Capitolo 5 - prima parte

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Non posso credere a quello che è appena successo, sto ancora tremando dalla rabbia. Ma chi si crede di essere? Vuole a tutti i costi delle risposte che però io non ho nessuna intenzione di dargli. Ammetto che ho notato una cosa strana, quando gli ho detto di no allo stupido gioco che si era inventato al momento, lui ha fatto un sospiro di sollievo. Aveva forse paura che accettassi? Sicuramente nasconde qualcosa ma non so quanto sono grandi i suoi segreti e di conseguenza, non gli racconterò i miei. Ammetto di essere abbastanza curiosa, lui sembra un ragazzo così strano. È così lunatico ma dal modo in cui mi guardava si vedeva che voleva solo aiutarmi. Non mi conosce eppure si è preoccupato per me. Se vuole diventare un mio amico allora c'è bisogno che qualcuno gli dia delle lezioni su come si socializza. Sembra uno che salta molte tappe per arrivare ad una conclusione. Vuole sapere cosa mi sono fatta al polso e invece che girarci intorno me lo ha chiesto direttamente, così come per sapere il motivo per cui non mi sono spostata quando si è avvicinato.

Sono sicura che sia un ragazzo buono e che abbia le migliori intenzioni ma il suo approccio è davvero pessimo. Proprio perché non conosce nulla della mia vita e del mio passato, ho trovato quella -prova- davvero di cattivo gusto.

In palestra...

Non appena apro la porta, sento il coach urlare. "Ragazzi, l'ora è finita, andate a cambiarvi e siate veloci, voglio andarmene"

Guardo i miei compagni di classe e si capisce benissimo chi ha lavorato e chi invece ha fatto finta, ma soprattutto chi è allenato e chi non ha mai fatto sport nella sua vita. Nonostante le varie differenze, sono tutti molto sudati e puzzano. La scuola proprio non capisce che non possono semplicemente rivestirsi e tornare in classe. Dopo la classe puzza e non possiamo stare con le finestre chiuse perché neanche uno zoo avrebbe un odore così nauseabondo. Anche se ormai siamo a marzo e teniamo sempre le finestre aperte per il caldo, la puzza di sudore si sente comunque.


Grazie a dio siamo a inizio marzo.

Già, e anche l'ultimo anno è praticamente andato.

Lo sai che manca meno di un mese al tuo compleanno?

Al nostro compleanno.

Siiiiiii, io sono davvero emozionata.

Io invece per niente.

Oh andiamo sono 18. Se andremo in Europa saremo maggiorenni.

No, sono 8.

Cosa stai dicendo?

Come coscienza fai davvero schifo.

Perché?

Ti devo davvero ricordare che il giorno del nostro decimo compleanno abbiamo avuto l'incidente?

Cazzo...è vero! Mi dispiace io l'ho dimenticato, per un attimo ho pensato che fossimo normali.

No, direi proprio che non lo siamo, ma lo saremo, lotterò per essere normale. Noi meritiamo la normalità.


Lily mi si avvicina dopo essersi cambiata. "Ehi che succede? Hai un sacco di emozioni che ti balenano in faccia"

La guardo confusa. "Cosa intendi?"

"Anche se non mi hai mai rivelato il segreto dei tuoi occhi, dopo sei anni ci sono arrivata a capire come funzioni. Sei entrata dalla porta con due zaffiri quasi accecanti ma ti sei imbambolata e sono diventati grigio scuro"

Non ci credo, adesso anche lei si mette a fissarmi gli occhi? Ma che hanno tutti ultimamente, non c'è nulla di più interessante da guardare?

Incrocio le dita sperando che la risposta sia negativa e chiedo: "Si nota così tanto?"

Seconda Chance - Amore oltre ogni confineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora