Capitolo 36 - terza parte

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La serata continua e nuove persone si congratulano con Charlie che a fine giornata oltre che essere stanchissimo è anche pienamente soddisfatto del lavoro svolto. Ha avuto poco tempo e non sono sicura che abbia dormito molto ma è stato un successo. I nostri amici si sono congratulati con lui e abbiamo mangiato la torta al cioccolato dedicata a me. Alla fine dobbiamo tornare a casa, per concludere con il vero dessert.

Devo ammettere che sono nervosa avendo avuto solo dei rapporti sessuali non consensuali. Non so cosa aspettarmi ma ho piena fiducia in Charlie e so che non mi farebbe mai del male. Anche se non sono vergine questa è la prima volta che mi abbandono completamente ad un altro essere umano. È una strana sensazione ma vedremo cosa accadrà quando saremo a casa sua.

So di sentirmi pronta perché amo Charlie e forse stasera potrei anche dirglielo, dopo tutto ciò che ha fatto per me non ho più paura di aprirgli il mio cuore. Potrebbe rispondermi che mi ama anche lui. Solo l'idea mi fa esplodere il cuore di gioia e un sorriso enorme compare sulle mie labbra.

Anche l'ultimo ospite se n'è andato e Charlie sta ringraziando di cuore il direttore che gli ha permesso di mostrare la sua arte. Mentre il mio ragazzo finisce di parlare, io mi trovo già fuori dal museo che parlo con i miei amici, o con i pochi rimasti.

Elliot e Eddie sono stati i primi ad andare via perché ho scoperto che hanno una sorella minore che li ha chiamati in lacrime. Aveva bisogno di loro dopo un appuntamento andato male, loro da bravi fratelli maggiori, quali sono, sono corsi a consolarla. In realtà credo siano andati a uccidere il ragazzo che l'ha fatta piangere.

Ryan e Drake sono riusciti a rimorchiare durante la mostra e sono andati a casa per -finire la festa-come hanno detto loro facendo l'occhiolino. Povere ragazze, proprio quei due cretini dovevano scegliere.

JJ e Nate sono rimasti con me perché Adam doveva riportare a casa Lily in tempo dato che aveva il coprifuoco. Il mio migliore amico non è ben visto dal padre della mia amica e quindi cerca in tutti i modi possibili di farselo buono.

Siamo fuori che parliamo mentre JJ si fuma la sua sigaretta che scopro essere quella giornaliera. Dice di non riuscire ad addormentarsi senza averne fumata una la sera prima di andare a letto. Ovviamente ci ha tenuto molto a sottolineare che non ne fuma altre durante al giornata perché fa male. Gli credo dato che durante tutto il tempo passato insieme non l'ho mai visto con una sigaretta in bocca prima di stasera.

Charlie mi circonda con un braccio. "Eccomi, grazie per essere rimasti a farle da bodyguard ragazzi"


Adoro questo gesto perché sembra che lui non si renda conto di ciò che fa. Lo fa e basta, quindi è una cosa automatica più o meno.


Incrocio le braccia al petto e lo guardo con un sopracciglio inarcato. "Credi che io abbia bisogno dei bodyguard?"

JJ si avvina per darmi un bacio sulla guancia. "Sappiamo tutti benissimo che sai proteggerti da sola ma facci fare gli uomini almeno una volta"

Nate fa lo stesso per poi andare verso l'auto di JJ.

Quando i nostri amici non sono più a portata d'occhio, mi giro verso Charlie e lui verso di me. Si prende un attimo appoggiando la sua fronte alla mia e chiudendo gli occhi mentre espira profondamente come se si fosse appena liberato del peso del mondo dalle spalle.

Gli accarezzo le braccia, poi le spalle e salgo sulle guance fino a circondare il suo collo e a giocare con i suoi capelli.

Riapre gli occhi e sbuffa. "Che serata"

Sorrido ancora al settimo cielo. "Fantastica, sotto tutti i punti di vista"

Controllo l'ora e non è ancora passata la mezzanotte. Arrossisco ma senza distogliere lo sguardo dal suo. "Pensi di portarmi a casa?"

