Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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Jimin era in viaggio da diversi giorni, ormai.
A metà strada lo aveva accolto la pioggia che, violenta com'era, aveva fatto cedere la terra. Ma questo non lo aveva scoraggiato dal proseguire per la sua strada. Hoseok lo aveva avvertito della loro sosta al regno del Sole e il ragazzo aveva deciso di raggiungerli e continuare la campagna con loro, invece che tornare a palazzo.
Non aveva la forza di rivedere Jingoo. Desiderava distrarsi, passare il tempo con i suoi amici e, magari, riuscire a levarsi dalla testa l'assurda dichiarazione di Re Min.
Com'era possibile, che quel tipo si fosse preso una cotta per lui?
A malapena si conoscevano, a malapena avevano parlato di qualcosa di diverso delle strategie promozionali per il regno. Eppure, sapeva più Yoongi, su di lui, che Hobi o Jungkook.
Beh, almeno per quanto riguardava quel suo segreto...
"Ah merda! Ci sto pensando di nuovo!" si maledisse prima di impugnare le redini del suo cavallo e dargli l'ordine di procedere più velocemente.
La silhouette del palazzo dei Kim era già visibile sotto la fitta acqua.
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Ci fu un forte boato, un tuono che cadeva dal celo.
Taehyung aprì gli occhi spaventato dall'improvviso rumore.
Si issò sulle mani, tirando su il suo corpo, quasi completamente svestito, da quello di Jungkook, ancora assopito. Si guardò intorno, doveva essere mattino ma le pesanti nubi, accompagnate dalla pioggia che sbatteva prepotente contro le finestre in vetro, scurivano tutto l'ambiente, dandogli un'aria grigia e fredda.
Il principino guardò per qualche attimo il corvino al suo fianco, la maglia si era sollevata nel sonno e i pantaloni, ancora slacciati, lasciavano intravedere la sua intimità. Arrossì portando una mano al volto al ricordo improvviso di quello che era avvenuto la notte precedente. Le mani calde e ruvide di Jungkook sul suo corpo, il suo respiro nelle orecchie, i baci sul suo corpo
Il suo dito che compieva movimenti circolari sul suo muscolo nascosto.
Staccò la sua mano dal suo viso e la osservò. Era lì, che la notte prima Jungkook era venuto. Sulla sua mano, che lui poi aveva leccato per assaggiarne il sapore. Avvampò ancora più prepotentemente di prima. Era stato un vero idiota! «Mhg...» mugugnò Jungkook nel sonno, attirando la sua attenzione ancora una volta.
