Capitolo 9 - prima parte

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Esco dalla doccia solo quando l'acqua calda finisce. Mi vesto con tutta calma e guardo l'orario. È passata un'ora così decido di avviarmi verso il bus. Sento le palpebre pesanti mentre cammino. L'aria stamattina è decisamente fredda, nonostante la felpa, ma neanche il freddo riesce a svegliarmi. Prima di arrivare da Sam ho rischiato di cadere a terra e addormentarmi due volte.


Non posso continuare così.

Questo non è vivere.


Non voglio rimanere intrappolata qui ancora per molto. Non vedo l'ora di poter vedere Filadelfia dal finestrino di un aereo che mi porta a New York. Non riesco a sognare nulla di meglio.

Sam mi guarda strisciare i piedi e chiede: "Ehi Dolcezza, riesci a reggerti in piedi?"

Come se fosse fatto a posta, mentre mi avvicino inciampo di nuovo sui miei stessi piedi. Se non fosse stato per Sam che riesce a prendermi e a rimettermi dritta, avrei tirato una testata al sedile.

"No"

Mi siedo e chiudo gli occhi per un secondo solo. Li spalanco subito dopo al ricordo di ciò che accade se mi addormento.

Mi porge la colazione. "Non hai una bella cera"

Ha ragione, nonostante mi sia messa chili di trucco so di non essere riuscita a nascondere le occhiaie.


Pensa positivo.

C'è un lato positivo?

Certamente. E qual è? Illuminami.

Hai sempre desiderato essere un panda, ora lo sembri senza bisogno del trucco.

Dovrei trovarti simpatica? Ma ti sei vista? Guarda che sei nelle stesse condizioni.

Lo so, infatti mi vergogno da morire.

Ma smettila, esagerata.

Spero tu stia scherzando, abbiamo una faccia orribile nonostante i chili di trucco. Joker si sapeva truccare meglio.

Ah ah ah ora sparisci.

Con piacere.


Arrivo a scuola con qualche minuto di anticipo perché il traffico che trovo di solito, non c'era. Mi avvio subito verso la mia prima lezione che è letteratura. Entro per prima in classe, non c'è nessuno e la puzza di chiuso, che c'è ogni mattina, invade le mie narici. Vado verso il mio banco, infondo alla classe e aspetto che arrivino gli altri. Non ho acceso la luce quindi la stanza è ancora avvolta nella semi oscurità mattutina. Più aspetto e più la testa si fa pesante. Incrocio le braccia sul banco e le uso come cuscino e aspetto.

Una voce dolce ma squillante invade i miei sogni. "Mia"

Non riesco a trovare la voce di rispondere così rimango ferma con la testa sul banco e gli occhi chiusi.

Un'altra voce, più bassa e vicina afferma: "È morta"

Lily mi scuote la spalla. "Smettila Charlie, mi preoccupo"

"Sai se si droga? Magari ha avuto un'overdose oppure è solo andata in coma"

Il suo respiro è vicino al mio orecchio e lo riscalda facendomi venire i brividi alla schiena.

Sento delle labbra calde e morbide lasciarmi un bacio sulla guancia. "Buongiorno Piccola"

Alzo la testa dal banco e mi guardo intorno spaesata. Tutti i miei compagni stanno tirando fuori libri e quaderni dallo zaino ma la professoressa ancora non è arrivata e tiro un sospiro di sollievo.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineWhere stories live. Discover now