Capitolo 20 - ultima parte

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Dieci minuti dopo...

Sento Charlie scendere le scale e raggiungermi. Nel buio, lo sento battere le mani e un attimo dopo la luce si accende.

"Scusa, mi sono dimenticato di dirtelo"

"Wo" Il mio stupore non è affatto dovuto alle luci ma ha Charlie in pantaloncini della tuta e capelli bagnati. Credo di essermi incantata ma come non potrei davanti a questo fisico statuario che credo sia stato scolpito nel marmo.

I capelli stanno gocciolando. Inizio a seguire il sentiero di una gocciolina che dopo essergli caduta sul petto scende, accarezzando la sua pelle liscia e leggermente abbronzata, poi si ferma un attimo prima degli addominali ben delineati. Quando riparte, supera tutte quelle collinette e in fine viene intrappolata dal tessuto dei pantaloncini. Divento rossa perché stavo immaginando a dove potesse finire nel caso in cui non ci fosse stato alcun ostacolo.

"Ti ho portato degli altri vestiti nel caso in cui tu ti voglia togliere quelli che hai addosso"

Annuisco prendendogli di mano la tuta pulita. "Dove posso cambiarmi?"

Indica la porta nel sotto scala dove trovo un bagno. "Qua"

Sarcastica, chiedo: "Devo battere le mani anche qui o c'è l'interruttore?"

Mi cambio velocemente e vedo che ai pantaloni devo fare due giri in vita e tirare al massimo l'elastico per non farli cadere e mi arrivano al ginocchio. La maglietta invece mi arriva fin sotto il sedere e quando la indosso vengo invasa dal suo buonissimo profumo mischiato al detersivo.


Ma che cavolo ci fa con i vestiti, li lava nel profumo.

Lo so, è che il suo odore è troppo forte.

Cavolo, rischia di mandarti in tilt. Forse c'è riuscito.

Oh no...


Esco dal bagno e dopo aver spento la luce torno in cucina dove trovo Charlie, ancora senza maglia, che beve...dal mio bicchiere.

Si avvicina e mi porge due pomate, del disinfettante e del cotone. "Potresti darmi una mano?"

Lo prendo per mano e sorrido. "Certo, vieni sul divano"

Lui non ha mai esitato nel darmi una mano anche quando non era richiesta, quindi non vedo perché io dovrei rifiutare. Superiamo l'arcata che dà sul salotto mano nella mano.


Ma qui le conoscono le porte?

A quanto pare no.

È tutto un arco.

Vabbè ma non è male.

No, per niente.


Siamo al buio e non vedo nulla. "Accendi tu?"

Un secondo dopo sento che batte di nuovo le mani e poi il salotto viene illuminato e rimango a bocca aperta dalle sue dimensioni.

Davanti a me si estende un salotto a due piani. Non ci sono le scale che portano ad un piano superiore, però c'è uno scalino che separa i due salotti. In quello dove ci troviamo adesso c'è un...tavolo da biliardo?


Ok, questo è strano.

Davvero strano.

Oltre a questo ci sono diversi mobili con sopra delle cornici...vuote.

Oh, Charlie.


Seconda Chance - Amore oltre ogni confineNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