cavallo con il fratello.
«Come avete potuto organizzare una cosa del genere?! E tu? Perché non me ne hai parlato?!» Hoseok era davvero arrabbiato, visto il tono stizzito e indignato che usava.
«Hoseok... Non credo che sia il momento per questo»
«No certo, dobbiamo andare a salvare la moglie non moglie di Jungkook»
«Hoseok...» continuò Jin, che vedeva la figura di Jungkook annerirsi man mano che continuavano a camminare.
«E Jimin lo sa? Lo hai tenuto nascosto anche a lui, oppure vi siete coalizzati contro di me? Funziona sempre così con voi! Io vengo sempre per ultimo—»

Jungkook si voltò di scatto, allungò un braccio e strinse la mano sul collo del suo migliore amico, che smise di parlare all'istante.
L'intero bosco parve scomparire, risucchiato dal nero e dal ghiaccio dei suoi occhi spalancati.
I peli si rizzarono dietro il collo dei fratelli Kim per l'espressione che aveva.

«Quando avremo ritrovato Taehyung e Jimin, avrai tutto il tempo di rompere il cazzo— strinse lievemente la presa, non per strozzarlo però— fino ad allora hyung, ti consiglio, per il tuo bene, di chiudere la bocca e renderti utile» non era una minaccia, la sua voce non esprimeva alcuna emozione.

Sembrava un manichino a parlare.
E questo era ancora più terrificante.

Lentamente lasciò la presa sul collo di Hobi, poi si voltò di nuovo, intento ad osservare i loro dintorni come poco prima.
Hoseok si passò una mano attorno al collo, accarezzandolo, mentre continuava ad osservare Jungkook perplesso.

«Stai bene?» chiese Jin sporgendosi verso di lui, quando il loro cavallo affiancò il suo.
«No... Se non li troviamo al più presto succederà qualcosa di orribile...» sussurrò il castano tra i denti.
«P-Perché?» chiese ancora Jin, passando lo sguardo dal ragazzo al Re Demone più avanti.

«Non è evidente? Cazzo, sembra impazzito. Va bene essere in ansia ma sembra...sembra davvero un demone così!» affermò Namjoon, mentre veniva percosso da un'altra scia di brividi lungo la schiena. Ogni fibra del suo corpo gli urlava di stare alla larga da quel corvino.

Hoseok strinse forte le labbra.
Lo aveva già visto in quel modo in passato, il suo nome derivava proprio da quel suo stato meccanico e paralizzante.

Era come se, Jeon Jungkook, venisse sostituito da qualcos'altro.
Una presenza che portava distruzione.

La prima volta era comparso dopo il fallimento dell'attentato a Min Yoongi. E lentamente era cresciuto, estraniando quel suo amico di una vita da tutto il resto.

Era stato utile, in un certo senso, durante le guerre. Perché bastava lui da solo a portare avanti un'intera battaglia.

Ma dopo la morte di Jeon Woonshik, dopo che Jungkook lo aveva ucciso davanti a tutti e ne aveva preso il posto, quel demone pareva essersi assopito.
Ne rimanevano i contorni, certo, ma era calmo. E Jungkook era al suo posto nel suo corpo.

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkWhere stories live. Discover now