Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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Il Regno del Sole non era mai sembrato tanto triste.
Eppure, le strade erano piene di persone con tanti abiti colorati, i campi iniziavano già a colorarsi di verde, lli alberi davano i primi fiori.
Ma a Taehyung non arrivava niente. Un po', probabilmente, anche perché era troppo impegnato ad indossare abiti maschili, quelli bianchi e oro che metteva sempre, prima di sposare Jungkook. Erano comodi, ma non larghi come gli abiti che aveva rubato più volte al corvino.
E, inoltre, profumavano di erbe e rose pregiate, invece che dell'odore muschiato del suo amore.
. . .
Quando varcarono i cancelli del grande palazzo una fitta al cuore parve raggiungerlo.
Sospirò inquadrando sin da lontano quella che sapeva essere la finestra delle stanze di Taeyeon. Erano aperte e le tende erano tirate. Lei era lì.
«Taetae!» Seokjin lo accolse calorosamente, proprio come al suo solito.
«Finalmente! Ora tornerà tutto al suo posto!» gli aveva preso il viso e, con un sorriso a trentadue denti, aveva preso a baciarlo dappertutto, contento più che mai che quella storia fosse finita.
Contento più che mai, che il suo fratellino si fosse allontanato da Jungkook.
«Ho già organizzato una gran cena per questa notte» si mise in mezzo suo padre Soonjae, raggiante quanto il suo erede al trono «Quindi tenetevi leggeri per il pomeriggio, stasera faremo un gran bel banchetto di famiglia!» strinse suo figlio.
Namjoon si ritrovò a pensare che, di nuovo, Taehyung gli pareva una bambola. Stavolta in mano a due bambine un po' troppo allegre.
«Forse dovremmo far riposare Taetae... Ha viaggiato per quasi tre giorni...» provò a dire, ma Jin lo zittì con un gesto della mano. «Sciocchezze, ha ventitré anni appena! Alla sua età io ero bello che festaiolo!» pizzicò la guancia del principino «Vero, cucciolo? Sta sera ci divertir—» le parole gli morirono tra le labbra.
Solo in quel momento si accorse dei suoi occhi e, automaticamente, ammutolì.
Che cos'era quell'espressione?
Taehyung sorrise «Va bene. Ora...Posso vedere Taeyeon?» chiese, liberandosi con delicatezza sia dalla presa del fratello che da quella del padre.
I suoi fratelli annuirono e, facendogli segno di entrare per primo nel castello, lo seguirono dentro.
Mentre il principino camminava, i due fratelli Kim erano dietro di lui, uno accanto all'altro.
«Che cosa è successo? Perché sembra così...Così...» iniziò a sussurrare Jin, guardando la figura emaciata del suo fratellino.
«Triste? Vuoto? Non è che lo sembra, hyung... Lo è...» rispose Namjoon.
«Ma perché? Finalmente è tornato! Finalmente può tornare alla sua vita!»
