Capitolo 12 - prima parte

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Sono alla festa da un'ora, o almeno credo, ho perso la cognizione del tempo dopo il terzo bicchiere di qualcosa a me sconosciuto che però sapeva di fragola e menta. avendo perso i freni inibitori, prendo la mano del primo ragazzo che trovo e lo porto al centro della stanza per ballare dove tutti gli altri studenti si stanno scatenando.

Il mio compagno di ballo non lo conosco ma è davvero carino, ha i capelli castano chiaro, molto corti e gli occhi sono marrone scuro, quasi neri. Il suo fisico è decisamente scolpito ma è un po' troppo esibizionista per i miei gusti e con troppo poco cervello. Alla seconda canzone che balliamo, si è toglie la maglietta e se la incastra nella cintura dei pantaloni per non perderla. Ha davvero un bel fisico, da nuotatore. Non particolarmente scolpito ma slacciato, con le spalle larghe e la schiena ambia e muscolosa. Ha degli strani tatuaggi sui muscoli delle braccia ma non riesco a capire di cosa si tratta.

È ancora così e dopo un'ora che si dimena, senza avere ritmo, sta iniziando a puzzare.


Ma lui non lo sente?

Penso che sia troppo concentrato sulla festa, cosa che dovresti essere anche tu.

Ah si? Prima non dovevo usare l'alcol per rilassarmi e ora mi devo divertire?

Si...cioè no. Qualsiasi cosa io ti dica di fare, non farla.

Ma sei scema? Sei la mia coscienza, in teoria dovrei ascoltare solo ed esclusivamente te.

Lo so, ma hai bevuto e qui iniziano a sentirsi gli effetti.

Ahhhh quindi ti sei annebbiata un po' anche tu.

Già.

Perfetto.

Tu fai la persona responsabile, io vado a letto.

Come posso essere responsabile se la mia coscienza dorme?

Non lo so, fa finta che io ci sia e che ti continuo a ripetere di non fare tutto ciò che è impulsivo.

Va bene, ci proverò.


All'improvviso, una voce mi urla all'orecchio. "Mia, finalmente ti trovo!"

Sto per girarmi e tirare uno schiaffo a chiunque sia l'intruso che mi ha appena reso sorda, quando noto che si tratta del mio amico.

Abbasso la mano che si trovava già a mezz'aria per poi guardarlo in faccia. "Oh Adam, sei tu. Perché mi cercavi?"

Senza aspettare la sua risposta lo prendo per mano e scanso il ragazzo di prima per iniziare a ballare come un'idiota con il mio amico.

Irritato, mi chiede: "Come perché? Shazam? Ti sei già dimenticata che devi giocare?"

Sorrido. "Ah, è vero. Be' vedila così, sarà molto più divertente quando li batterò da ubriaca"

Adam mi prende il viso, bollente e sudato, tra le mani per poi guardandomi con rimprovero. "Sei ubriaca?"

Incrocio le braccia al petto. "No, ho solo bevuto più di tre bicchierini di qualcosa alla fragola e menta"

Adam poggia un braccio attorno alle mie spalle e mi spinge ad allontanarmi dalla pista. "Era vodka, e se ne hai bevuti più di tre non ti conviene giocare. Meglio non mischiare vodka e tequila"

Sto per annuire e cedere alla predica del mio migliore amico quando lo vedo.

Proprio in cima alle scale c'è Charlie che sta tenendo la mano di Stacy che lo segue.

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