75. Racconti del cuore

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Paolo

Se chiudo gli occhi, posso ancora vederti accanto a me, godere del tuo odore e sentire la tua pelle sulla mia.
Sei così bella.
L'ultima gravidanza ti ha reso più morbida e più affascinante, non avrei mai immaginato che all'interno di quell'ambulatorio avrei ritrovato l'amore immenso della mia vita.
Eppure sei sbucata tu! Così eterea, avvolta nella tua divisa bianca, con una sottile striscia celeste, che contraddistingue la tua professione.
Sono orgoglioso di te amore! Non ti sei fatta intimorire da nessuno e hai proseguito nel tuo voler diventare la piccola e dolce Oss, di un reparto ospedaliero così delicato e difficile.
Non riuscivo a contenere i battiti del mio cuore impazzito e più cercavo il contatto con i tuoi occhi e più lo stomaco si contraeva in spasmi che liberavano milioni di farfalle.
Poi è arrivato il tuo tocco e le iridi si sono cucite l'una all'altra per non lasciarsi fino al sonno indotto dal farmaco.
Al mio risveglio, erano lì, splendenti come smeraldi, per prendersi ancora, ed è stato come rinascere dall'oblio, dove fluttuava il mio essere, senza possibilità di ritorno.
Non faccio che chiedere ai tuoi colleghi quando tornerai, per vederti ancora.
Tutti mi guardano incuriositi, mi sorridono, perché sono consapevoli del fatto che sei bellissima e che non innamorarsi di te è una cosa impossibile.
Probabilmente sono così disperato, che ho scritto sulla fronte: "Giulia, ti amo da impazzire".
Spero di non morire ora, perché, cascasse il mondo, la mia vita dovrà finire accanto alla tua.
Non c'è genitore che tenga, la mia vita senza di te non è vita e io ti voglio, ti voglio disperatamente.
Imparerò a fare il padre e l'uomo, anche solo per un tuo bacio.
Imparerò a fare a meno di tutti, anche per una sola tua carezza.
Se mi vorrai ancora, sarò pronto a qualsiasi cosa, pur di amarti e proteggerti.

"Buon giorno,Sig. Arena, come andiamo oggi?"
"Buon giorno, dottore. Oggi mi sento molto meglio, sono già arrivati i risultati della broncoscopia di ieri?"
"Oh, no! Ci vorranno minimo sette giorni, il campione è partito questa mattina, comunque non perdiamo tempo con la terapia, stiamo attaccando con il textazo la tua polmonite. Non le daremo tregua finché non sarai guarito. Abbiamo aggiunto anche, un complesso vitaminico perché sei molto debilitato."
"Dottore."
"Sì!"
"Qualsiasi sia la risposta, voglio essere l'unico a conoscerla e vorrei essere sicuro, che conferisca solo con me e non con i miei genitori."
"Assolutamente!"
"La ringrazio."
"Dovere!"
Ed è così che da oggi in poi dovrà funzionare la mia vita.
Io responsabile di me stesso.
Ora devo pensare a guarire e a rendermi presentabile alla donna che amo.
Da lì a poco, i miei genitori entrano in camera con un'aria funerea.
"Buon giorno, amore di mamma!"
"Buon giorno, ma. Buon giorno, pa!"
"Perché non mi permetti di conoscere il tuo stato di salute? Il primario mi ha appena detto che vuoi che conferiscano solo con te, perché?"
"Papà, sono adulto e vaccinato, tanto da capire ciò che un medico mi riferisce. Non mi va che le notizie mi arrivino filtrate. Non credo di toglierti nulla, se poi dovesse succedere qualcosa di serio, ti assicuro che sarai il primo a saperlo. Ok?".
"Non ti capisco, davvero ma non voglio discutere, perciò riassumi tu, che ha detto?"
"Semplicemente che i campioni di ieri sono stati inviati oggi e che tra sette giorni avremo i risultati."
"E ora non ti stanno curando?"
"Certo! Ho subito iniziato l'antibiotico."
"Vorrei farti la barba, che ne dici Pa?"
"Magari! Ho le sembianze di un trasandato".
"Che gioia! Amore di mamma..."
"Che questa gioia sia legata ad una divisa?"
Non credo a quello che odono le mie orecchie, già l'ha riconosciuta? E ora? Che cazzo le vuoi fare?
"Cosa?"
"Hai inteso molto bene le mie parole. Ora è vedova e ha anche una figlia ad aggravare la situazione."
Il mio corpo si irrigidisce alle sue parole.
"Papà, basta! Lasciala stare."
"Che vuoi fare, prendere vacca e vitello?"
Non riesco davvero a capire il perché di tanta cattiveria gratuita.
"Ci siamo solo incontrati qui, dove lei lavora, ed io, sono un paziente. Non fantasticare. Sarebbe il regalo più bello del mondo se lei mi volesse ancora e, dopo tutto quello che le avete fatto passare, onestamente, non credo accadrà mai più".
"A quelle così, non basta mai!"
"Ora basta. Sono in ospedale per curarmi e nient'altro."
Noto che l'astio nei  confronti di Giulia non è mutato affatto, perciò, taglio il discorso per paura che inizi a tramare qualcosa di brutto. Non voglio che inizi a farle del male di nuovo.
Mamma è stata molto precisa e mi ha rimesso a nuovo. Le forze non sono ancora tornate ma almeno sono decente.

