60. Tutto inizia da qui

831 69 134
                                    

Tracce di vita rimangono impresse nell'anima e nella memoria.
Scelte importanti disegnano il nostro futuro e prendono vita muovendo i primi passi verso un'altra dimensione.

                                             XxxSamyXxx

Tornare o andare a casa mia per la prima volta è stato traumatico, ho provato un senso di vuoto indescrivibile. Il freddo che è entrato di colpo nel mio cuore, ha pervaso lentamente il mio corpo. Nonostante avessi visto e rivisto le immagini della mia dimora; a ben poco è servito.

Di bello c'è, che è una casa veramente splendida e arredata con buon gusto; lo shabby e il country mi piacciono tuttora ma oltre a questo, niente.
Per tutto il tempo sono rimasta attaccata al braccio destro di Manuel senza proferire parola.

"Giuly, tutto okay?"
Mormora Manuel vedendomi irrigidita.

"Credo che mi servirà un po' di tempo per abituarmi e iniziare a sentirla mia".
"Non devi preoccuparti, bambina. Con calma..."
Lo stringo a me e lui mi accarezza le spalle.
"Preferisci andare a dormire a casa mia stasera? Se non ti senti a tuo agio, possiamo scaricare le valigie da me e starcene lì per un po'.
Almeno finché non avrai voglia di tornare qui".

La proposta che mi sta facendo non è del tutto infondata, anzi.
"Lo faresti davvero?"
"Ti sembro uno che spara cavolate?"
Mi tuffo tra le sue braccia e lo stringo forte.
"Queste cavolate mi piacciono! Se non ti dispiace vorrei andare via subito".

Dal suo sguardo una nota di dispiacere e fallimento trapela anche se cerca di nasconderlo. Forse avrebbe voluto vivere qui con me ma io per ora non me la sento.
Non so cosa mi prenda, ma stare qui dentro mi agita non poco.
Ci chiudiamo la porta alle spalle e mentre procediamo verso l'auto un luccichio che proviene dal giardino attrae la mia attenzione e si insidia nei miei occhi.
"Che cos'hai, Giù?"
Mi volto verso di lui e lo intimo ad andare a vedere cosa mai possa essere tale scintillio.
"Possiamo andare a vedere lì?"
"Dove? In giardino?"
"Sì! Laggiù!"
"Vuoi andare a vedere la tua piscina?"
"Ho una piscina? Dalle foto che mi hanno fatto vedere non ho mai visto nessuna piscina, sempre e soltanto l'interno".
"Invece hai un bel giardino con piscina! L'ho sempre fatta pulire, vieni! Ti accompagno".

Procediamo abbracciati fino al bordo. La sua vista diffonde nella mia anima una sensazione di pace, amore e senso di appartenenza.
Adoro ogni genere di distesa d'acqua, ancor di più se limpida e celeste.
"Io e te ci siamo mai fatti il bagno qui?"
"No! Non qui, perché?"
"Non lo so, è come se qualcosa di bello ci avesse unito dentro queste acque. Come se ci fossimo accoppiati qui dentro".

"Giulia, forse lo hai fatto... ma non con me".
Il volto corrugato e sofferente di Manuel inizia a percepire la paura che il ricordo di Paolo possa soffocare il suo.
"Se non è stato con te allora vuol dire che non è stato con nessuno! È soltanto una sensazione. Tranquillo! Non conta niente".

Rimango ancora un attimo in feeling con la sostanza dell'acqua e per non angosciare Manuel mi forzo ad andarmene.
"Tu hai un vissuto qui! Non possiamo negarlo, sicuramente tu e Paolo vi sarete amati in molti luoghi e tra questi, forse anche qui".
"Non lo so, Manu! Per ora ho solo goduto di questa bella immagine che mi si è creata negli occhi, e lo ho fatto accanto a te".

"È troppo freddo altrimenti l'idea di tuffarci e fare l'amore su queste scalette mi è sfiorata più di una volta ".
Sorride malizioso.

"A due come noi li ferma il freddo?"
Lo guardo di sottecchi.
"Be, sì! Ho una creatura in grembo, devo farlo".
"Giusto! Allora, propongo una bella alternativa, ora andiamo con l'auto a trovare tua nonna e la rendiamo partecipe di tutte queste bellissime novità e poi andiamo a casa mia e mentre ti spogli, attivo la jacuzzi che abbiamo in sala pesi. Non sarà bello come qui ma ho in mente qualche piccolo giochetto da fare insieme".

Piccola OssWhere stories live. Discover now