Capitolo 31 - ultima parte

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Guardo tutta la sala e vedo i miei amici stanchi e tristi per Adam e penso sia un gesto davvero dolce che siano tutti qui per aiutarlo. Sono seduti vicino a noi e danno l'impressione di dare supporto morale. Può sembrare sciocco ma è come se grazie alla loro presenza in questa stanza ci sia un'aura positiva che si concentra tutta sul mio migliore amico.

Osservandoli bene noto che Elliot e Eddie si sono addormentati testa contro testa e sono estremamente buffi. Drake e Ryan, dormono anche loro, intrecciati l'uno all'altro in modi che non credevo possibili. Lily è seduta tra JJ e Nate. Quando nota che la sto guardando mi sorride flebile, leggendo il labiale capisco che mi sta ringraziando e rispondo con un occhiolino. La vedo abbracciare il braccio di Nate e mettersi a dormire. Per quanto riguarda JJ invece ha le gambe stese in avanti con le caviglie accavallate, le braccia incrociate al petto e la testa appoggiata al muro. Guarda il soffitto e vedo che ha gli occhi spenti.

Dopo il suo racconto, conosco i suoi demoni e mi dispiace che questa situazione possa avergliene riportato a galla uno, soprattutto se la causa è proprio la mia profonda amicizia per Adam.

Charlie si avvicina al mio orecchio. "Prova a dormire"

Mi giro per guardarlo in faccia e noto che come tutti anche lui ha gli occhi stanchi e spenti. Come se questa situazione lo avesse prosciugato di tutte le sue energie ma c'è anche un velo di delusione che non capisco da cosa sia causato.

Muovendomi il meno possibile, mi volto verso di lui. "Che succede?"

Circonda le mie spalle con un braccio. "Nulla di importante, riposati. Sembri distrutta"

Insisto. "Anche se non è importante lo voglio sapere"

Abbassa lo sguardo. "Non volevo che ti ricordassi in questo modo il nostro primo appuntamento"


Si vergogna. Awwwww...

Ma perché?

Perché gli sembra stupido pensare a questo nella situazione in cui vi trovate.

Ahhh...aww ma che dolce.


Mi allungo per lasciargli un bacio sulla guancia cosi da farmi guardare negli occhi.

Sorriso. "Sei adorabile"

"Non dovrei essere adorabile"

Fingendomi ingenua, chiedo: "Ah no?"

"No. Quando una ragazza parla del suo ragazzo non deve dire adorabile, ma cose del genere...non lo so...è un figo da paura...ha un sorriso casca mutande...e vorrei leccarlo da cima a fondo...o cose così"

Scoppio a ridere quando non riuscendo a trattenermi ma le mie risate durano poco perché sento Adam lamentarsi nel sonno.

Mi avvicino a Charlie e gli lascio un bacio sulla guancia. "Sei un figo da paura" Prendo il lobo tra i denti e stringo dolcemente per poi succhiarlo. "Hai un vero sorriso strappa mutante" Mi abbasso e gli lecco la giugulare in tutta la sua lunghezza. "E se non fosse stato per la chiamata che ho ricevuto, avrei volentieri leccato ogni parte del tuo corpo"

Charlie strozza un gemito e annuisce. "Avevo proprio ragione. Queste parole fanno davvero bene all'autostima" Rido entusiasta. "Dai, ora dormi"

Circondo il suo braccio, grosso e caldo, con il mio e appoggio la testa sulla sua spalla per poi chiudere gli occhi.

Credo di essere riuscita a riposare solo un'ora prima di sentire qualcosa agitarsi sulle mie gambe.

Una voce straziata dal dolore, urla: "No! No ti prego! Torna, sarò bravo"

Il signor Smith è inginocchiato accanto al figlio e prova a calmarlo ma non ci riesce. Quando vede che sono sveglia mi guarda scusandosi e anche arrendendosi all'idea di non essere riuscito nel suo intento.

"Non si preoccupi, capita spesso"

Vedo il padre di Adam incupirsi come se non sapesse che dalla morte della madre il mio amico soffre di incubi quasi ogni volta che chiude gli occhi.

Mi avvicino al suo orecchio. "Adam"

Inizia a palare molto in fretta e questo dovrebbe significare che si sta svegliando. "Scusa, scusa, scusa, giuro che non lo faccio più ma ti prego!"

"Adam sono Mia. Adam torna a dormire. Adam sono Mia e tu devi tornare a dormire" Ormai ho esperienza e so per certo che l'unica cosa da fare in questo caso è ricordargli chi è e con chi si trova ma soprattutto dove si trova. "Adam sono Mia e siamo dal veterinario ma tu devi continuare a dormire. Adam sono Mia e ti sto dicendo che devi tenere gli occhi chiusi e sognare qualcosa di bello. Adam sono Mia e tu devi sognare Lily che sorride o ride ad una tua battuta. Adam sono Mia e devi sognare qualcosa che ti renda felice"

Man mano si calma e credo di sentirgli pronunciare il mio nome. Come se per un secondo si fosse svegliato e avesse provato a ringraziarmi.

Sono veramente esausta, guardo l'ora e noto che tra due ore dovremmo andare tutti a scuola. Decido di dormire per tutto il tempo che mi è concesso. Nonostante il tentativo, arrivano le sette e mezza ed io ho chiuso occhio solo per mezz'ora. Ho dovuto far riaddormentare Adam quattro volte e non è stato facile soprattutto se contiamo che ogni volta che mi svegliavo ero sempre meno lucida.

Tutti si alzano per la scuola. "Ragazzi voi andate, io rimango qui"

Elliot mi guarda sbarrando gli occhi. "Non puoi mancare"

"Perché?"

Eddie cantilena: "Ti dice niente il test di spagnolo che vale il quaranta per cento del voto finale?"

Ricordandomi di quella stupidissima verifica mi spiaccico una mano in faccia con violenza per svegliarmi.

Mi alzo in fretta. "Scusa Adam, lo faccio per la borsa di studio. Torno appena esco, tienimi informata, tanto avrò sempre il telefono con me"

Lo rassicuro che sarò sempre raggiungibile e che scapperò da scuola alla prima richiesta d'aiuto.

Un ultimo saluto e usciamo tutti da quella stupidissima clinica impregnata dei vari odori dei medicinali e ci dirigiamo a scuola.

Arriviamo tutti in ritardo ed esausti, senza salutarci ci dividiamo per le diverse lezioni che abbiamo.

Vado insieme a Eddie ed Elliot a lezione di spagnolo dove la prof sta già consegnando le verifiche. Ci sediamo nei nostri banchi in fondo e ci sistemiamo. Inizio a leggere le consegne con gli occhi semi chiusi per il sonno e poi li sbarro nel constatare che non so nulla. Ripenso a ieri e al fatto che non ho assolutamente studiato perché troppo concentrata sul sogno che avevo fatto.

Per un millesimo di secondo mi passa per la testa l'idea di andare nel panico ma non risolverei nulla, così cerco di pensare ad una soluzione. Le palpebre si fanno molto pesanti e l'ultima cosa che ricordo è il banco freddo contro la guancia. 



Nota autrice:

Eccoci qui, stiamo vivendo un vero trauma...solo chi lo ha vissuto sa cosa vuol dire vedere il proprio migliore amico peloso soffrire e non poter far nulla. 

Fatemi sapere se sapete cosa significa e se lo avete mai vissuto. 

A parte questo direi proprio che Mia deve ancora imparare a organizzare meglio la sua vita ora che ha un gruppo di amici e un ragazzo che la strappano allo studio. 


Seconda Chance - Amore oltre ogni confineOnde histórias criam vida. Descubra agora