Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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Il mercato era sempre stracolmo, sia di persone che di bancarelle piene di cibo. Così tanto cibo... chi mai si sarebbe dovuto offendere se ne rubava un pochino? Non molto solo quel che serviva a lui, Chim e Hoseok hyung per sfamarsi.
Eppure finiva sempre per venir rincorso dal proprietario della bancarella dove aveva sottratto qualche scarto. Non era un problema, con il tempo era diventato talmente bravo che nessuno riusciva più a prenderlo.
A dieci anni invece, la posta in gioco era aumentata.
La vecchia stalla dove i tre orfani avevano passato la maggior parte dei loro inverni era crollata dopo una brutta tempesta. A quel punto, Jungkook si era ritrovato a dover rubare del denaro oltre che il cibo, così da poter pagare quello schifo di locande dove si accampavano. Non troppo, solo il minimo per una stanza... Non rubava mai a poveri disgraziati, soltanto a quelli che non avrebbero sentito la mancanza di una o due monete.
In breve tempo divenne bravo anche in quello, tanto da attirare l'attenzione dei capi banda del regno. A dodici anni era il ladro più richiesto, il secondo in vece era Hoseok. Più volte i due avevano discusso al riguardo, Jungkook voleva che l'amico si occupasse di Jimin, invece di sporcarsi le mani. Ma Hobi era testardo, tanto che non c'era stato verso di convincerlo a stare al sicuro dietro le sue spalle.
"Lo hyung sono io! Sono io che dovrei fare queste cose!" Gli ripeteva ogni volta.
Alla fine, Jungkook non aveva potuto far altro che cedere e lasciarlo fare. Jimin aveva già nove anni e nella banda era abbastanza ben voluto, si occupavano loro di lui.
Il guaio si presentò quando compì quindici anni. Ormai aveva fondato una banda tutta sua, dove lui e Hoseok se la comandavano come volevano. Si erano appropriati di un intero maneggio abbandonato e ne avevano fatto il loro quartier generale. Non vivevano affatto male, si poteva dire che era il loro periodo più felice. Avevano compagni su cui contare, cibo e abbastanza soldi da permettere a Jimin di studiare, il suo piccolo sogno nel cassetto.
Non c'era più bisogno che lui e Hobi si sporcassero le mani, ma comunque lo facevano. In particolare Hoseok, perché faceva le veci di Jungkook nelle "Missioni" , così amavano definirle.
E una notte avvenne il fattaccio.
Hobi e la sua squadra avevano alzato troppo il tiro, decidendo di voler derubare i nobili più facoltosi del regno: I Jeon. Il tutto all'insaputa di Jungkook, per altro.
Le cose però non erano andate per il verso giusto, e quando Jungkook e Jimin avevano fatto ritorno nella stalla vi avevano trovato uno scempio.
Mai, mai in tutta la sua vita fino a quel momento, Jungkook si era sentito così terrorizzato e spiazzato. La sua casa, i suoi compagni e amici... tutto distrutto. Jeon Shingoo e Jeon Jingoo avevano fatto scempio dei corpi di quasi tutti i membri della loro banda e gli avevano dato fuoco, come anche al maneggio. Un biglietto sul legno bruciato gli aveva indicato dove avrebbero trovato gli altri...Sapeva che era come andare nella tana dei lupi... ma non aveva altra scelta.
