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Parlare con re Min si rivelò più complicato del dovuto

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Parlare con re Min si rivelò più complicato del dovuto.

Era vero, che sia lui che Taehyung condividevano la stessa cabina dalla quale assistevano al torneo, ma era altrettanto vero, che insieme a loro c'erano anche Jingoo e Jin.  Quest'ultimo non era un problema, era talmente eccitato che a malapena si rendeva conto di quello che gli accadeva intorno. Jungkook, invece, partecipava al torneo, proprio come Namjoon, Jimin e Hoseok.

Quella mattina si era svegliato terribilmente presto, e non si era neanche degnato di guardarlo... Taehyung si sentiva terribilmente sottotono.

«Principessa, vi vedo di cattivo umore. Qualcosa non va?» Il re corvino, che sedeva alla sua destra come da protocollo. Si sporse verso di lui, sinceramente preoccupato.
Taehyung lo guardò di sottecchi, era così sulle spine che sembrava un ciocco di legno «N-non ho dormito molto bene... P-potrei non essere di compagnia, mi dispiace»
«Quindi, non siete turbata da quello che è successo ieri?» disse piano Yoongi. Sorrise, quando vide Taehyung irrigidirsi ancora di più sulla sedia. Gli occhi castani guizzavano dal pavimento a Jingoo, che era proprio alla destra di Yoongi e il re capì dove stava il vero problema.

Si voltò verso Jingoo «Perdonatemi signor Jeon, posso chiedervi di andare a prendere un binocolo anche per me?» indicò quello che l'uomo teneva in mano «La mia vista non è buona come dovrebbe» sorrise, mentre Jingoo lo fulminava e si alzava ad eseguire la sua richiesta.
«Bene, adesso potete parlare, Taehyung» sussurrò, poi, voltandosi verso il ragazzo. Il principino sgranò gli occhi e gli tappò la bocca senza accorgersene «N-non è come pensate... Vi prego, vi scongiuro, mantenete il mio segreto...»
«Ho conosciuto vostra sorella parecchio tempo fa. Anche se non mi ricordo di voi, posso ben dire che vi assomigliate parecchio. Siete gemelli, giusto?»
«Non mi sorprende. Nessuno si ricorda mai di me» fece spallucce il principino «E sì, siamo gemelli»
«È interessante, e Jeon... sa?»
«Mi ha beccato dopo neanche una settimana» sentenziò Taehyung, facendo ridere l'altro.
«Mi sorprende che siate ancora vivo...»
«Non sapete come lo sia io stesso» rise Taehyung.

«Ecco a voi, mio signore» Jingoo porse il binocolo al giovane Re, che sorrise al tono acido con cui si era rivolto a lui.
«Vi ringrazio molto, sarei andato io stesso. Ma non volevo privarmi della compagnia della principessa Taeyeon» sorrise complice a Taehyung, che ricambiò grato della sua complicità.
«Taetae, chiamatemi Taetae e datemi del tu, per favore»

«Allora, Taetae, voi potete chiamarmi Yoongi»
Il più piccolo si aprì in un gran sorriso, provocando nel corvino un calore sincero. Quel ragazzo gli ricordava il suo giovane figlio, che ancora gioiva per le cose semplici allo stesso modo.

La tromba e i tamburi iniziarono a suonare, avvertendo dell'inizio del torneo.
«AAH! INIZIA FINALMENTE!» Urlò Jin, balzando sul posto entusiasta «Taetae vieni a vedere nostro fratello! Guarda quanto è bello in armatura!»
Taehyung lo raggiunse sul cornicione in legno, sporgendosi ad osservare i cavalieri disposti in fila sui propri cavalli. Uno più elegante e riverente dell'altro.
Taehyung individuò senza fatica Rebecca, il cavallo nero di Jungkook.

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora