49. Ricominciare

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"Se vuoi Lucrezia, posso condurti da lei."
"Oh no, grazie! Questa mattina sono molto di fretta, verrò molto presto, promesso!"
"Toglimi una curiosità..."
"Dimmi!"
"Come conosci Giulia?"
"Beh, in realtà non la conosco molto bene ma è la sgualdrina di mio nipote e..."
"Sgualdrina?"
"Beh, sì! Lei è sposata con Michele."
"Da quello che so, sono separati da più di due anni e mezzo, lui è fuggito dopo il funerale del figlio. Così mi ha detto."
"E così sei al corrente di molti aspetti della sua vita, mi pare di capire."
"Per forza!
Sto cercando di aiutarla a recuperare la memoria... devo dire che tutte le persone accanto a lei sono molto ben disposte e determinate.
Tuo nipote poi... come saprai, stanotte le è rimasto accanto, e proprio grazie alla sua presenza e al suo amore ha ricordato chi è Paolo per lei."

"Maledizione!"

"Cosa vuoi dire, Lucrezia?"
"Che era meglio se lo avesse dimenticato."
"Cosa dici, perchè?"
"Dico che è una donna sposata e non deve stare con quell'imbecille di mio nipote!"
"Bene! Non voglio entrare in merito alle vostre ostilità, con permesso. Ora devo iniziare a fare il giro visite e necessariamente invitarti ad uscire. Ci aggiorniamo, saluti!"

Un sospetto molto pesante, divenuto ormai un tarlo, si insidia nella sua testa mettendolo in allarme e di conseguenza in guardia da questa donna. Ormai il dubbio è sempre più fondato e sempre più pressante a tartassarlo, perciò decide di rafforzare i controlli nei confronti di Giulia.

"Non voglio essere complice di questa pazza!"
Pensa e ripensa...
"Qualcosa mi dice che devo stare accorto."

Qualcosa mi dice che che fai bene!

***                         ***                                 ***

Manuel e Paolo

"Ciao Paolo, accomodati."
"Ciao, Manuel!"
"Prendiamo un caffè? Ti va?"
"Sì! Grazie."

"Ti ho fatto venire qui, Paolo, per una motivazione molto seria, vorrei vederci chiaro, io e mio padre abbiamo ingaggiato un'agenzia investigativa che gode della nostra fiducia da anni."

"Te ne sono veramente molto grato, vai pure avanti."

"Quello che è emerso non ti piacerà affatto ma è mio dovere metterti al corrente."

"Non preoccuparti, vai pure al sodo."

"Tua zia Lucrezia è stata intercettata più volte nelle conversazioni con Michele, ovvero, lei lo ha cercato, tartassato, ricattato e costretto a venire qui da Giulia, cercando di convincerla a tornare con lui, ignara del fatto che Michele è andato avanti con la sua vita e, da Giulia vorrebbe solo il divorzio."

Paolo si dimostra incredulo.

"Manuel, sei sicuro di quello che dici? Sono cose gravi quelle che sostieni."
Si limita a riferire, agitato.

"Scherzi? Ci sono pagine e pagine di tabulati, fotografie, etc... che c'è,  non mi credi? Pensi che il mio studio avanzi accuse alle persone senza fondamento?"

"Onestamente, stento a credere che mia zia possa essere arrivata a tanto."

Manuel serra le mascelle e stringe i pugni, sta per perdere la pazienza e se non distoglie il pensiero, lo ridurrà claudicante.

"Passa da mio padre a studio e vai a leggere.
Non ho altro da dirti."
Si alza dalla sedia molto nervoso.

"Non prenderla a male, è che si tratta della mia famiglia, di mia zia che è una donna di chiesa, insomma."

"Dormi su sette cuscini, Paolo, a me interessa solo il bene di Giulia e ultimamente a causa della tua famiglia ci sta rimettendo troppo. Che ti piaccia o no i fatti sono questi.
Se mi permetti, sono anche gravissimi."

Piccola OssWhere stories live. Discover now