80. Si torna a casa

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Si deve avere molto coraggio per chiudere con il passato e ancora di più per aprire le porte al futuro.

La serata in compagnia di Lorenzo è stata emozionante e diversa. Ho trovato una persona nuova al quale volevo già molto bene. Ora non so cosa provo, tutto ciò che è successo mi ha scombussolato non poco. Senza dimenticare che, sì, si è dichiarato con il cuore in mano, ma è anche vero che ancora ha in piedi un gran bel impegno con una certa Beatrice. Non toccherò l'argomento finché lui non deciderà di andare oltre ma, vederlo così dolce e innamorato di mia figlia è per me una gioia indescrivibile. Quando siamo andati a prenderla all'asilo era distrutta, appena ha visto me si è lanciata in un sorriso e ha teso le manine, si è fatta prendere in braccio e coccolare, poi ha visto lui e le ha coperto il volto di carezze con le sue manine cicciotte e morbide. Si è avvicinata con il nasino tondo al suo, ci ha giocato un po', gli ha sorriso, ha attorcigliato le braccia al collo e con due piccoli sospiri si è lasciata andare al sonno. Non so descrivere una scena simile ma il mio cuore ha perso un battito.
Lorenzo ne è rimasto completamente rapito, si conoscono da molto, e si frequentano da poco, ma vorrei che l'amasse così per sempre.
Ci siamo guardati come si guardano occhi che sanno più di cosa stiamo per dire, tutto ci sta travolgendo, come sempre ormai nella mia vita. Nulla dopo Filippo è stato più normale.
Ogni tanto ci penso e se non fosse per il disperato bisogno di Paolo di diventare uomo, io, probabilmente sarei ancora imprigionata nell'oblio dove ero incatenata. Invece ho vissuto, ho provato ancora la bellezza di accarezzare un volto e amarlo più di me stessa, mi sono concessa l'amore, l'affanno, le serate con gli amici, la meraviglia di una nuova vita che è nata dentro di me e la gioia di vederla crescere.
Ora devo ancora una volta prendere una decisione difficile, devo ancora soffrire un distacco. Ho bisogno di un po' di tempo ma intanto tornerò nella mia casa, solo lì potremmo rifarci una vita.
***
Stamattina io e la mia adorata prosciuttina abbiamo inscatolato tutte le sue cose, mentre piegavamo e sistemavamo i suoi indumenti, ci siamo lasciate trascinare dai ricordi, abbiamo riso, pianto, riso e pianto di nuovo. In parte,  per la sua perdita mi sono sempre sentita responsabile e ora che ha trovato Leonardo ed è in dolce attesa, sento che anche la mia vita possa ripartire in un modo o nell'altro.
Sandrone e mamma, hanno ingaggiato due persone addette al trasloco e in un attimo mi trovo da sola in una meravigliosa casa spoglia di tutto quello che l'ha animata in questo periodo.
La mente mi riporta alla prima volta che Manuel mi ha portato qui, promettendomi di vivere sempre felici e insieme. Dio,  non aveva questo in serbo per noi. Mi chiudo la porta alle spalle decretando la fine di un periodo bello e doloroso della mia vita.
I nostri sorrisi aleggiano nell'aria e qui resteranno per sempre.
Grazie all'efficienza di mia madre, entro stasera, avrò tutte le nostre cose in ordine e pronte in casa mia.
Ora vado di corsa al lavoro.
"Ciao, ragazzi! Datemi solo buone notizie oggi, per favore!"
Alessandro mi sorride e fa una smorfia.
"Ehi, Giuly! Ti vedo distrutta, che ti è successo?"
"Tranquillo, Ale! Sto solo traslocando e tutto ciò mi ha sfinita, fare i conti con i propri vissuti e sentimenti e più pesante di qualsiasi carico."
"Posso immaginare... comunque il tuo ex, è stato trasferito all'ospedale di Gubbio, stamattina abbiamo avuto delle urgenze e dato che è quasi del tutto guarito, il primario ha deciso così."
D'istinto mi metto la mano sopra la tasca della divisa in cerca del cellulare.
"Oh, cazzo! Probabilmente mi avrà chiamato cento volte e io non ho tenuto il telefono con me..."
Estraggo il telefono e trovo una moltitudine di chiamate e messaggi.
"Scusate! Esco a chiamarlo e torno in un attimo".
"Vai, vai! Altrimenti ci intasa le linee del centralino, ahah".
Mi infilo furtivamente in bagno e invio la chiamata.
"Ehi, ciao, piccola Oss... ma dove sei finita? È tutta la mattina che ti cerco per dirti del mio trasferimento."

"Perdonami, Paolo ma sto tornando a casa mia e sono stata impegnata tutta la mattina con il trasloco, scusami davvero!"

"Davvero? Torni a casa?"

Piccola OssDove le storie prendono vita. Scoprilo ora