"Se mi guardi così non ci arriviamo fino a casa"

Charlie mi afferra la mano e mi trascina con una certa fretta verso la sua auto. Rido della situazione e mi lascio portare.

Il viaggio in macchina non è lungo ma neanche particolarmente imbarazzante. Siamo insieme e siamo...non so come dire...elettrizzati.

Arriviamo davanti la sua bellissima casa e ci avviamo verso la porta. Non appena ala varco, ho a malapena il tempo di togliermi il cappotto che vengo sollevata di peso e caricata come un sacco di patate sulla sua spalla.

Sorpresa, urlo: "Charlie!"

Credendo di giustificarsi, dice: "Che c'è, mi sono trattenuto per tutta la sera"

Sale le scale mentre rido incredula ed entra in camera.


Che buon profumo.

Sniffa, sniffa a più non posso.

Psicopatica.

Demente.


Quando finalmente i miei piedi tornano a toccare terra mi sento il viso andare a fuoco. Leggo in lui il desiderio che prova per me ma so che si sente insicuro perché sono la sua prima ragazza. Crede che sarà impacciato e che sbaglierà qualcosa ma io sono sicura che andrà bene. Ogni volta che siamo insieme, i nostri corpi si muovono da soli e combaciano alla perfezione. Deve solo lasciarsi andare e devo provarci anch'io.

Gli passo le mani sulla giacca mentre lui segue con lo sguardo ogni mio movimento. Con due dita sotto al tessuto, cerco di toglierla lasciandogliela scivolare dalle spalle, senza staccare gli occhi dai suoi. La giacca cade a terra e gli sorrido. Prendo la cravatta, la stringo nel pugno e lo tiro verso di me per far incontrare le nostre labbra e far esplodere in me miliardi di emozioni.

Le sue mani non stanno un attimo ferme, sembra avere l'esigenza di toccare ogni più piccola parte del mio corpo. Proprio ripensando a me, mi torna in mente la cicatrice e spero vivamente che nella situazione in cui ci troveremo non la noti.

Le nostre lingue si cercano, si trovano e danzano insieme in un modo a dir poco sublime. Il mio corpo si cosparge di brividi che il calore del capo di Charlie, scioglie.

Con una mano leggermente tremante per l'ansia, allento la cravatta fino a toglierla e poi inizio a sbottonargli la camicia bianca. Per ogni bottone che tolgo, gli bacio la parte del corpo sottostante.

Ha la pelle morbida, calda e fottutamente profumata di lui. Il mio nuovo profumo preferito.

Indietreggio finché non cadiamo sul letto, lui su di me. Mi solleva una gamba e se la porta alla vita. Gliela stringo al fianco, senza pensare che così facendo avrei aperto tutto lo spacco laterale dell'abito. Una mano leggermente ruvida mi accarezza dolcemente.

Sento che lascia un percorso di fuoco sulla mia pelle resa particolarmente sensibile dalla sua lingua estremamente brava nell'amplificare ciò che provo. Gioca con l'elastico delle mie mutandine ma le supera salendo. Le sue dita accarezzano la mia pancia mentre la sua lingua scende sul mio collo.

Improvvisamente, la mano si infila nel busto del vestito che essendo stretto, aumenta la pressione. Gemo e inarco la schiena, desiderosa di sentire di più.

Le sue labbra scendono nella scollatura del vestito mentre entrambi i nostri cuori battono furiosamente e i nostri respiri si fanno sempre più corti.

Si sta slacciando la cintura quando si ferma per andare in bagno, probabilmente a prendere un preservativo.

Mentre lo aspetto non posso far altro che sorridere ansimante. Sono ancora più scura della mia scelta dopo questo inizio. Charlie è così dolce e sa capire cosa mi piace e cosa no.

Ora glielo dico!

Prima che torni in camera sento che un telefono avvisa l'arrivo di un messaggio ma la suoneria non è la mia. Per terra vedo il telefono di Charlie così mi avvicino per raccoglierlo e metterlo sulla scrivania per evitare che venga calpestato in mezzo a tutto il caos. Quando lo poggio sul mobile, si illumina rivelando che il messaggio arrivato appartiene a Stacy. Si tratta di un'immagine con la frase: "Per migliorare la tua serata"

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