Capitolo 42 - quarta parte

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Entrano nella stanzetta e li aiuto a farlo sdraiare sul bancone dove un attimo prima eravamo sedute io e la mia amica.

Prendo il ghiaccio per la caviglia destra che si sta gonfiando. "Hai proprio esagerato" Derek e Julie escono per andare a distribuire le vincite. "Potevi finirla molto prima"

Ormai ho assistito ad un po' di incontri e posso dire con certezza che Charlie l'ha voluta tirare per le lunghe.

Prova a sollevarsi e mettersi seduto ma il suo viso viene deformato dal dolore. "Ti ha visto prima dell'incontro e ha detto che sei bella"

Lo spingo di nuovo giù per lasciarlo sdraiato finché non si riprende e intanto gli accarezzo i capelli nonostante questi siano bagnati dal sudore. Ha bisogno di rilassarsi per quanto il dolore possa essere forte.

Sorrido. "Vorresti forse dire che non è vero?" Mi fulmina con lo sguardo. "Senti, lo so che ti dà molto fastidio, tanto quanto a me dà fastidio Stacy, ma io non riesco a guardarti ogni volta sempre più dolorante per colpa mia. Qualche botta la posso prendere anche io, in senso metaforico. Mi sono difesa da un'idiota una volta e posso farlo ancora, non devi stare male per questo"

Il suo viso si rilassa, chiude gli occhi. "Ti difenderò sempre nonostante ciò che pensi"

Sorrido trovandolo troppo carino quando fa così e ammetto che mi piace davvero questo suo lato possessivo.

Mi avvicino alle sue labbra e sussurro: "Ti amo"

Charlie le arriccia e le sporge come per baciarmi ma non si alza, aspetta me, sempre con occhi chiusi. Sorrido davanti a questa scena e gli lascio un leggero bacio dato che sta sanguinando.

Sorride beffardo. "Amo sentirtelo dire"

"Io amo dirtelo"

Derek entra di scatto con fare alquanto nervoso. "Momento diabete finito"

Charlie si alza e preoccupato chiede: "Che succede amico?"

"Quello del milione non è sicuro che tu sia QUEL Charlie, ha detto che forse ci darà conferma domani. Ho provato a organizzare comunque dicendo che sei il copione della città e che nessuno è meglio di te ma non c'è stato niente da fare" Derek gesticola in modo insensato e poi si volta verso il muro. Un attimo di silenzio e poi un colpo forte risuona in tutta la stanza. Ha tirato un pugno alla parete. "Cazzo amico, possibile che fosse solo una presa in giro? A me servono, a noi! Come glielo dico a Julie che voglio finalmente darle la vita che merita se non so come mantenerci. Dovremmo comprare una casa più grande e una macchina e dovrei finire gli studi e smettere con le scommesse. Quei soldi potevano cambiare tutto. Cazzo!" Parla in tono disperato per poi tirare un altro pugno al muro. "Noi viviamo bene ma solo perché facciamo questa vita e so che non posso continuare o rischio di perderla"

Charlie si avvicina. "Derek lo sai che io ci sono sempre, vero?"

"Lo so ma ci sei sempre stato. Sei mio fratello e della famiglia non ci si approfitta. Sei già la mia unica fonte di guadagno, non potrei mai chiederti altro e non ti azzardare a fare niente. Me la caverò anche se significherà mettere da parte qualche sogno"

I due ragazzi si abbracciano.

Non dovrei farlo però mi intrometto. "Derek so che probabilmente non ti interessa ma posso darti il mio parere?" Derek si volta a guardarmi. "Durante tutti gli incontri sono sempre rimasta con Julie e abbiamo parlato molto. Ovviamente non so i dettagli della vostra relazione ma da ciò che mi ha detto posso dirti con certezza che ti ama alla follia e sarà più che felice di accettare la tua proposta di una vita insieme, ma tu hai bisogno di lei. Troverete una soluzione solo insieme, non puoi pensare di fare tutto da solo. Chiedile una mano e vedrai che andrà tutto bene, non so dirti se il tipo del milione era una presa in giro o no ma quei soldi non vi servono finché voi due avete una relazione sincera"

Inizio a sentirmi una stupida per aver detto quelle cose quando vedo che mi viene incontro e mi abbraccia. "Grazie Mia"

Cavolo, mi sento minuscola premuta contro il suo corpo massiccio.

Sorrido. "Vai da quella ragazza fantastica, che non si sa come ti ama, e chiarisciti come lei"

Ricambia il sorriso e si avvia verso la porta. "Non l'ho capito nemmeno io, sai" I suoi occhi esprimono un amore complicato ma costante, disfunzionale ma perfetto. So che hanno avuto dei problemi eppure non potrebbero essere più uniti. Sono sicura che un giorno assisterò al loro matrimonio, negli occhi di entrambi si trova un per sempre indelebile.

Adoro pensare che il mio amore per Charlie possa crescere con il tempo. Magari un giorno vivremo insieme e già quello sarà un passo avanti, oppure potremmo fare un viaggio in Australia per vedere dov'è cresciuto. Sono certa che delle esperienze insieme non faranno che permettermi di amarlo con maggiore intensità anche se credo che più di così potrei morire. Il mio cuore, già molto sensibile davanti al suo sguardo verde-azzurro, potrebbe esplodere ma so che ne varrebbe la pena quindi sono qui e ci rimarrò. Accetto il rischio.

"Mi piace questo tuo lato saggio"

Alzo giochi al cielo e lo spingo. "Ho anche un lato infermiera, quindi sdraiati"

Charlie sbuffa contrariato da questo mio atteggiamento ma si risistema senza aprire bocca. Amo quando mi ascolta soprattutto quando ho ragione ed io ho sempre ragione. Gli risistemo il ghiaccio sulla caviglia e prendo le pomate dal suo borsone. Gli tolgo le bende alle mani per metterci la crema cicatrizzante. 

Cerco di rimetterlo in sento al meglio mentre penso a questa situazione del milione. Derek ha detto che l'avversario non crede sia lui il Charlie che cerca questo significa che non lo vuole perché si tratta del campione di Filadelfia ma perché lo conosce. Si tratta di una questione personale? Charlie non conosce nessuno qui. Se si trattasse di un ex avversario tipo Austin sono sicuro che non chiederebbero un altro incontro essendo stati già umiliati quindi non capisco. Tutti quei soldi posso significa solo due cose, o si tratta di qualcuno a cui è arrivato il nome di Charlie e vuole tentare, oppure un ricco snob che vuole uscire dalla routine di tutti i giorni.

Se chiedi di lotte clandestine è ovvio che il primo nome sia quello di Charlie perché è il campione. Nel primo caso, si potrebbe trattare di qualcuno cresciuto a pane e cazzotti capace di vincere, nel secondo caso se il riccone dovesse perdere, potrebbe fare una soffiata per incasinare tutti. In entrambi i casi la situazione non mi piace.

Oltre a questo penso all'incontro di domani, ho i brividi solo a pensarci. Non posso credere che mi troverò davanti Edward Hilton e lo dovrò guardare in faccia mantenendo un comportamento civile. Non capisco se l'idea mi terrorizza o mi fa incazzare. Lo scoprirò!

Charlie mi richiama dal mio stato di trans. "Radiolina, dobbiamo andare" 

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineWhere stories live. Discover now