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Alla fine, quella mattina si ritrovò ad essere più traumatica di quello che il principino si era aspettato

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Alla fine, quella mattina si ritrovò ad essere più traumatica di quello che il principino si era aspettato. Con Jimin, che ad un tratto aveva fatto irruzione nella casetta. Menomale che quando era successo i due erano già belli che vestiti.

Anche lui, proprio come Jin, era furioso. Più per il fatto che non gli avevano detto che Taehyung era un uomo, che per ciò che era successo a quel Mikael e ai suoi uomini. Il principino aveva provato a parlargli, ma il ragazzo gli aveva riservato il trattamento del silenzio.

«Non ce l'ha solo con te, anche con Jungkook... Si è sentito preso in giro, non puoi biasimarlo» gli aveva spiegato Hoseok mentre faceva compagnia a Taehyung nella casetta che condivideva con il Re Demone.

«Anche tu sei arrabbiato con noi?» gli aveva chiesto Taehyung preoccupato.

«Incazzato nero. Sono qui solo perché è il mio lavoro proteggere la principessa» lo aveva guardato dall'alto della sedia su cui era seduto «E tu, almeno ufficialmente, sei nei suoi panni. Quindi, per il momento starò buono» aveva aggiunto poi portandosi le mani dietro la testa con nonchalance. Taehyung non aveva osato più chiedergli niente, sopratutto per paura di peggiorare la situazione.

Comunque se Hoseok gli era sembrato ragionevole; per Jimin la questione era stata completamente diversa. Taehyung aveva scoperto un nuovo tratto della sua personalità: La passivo aggressività.

Non è che facesse chissà che cosa, lo fulminava solo con lo sguardo. Ma, in ogni dannata occasione.

Quella mattina non fu diversa.

«Jessica Ho ti ha mandato a chiamare» avvertì con tono piatto incrociando le braccia al petto sulla soglia della porta. Li guardava con sufficienza, a quanto pareva non gli importava niente di un eventuale punizione di Jungkook.

«A che devo quell'espressione?» chiese il corvino, che in realtà neanche lo stava guardando, preso dall'allacciarsi gli scarponi.

«Ti importa?»

«No, non particolarmente. Ma al mostriciattolo pare di sì— indicò Taehyung che guardava Jimin come se fosse un cucciolo maltrattato— Quindi vedi di fartela passare» alzò lo sguardo dagli scarponi all'amico, puntandoi dritti nei suoi.

Jimin strinse la mascella e, dopo lunghi secondi in cui aveva provato a reggere la sfida, distolse lo sguardo.

Jungkook si alzò in piedi e prese il mantello che il giorno prima aveva Taehyung, mettendoselo addosso «Rimani con lui, fagli compagnia e tienilo fuori dai guai» ordinò. Poi passò accanto a Taehyung, gli diede una leggera carezza sul capo (tutto questo davanti un Jimin che li stava palesemente giudicando)

«Ci vediamo più tardi. Mangia qualcosa, ok?»

«Sei sicuro di riuscire a mantenere la calma?!

Il corvino roteò gli occhi «Se non mi fa incaz—» Taehyung gli afferrò il mantello e lo strattonò, corrucciandosi «Jeon Jungkook, promettimi che manterrai la calma!»

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkWhere stories live. Discover now