Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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«Arrivano segnalazioni da ovest e anche dalle coste che confinano con il regno della Rosa. Masse coordinate di uomini che si muovono in modo sospetto. È probabile, che stiano organizzando qualcosa» Hoseok lesse i report che i suoi uomini, sparsi lungo i vari territori, gli avevano mandato quella mattina stessa.
«Sono lontani e sembra che girino in tondo...Mi stanno facendo incazzare quei bastardi! Che diavolo stanno facendo?!» sbottò Jungkook che aveva alzato i fogli per guardare Yoongi, che valutava attentamente la situazione.
Hoseok li aveva raggiunti in corridoio mentre si spostavano dalla sala riunioni all'ufficio personale di Jungkook.
Yoongi strinse lievemente gli occhi, assottigliandoli. Sembrava quasi un gatto in contemplazione della sua preda, era un'espressione che Hoseok e Jungkook avevano scoperto facesse molto spesso.
«Sono spostamenti sostanziosi. Troppo, per non venir notati da noi...» disse ad un tratto «È probabile che quelli che fanno spostare siano per lo più semplici civili. Fanno in modo che ci concentriamo su di loro per nasconderci spostamenti di uomini inferiori che però, probabilmente, andranno a comporre un nuovo esercito»
Guardò Hoseok «Manda una risposta ai tuoi uomini ad Ovest e a Est. Lì c'è anche il regno di Minho, l'uomo che ci ha traditi mesi fa... È probabile che, se succede qualcosa, avverrà lì»
«Vogliono creare dei punti cechi dove poterci attaccare?» chiese il corvino, anche se, in realtà, non si aspettava una risposta.
Ma arrivò comunque. «Esatto. Ora che hanno fatto la loro mossa, noi faremo la nostra» annuì Min «Dobbiamo attirarli a combattere esattamente dove vogliamo noi»
Yoongi sorrise.
Un sorriso un po' inquietante, del tipo che potevano spaventare i bambini alle fiere. Adorava il senso di euforia che gli si creava nello stomaco quando le cose andavano esattamente come lui prevedeva.
Guardò i due ragazzi «Andiamo con il Piano A» ghignò.
I due amici si guardarono, prima che Jungkook annuisse, dando segno al castano di obedire. Hoseok si voltò, così da andarsene, prima che Jungkook lo richiamasse.
«Ehm...Hyung...» chiamò piano. Aveva un braccio dietro il collo e non lo guardava direttamente in viso.
«Hm?»
«Grazie, i tuoi uomini sono sempre tra i più utili...E ti stai facendo anche in quattro per allenare le nuove reclute...» finalmente alzò lo sguardo, puntandolo nel suo «Grazie, davvero...» Non avevano ancora chiarito, davvero non ne avevano avuto il tempo. Ma la situazione, almeno in apparenza, si era appianata.
Hoseok non rispondeva più male, nè a Jungkook e nè a Jimin. Anzi quest'ultimo faceva di tutto per farsi perdonare cercando, in un modo tutto suo, di dimostrargli che davvero teneva a lui.
