Capitolo 26 - prima parte

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Prima ancora di aprire gli occhi capisco di non essere più tra le braccia di Charlie. Sono al caldo ma non sento più quella protezione che solo lui riesce a darmi. Mi sento molto meglio, appena rivedrò Cole gliela farò pagare, non ho paura di lui. La mia reazione è solo stata causata dal mio passato.

Apro gli occhi e mi guardo intorno ancora intontita dal sonno. Mi sistemo la coperta sulle spalle e cerco Charlie. Sento la sua voce, forse sta parlando al telefono.

"Scusa amico ma non posso. È successa una cosa a Mia oggi e non mi sento né di lasciarla sola né di portarla, l'ultima volta ci hanno provato con lei"

Probabilmente Derek lo ha chiamato per un incontro ma Charlie non vuole partecipare per paura che mi possa succedere qualcosa. Ovviamente lui sta pensando che è stato Cole a spaventarmi e devo lasciarglielo credere se non voglio raccontargli tutto.

Prendo il telefono per vedere l'ora e scopro che ho dormito un paio d'ore. Si sono fatte le cinque del pomeriggio. Insieme all'orario vedo anche i diversi messaggi che i miei amici hanno inviato sul gruppo che abbiamo tutti insieme. Sembrano tutti preoccupati di sapere come sto.

Sblocco il telefono per rispondere e vedo che oltre ai messaggi c'è anche un video. Non mi ci vuole moto per capire di che si tratta. Mi hanno ripreso mentre litigavo con Stacy, saltando completamente la parte con Katrine e alla fine hanno scritto: -Così si marchia il territorio!!-

Arrossisco all'idea di essere sembrata una matta ma ero presa dal momento e Stacy mi stava facendo davvero incazzare. Cavolo, alla fine quando mi sono lanciata su di lei sembravo davvero sul punto di sbranarla.

Charlie mi riscuote dal mio imbarazzo. "Ti sei svegliata finalmente"

Alzo lo sguardo e lo vedo appoggiato con il fianco all'arco che porta all'ingresso. È vestito come prima ma i capelli li ha legati in un codino e così facendo mette in mostra i lineamenti perfetti del suo viso.

Sorrido. "Ehi"

Viene a sedersi accanto a me. "Ti senti meglio?"

"Si, grazie" Charlie mi voleva per mettermi a cavalcioni su di lui. Adoro il gesto e confesso che mi fa venire un'idea un po' strana, forse. "Però volevo chiederti una cosa"

La mia convinzione iniziale, va' vai via svanendo. Potrebbe interpretare male le mie parole.

Sorride sistemandosi. "Tutto quello che vuoi"

"Ehm...ecco vedi...dopo ciò che è successo oggi. Io...ho questa sensazione...ehm...non riesco a togliermi di dosso il sudiciume di Cole" Chiudo gli occhi, prendo un respiro profondo e dico tutto d'un fiato: "Quindi mi stavo chiedendo se tu potessi fare in modo di cancellare dalle mie labbra il suo sapore"

Scoppia a ridere. "Mia..." Mi sbatto le mani sulla faccia per nascondere il mio imbarazzo. "Mia..." Sempre più divertito, mi stringe delicatamente i polsi per cercare di guardarmi. Lo guardo rossa in viso e vedere il suo divertimento non mi aiuta. "Sai, ho visto il video"

Magari lui non vuole essere marchiato come ho fatto nel video. Potrebbe non gradire questo topo di gelosia insana.

"Scusa, mi dispiace, non avrei dovuto dire che sei mio. Stacy era lì, davanti a me con quella sua faccia da put..."

Scoppia a ridere ed io mi blocco. "Mia calmati. Io sono tuo come tu sei mia" I miei polsi ritrovano la libertà. Le sue braccia mi circondano la schiena e mi attirano a sé. Per evitare di cadergli addosso, appoggio le mani allo schienale del divano ai lati del suo viso. Mi perdo nei suoi bellissimi occhi, così profondi ed intensi. Occhi senza fondo, infiniti. "E perché tu lo sappia, sarei enormemente felice di cancellare dalle tue meravigliose labbra qualsiasi residuo di quel figlio di puttana. Così come sono felice che tu hai fatto capire a tutti che sono tuo e di conseguenza che tu sei mia"

Il suo sorriso si allarga. Tutto il mio corpo è percorso da miliardi di brividi e sento che dentro di me si sta piano piano facendo strada il desiderio. So che dopo ciò che ho passato rischierei di farmi ancora del male ma solo sentirgli pronunciare quelle parole, fa crescere in me la più pura e carnale lussuria. Non mi lascerò andare, non ancora ma non importa.

