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«È ferito e tu hai permesso che cavalcasse fino a qui?!» La voce di Taehyung aveva riecheggiato per tutto il corridoio

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«È ferito e tu hai permesso che cavalcasse fino a qui?!» La voce di Taehyung aveva riecheggiato per tutto il corridoio. Non gli importava di urlare, tanto i rumori della festa coprivano tutti i suoi strilli.

Jimin, davanti a lui, si torceva le mani dispiaciuto «Ho provato a fermarlo! Ma non c'è stato verso!»

Il principino si portò le mani tra i capelli, non curante del fatto che fossero macchiate di sangue e che potesse, quindi, sporcarsi. L'unica cosa a cui riusciva a pensare era alla figura di Jungkook che si accasciava a terra.
Le sue gambe cedettero, così da farlo scivolare contro il muro lungo la quale si era poggiato.
Jimin si inginocchiò accanto a lui «Andrà tutto bene...»

«Come può andare bene?! Si è quasi fatto ammazzare! Poi, non contento, ha deciso di arrivare fino a qui così da morirmi direttamente tra le braccia!» pianse, ormai completamente travolto dalla situazione. Jimin passò le mani sul suo capo, così da accarezzarlo «Io credo...che lui avesse davvero bisogno di vederti Taetae. Dopo ciò che abbiamo passato...»

Taehyung sollevò il capo e, finalmente, guardò Jimin in viso, aspettando che continuasse. Il biondo guardandolo, prese un gran sospiro «Ce la siamo vista brutta... lui... ecco, io credo che, per qualche assurdo motivo, stesse cercando di farsi uccidere...»

Il principino, ora di nuovo con gli occhi sgranati, boccheggiava sconvolto.
Fece per parlare, ma la porta della stanza dove i curatori avevano portato Jungkook, si aprì facendo passare tutto il resto in secondo piano.

Ming ne uscì insieme ad un curatore. I due ragazzi si alzarono all'istante, così da raggiungerli per farsi ragguagliare sulle condizioni di Jungkook.

«Ming! A-Allora?!» chiesero quasi in unisono.

«Sta bene, si sono solo riaperti i punti delle ferite... Li abbiamo ricuciti e abbiamo applicato degli unguenti per tenerli fermi come si deve»
«Entro questa sera potrà di nuovo viaggiare» si rivolse a Jimin «arrivato all'accampamento devi fare in modo che non sforzi più fino a che non potrà levare le suture, d'accordo?»

Taehyung rilasciò un gran sospiro di sollievo. Prese e sorpassò la domestica, così da precipitarsi all'interno. Si fermò sulla soglia della stanza, notando il corpo di Jungkook adagiato alla bene e meglio su un divanetto.

Prese un cuscino da una sedia e, con delicatezza, sollevò il capo del corvino addormentato, così da posizionarlo sotto di lui e farvici poggiare il capo. Poi, prese il telo che i curatori avevano poggiato lì accanto e lo sistemò con cura sul suo corpo, così da coprire per bene il suo petto nudo e fare in modo che non prendesse freddo.

Infine, si inginocchiò lì accanto a lui, poggiando il suo viso sul palmo aperto di Jungkook.
Con le dita gli carezzò il braccio, risalendo la pelle pallida. C'erano lividi e tagli un po' dappertutto.

Osservando quel braccio segnato, le parole di Jimin di poco prima riecheggiavano nella sua mente.

Diventando una terribile realtà che non credeva avrebbe mai dovuto affrontare davvero: La morte.

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkWhere stories live. Discover now