Capitolo 4 - prima parte

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Qualche minuto dopo essermi sistemata vedo Lily uscire dallo spogliatoio femminile. Mi faccio notare e lei mi si avvicina con il suo solito sorriso. Non sono proprio in vena di felicità ma la sua presenza mi ha sempre calmato. Lei è come l'aura di positività e luce di cui ognuno a bisogno, è gentile e generosa con le persone che ama. Accanto a lei mi rilasso e non sento più il dolore, so di potermi confidare con lei come lei fa con me. Al contrario, Adam è spensierato e divertente. Riesce a farmi perdere la cognizione del tempo ed a farmi fare cose davvero stupide ogni tanto. Sono davvero fortunata ad averli come amici. L'unica cosa che ho voluto omettere, nonostante la consapevolezza che i miei migliori amici sono persone meravigliose, è l'incidente. Loro, così come Sam, sanno che mia madre e mio fratello sono morti a causa di un'incidente stradale ma non sanno che è colpa mia, questo nessuno lo sa.

Credono che io sia sopravvissuta per miracolo.

Vedendomi pensierosa mi chiede: "Allora, come stai?"

Naturalmente non le posso nascondere proprio nulla anche se al momento penso che il -vaffanculo-che ho scritto in fronte sia visibile da chilometri di distanza.

Cerco di sviare il discorso su di lei. "Irritata ma sto bene, te?"

La conosco e so che se inizia a parlare non la ferma più nessuno ed io ho bisogno proprio di questo.

"Bene, nell'ora buca sono andata in biblioteca perché volevo dormire ma c'erano due ragazzi che facevano sesso selvaggio dietro uno scaffale e non erano per niente silenziosi" La guardo mentre continua a parlare piagnucolando. "Capisci che io volevo solo riposarmi e questi si sono messi a guarire neanche fossero cani in calore. Cavolo, io ero stanca, io SONO stanca" alza un po' troppo la voce e il coach, avendola sentita, le ordina di iniziare subito il riscaldamento.

Lei sbuffa e alza gli occhi al cielo esasperata per poi scendere dagli spalti e iniziare a correre. Non ha neanche il tempo di finire il primo giro che insieme a lei si aggiungono gli altri compagni di classe. In realtà la stanchezza di Lily si dissipa subito perché educazione fisica è la lezione che preferisce. Ha fatto per anni ginnastica artistica e le è rimasta questa vena atletica. Infatti ogni volta che il coach dice ai ragazzi che possono prendere una palla e giocare a quello che vogliono, lei si prende la trave o un tappetino su cui fare acrobazie. Io sinceramente rimango a bocca aperta quando la vedo rotolare in aria perché le mie condizioni atletiche si limitano a saper fare la capriola.

"Anderson sei in ritardo" La voce del coach risuona in tutta la palestra mentre Charlie si avvicina al lato riservato alla nostra classe. Si, perché in questa stupida scuola siamo così tanti che questa palestra essendo la più grande, deve essere divisa tra due classi.

"Le chiedo scusa, ero occupato"

Non avendo degnato il coach neanche di uno sguardo, gli viene ordinato di cambiarsi velocemente e raggiungere gli altri. Senza farselo ripetere, Charlie sparisce negli spogliatoi e io rincomincio a respirare anche se non mi ero accorta di aver trattenuto il fiato.

Il nervosismo che Lily era riuscita, parzialmente, a togliermi di dosso, torna come fosse un fiume in piena di emozioni negative. L'arroganza con cui ha risposto al coach è la stessa con cui ha avuto il coraggio di chiedermi spiegazioni riguardo al mio livido. Non sopporto questo tipo di atteggiamento, mi ricorda molto quello di alcuni ragazzi della scuola che naturalmente odio dal profondo del mio cuore. Credevo che Charlie fosse diverso ma a quanto pare mi sbagliavo, credo sia meglio tenere Adam lontano da lui. Non voglio che soffra per un'altra delusione, odio vedere il mio migliore amico triste e di sicuro non sarà un ragazzo come Charlie Anderson a renderlo tale.

Appena torna vedo che indossa dei pantaloncini della tuta larghi, corti fino al ginocchio e una maglietta alla quale sembra aver strappato le maniche, visto che i bordi del tessuto sono frastagliati. Guardandolo bene noto che si ha anche legato i capelli, non credevo fossero così lunghi da poterci fare un codino ma a quanto pare mi sbagliavo.

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineWo Geschichten leben. Entdecke jetzt