Capitolo 40 - EXTRA

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Mi guardo intorno e vedo del verde, solo alberi. Non riesco a capire né dove mi trovo né perché sono qui. Uno degli alberi attira la mia attenzione e mi permette di capire il motivo per cui questo posto mi sembra di conoscerlo. Guardo la corteccia su cui è intagliato un cuore con le iniziali mie e di Ethan.

Lo abbiamo fatto quando avevo sei anni ed ero indecisa se da grande mi sarei voluta spostare con mio padre o mio fratello. Ethan era geloso e mi ha regalato quest'incisione per convincermi a scegliere lui, la guardo e sorrido al bellissimo ricordo.

Una voce familiare risuona alle mie spalle. "Dicevi di amarmi"

Riconoscendola all'istante, mi volto di scatto. Ethan sorride a braccia aperte aspettando solo che io mi rintani contro di lui.

Gli corro incontro e lo abbraccio forte, è stranissimo poterlo toccare.

Sembra vero. Vorrei che lo fosse.

Calde lacrime iniziano a solcarmi le lacrime prima di essere intrappolate dalla sua maglia. "Mi manchi e comunque ti amavo"

"Certo che mi amavi. Chi non mi amava?" Posso scommetterci la vita che in faccia ha il suo solito sorriso beffardo. Intanto mi lascia un delicato bacio tra i capelli. È sempre stato più alto di me e anche adesso la differenza si nota ma non mi crea problemi, anzi preferisco così. Lui è e sempre sarà il mio fratellone! Mi allontano da lui per guardarlo in faccia e vedo che il suo sorriso si è fatto più triste e gli occhi sono lucidi. "Sei cresciuta così tanto. Sei una donna e io mi sono perso così tanti momenti e ne perderò altrettanti. Il tuo primo giorno di scuola media e superiore. Il tuo primo ragazzo. Dovrei essere quello che lo minaccia di non farti soffrire. Dovevamo litigare perché non ti avrei lasciato uscire con lui quando volevi. Dovevamo prendere in giro quelle tre oche seduti sul tetto della nostra casetta sull'albero mentre ti facevo bere della birra di nascosto da mamma e papà. Dovevo portarti a ballare e tenere lontano tutti quelli che ti si avvicinavano. Dovevamo partecipare l'uno al matrimonio dell'altra e arrabbiarci quando tu non venivi alle mie partire da giocatore professionista e quando io non venivo ai tuoi concerti. Ma...ormai è tardi"

Il mio cuore si spezza ad ogni sua parola. Inizio a singhiozzare rumorosamente incapace di non sentirmi in colpa.

"M-mi disp-dispiace, mi dispiac-e così t-tanto"

Ethan mi afferra il volto e asciuga le mie lacrime. "Mia, non è colpa tua. Ora che posso dirtelo, sappi che devi perdonarti. Non sei stata tu a causare l'incidente"

Lo guardo confusa quando un'altra voce mi chiama. "Piccola mia"

"Mamma"

Le corro incontro e inspiro il suo profumo. Mi è mancata così tanto!

Mi accarezza i capelli come quando da piccola non riuscivo ad addormenti. "Mi dispiace che le cose si siano evolute in questo modo. Non avrei mai voluto che andasse così bambina mia"

Li guardo entrambi, confusa. "Non capisco"

Ethan mi sorride e mi fa l'occhiolino. "Troverai ciò che cerchi nella camera di tuo padre, ma in ogni caso so che sarai al sicuro con Charlie"

La mamma va verso Ethan e gli prende la mano, entrambi mi guardano e iniziano a sparire.

Vado nel panico non sapendo come comportarmi. "No, fermi. Datemi un attimo ancora"

La mamma annuisce guardandomi con gioia. "Mia...perdonati"

Ethan mi rivolge il suo solito sorriso impertinente. "Torneremo quando avrai bisogno. Dì a quel Charlie che lo tengo d'occhio e fate in fretta che siete già in ritardo per la scuola" 

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineWhere stories live. Discover now