Lui è mio.

Io sono sua.

Chiunque si metta in mezzo finirà male, molto male.

Lo sfido con lo sguardo mentre mi avvicino per diminuire al distanza. "Allora?"

La sua bocca si schianta sulle mie labbra e inizia a baciarmi come se volesse consumarmi. Anche lui, come me, è stato posseduto dal desiderio. Nonostante tutto, sento che si sta trattenendo e so che lo fa per me.

Provo a immergere le mani in quella nuvola biondo cenere ma trovo l'elastico ad intralciarmi la strada. Lo tolgo e lascio scorrere le dita tra le sue ciocche morbide. Le nostre bocche continuano a cercarsi fameliche ed insaziabili. Le mani di Charlie mi stringono delicatamente il viso. Quando inizio ad ondeggiare involontariamente, lo sento scendere fino ai fianchi ed insinuarsi sotto la mia canotta. Il contato con la sua pelle manda una scarica dritto in mezzo alle mie gambe. Gli tiro i capelli e ingoio il suo gemito.

Improvvisamente, i ruoli si invertono. Le sue mani fermano i movimenti del mio bacino mentre le mie si perdono sulle sue spalle e poi il petto. Scendo fino all'addome contratto e stringo la sua maglietta per attirarlo sempre più vicino.

Le nostre intimità sono attaccate ed un qualsiasi movimento di uno dei due fa gemere entrambi.

Quando sento che una delle solite scosse di piacere, causate dal suo tocco parte proprio da sotto, perdo il controllo. Non so come comportati così smetto di pensare e mi lascio trasportare dal desiderio che ho di assaggiarlo. Separo le nostre labbra ansimando desiderosa di altro. Inizio lasciandogli dei baci sulla guancia finché non arrivo all'orecchio e gli mordo il lobo. Lo sento inspirare bruscamente e un fuoco divampa in me quando le sue mani mi lasciano libera e tornano sotto la canotta.

Dopo l'orecchio, scendo sulla mandibola e lascio sia dei baci umidi che dei morsetti innocui. Arrivata al collo, Charlie si arrende. Poggia la testa all'indietro per lasciarmi il via libera così cerco delicatamente i suoi punti più sensibili per poi lasciarci il mio marchio, in fondo ha detto di essere mio giusto?

Fatto il primo, passo al secondo e poi al terzo e via andando. Finisco l'ultimo e penso di aver esagerato. Ha cinque succhiotti completamente viola, arrossisco dopo averli visti tutti insieme ma dentro di me sono entusiasta ed eccitata all'inverosimile.

Lo guardo negli occhi e gli sorrido mordendomi il labbro gonfio. "Sei buono"

Preso dalla frenesia, Charlie mi fa sdraiare e si posiziona sopra di me. "Ora tocca a me"

Le sue labbra incendiano la mia pelle ogni volta che la sfiorano. Il piacere per i suoi gesti si diffonde in tutto il mio corpo. Passo le mani sulla sua schiena larga ma questo semplice contatto non mi basta, così mi insinuo sotto alla maglietta e lo accarezzo.

Quando entro in contatto con la sua pelle, Charlie ha un sussulto e successivamente sento che gli viene la pelle d'oca. Sorrido trionfante sentendomi ricolma di felicità. È questo tutto ciò di cui ho bisogno.

Quando anche Charlie ha finito con il mio collo, alza il viso e lo porta di fronte al mio per poi baciarmi la punta del naso e sorridermi.

Ergendosi su di me con il fiato corto e un sorriso strappa mutandine, chiede: "Come va adesso?"

Gli pizzico il fianco. "Molto meglio. Così tanto da poterti fare il tifo all'incontro a cui andremo"

Si alza. "Sei sicura?"

Lo spingo verso le scale. "Sicurissima. Vai a fare il borsone, io ti aspetto all'ingresso" 

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