***                         ***                                   ***
Giulia

"Nonna! È permesso?"
"Vieni, entra! Che chiedi permesso? Questa è casa tua. Maria è andata al centro commerciale con Carla, torneranno tra meno di mezz'ora. Hanno fatto shopping. Sai tua madre e Connor sono impazziti."
"Ah, lo so! Immagino con che valigie torneranno..."
"Che c'è bambina? Ti vedo turbata, cosa ti è capitato?"
"Paolo..."
"Paolo?"
"Non immagini nonna, mi è piombato su una sedia a rotelle, magro e sbiadito come un foglio di giornale, trasandato, con la barba lunga e i capelli..."
"È malato?"
"Per ora si pensa ad una brutta polmonite ma nient'altro. È solo che lo ha abbattuto in tutti i sensi. Se avessi potuto vedere il momento in cui ci siamo sfiorati, tremavamo entrambi come foglie, con una carica emotiva che correva come corrente elettrica dentro un cavo sospeso in un traliccio. Credevo di sentirmi male e invece ora sto peggio. Pensavo di averlo dimenticato e guarda in che condizioni mi trovo."
"Giulia, calmati. Cerca di ricordare che tu, la vostra storia non l'hai mai chiusa veramente. Non hai mai elaborato la rottura e il distacco, perché di lui non avevi più memoria. Devi valutare molti aspetti, non dimenticare ciò che la sua famiglia ti ha inflitto. Ora hai Maria, però, devi cercare nel tuo cuore e capire chi è ancora lui per te. Ora hai le spalle più forti e per loro farti del male non sarà così facile. Manuel ha fatto di tutto per liberarti da quell'inferno e la tua famiglia, insieme alla sua, ricorda, sono molto potenti."
"Lo so, nonna. Sono venuta qui proprio per questo, per ragionare con te su cosa posso o non posso fare e, come comportarmi. È vero che mi ha detto che mi ama, ma, nessun passo decisivo è ancora stato fatto, per farmi cambiare idea e cominciare a dare pan per focaccia ai mostri titolati."
"Ora vedi come va, bambina mia e poi vedrai che saprai trovare la strada giusta."
Avvolgo nonna in un abbraccio più stretto del solito, in segno di amore e gratitudine. Nessuno al mondo è come lei, nessuno.
La porta si apre e Connor varca la soglia con in braccio Maria che dorme beata, come un angioletto, seguito da mamma che non riesce a contenere il gran numero di borse variopinte sulle mani.
Appena vede il mio sguardo interdetto, si stringe nelle spalle e sibila:
"Non abbiamo resistito! Quest'anno ci sono tutte cose bellissime in giro."
Con un sorriso pieno in volto la vado ad aiutare e, poi prendo la piccola e la sistemo sulla sua cullina.
È così bello avere una famiglia accanto. Vedere mia figlia amata da tutte queste persone mi riempie il cuore.
Nonna insiste nel farmi mangiare insieme a lei la frittura di calamari e gamberoni, al quale sa che posso dire di no. Li adoro troppo.
Mamma e Connor spizzicano qualcosa insieme a noi e poi si ritirano stanchi in camera.
"Pensi che sto mancando di rispetto a Manuel? Mi sento tremendamente in colpa per i sentimenti che sto provando per Paolo."
"Anima mia, quell'uomo ti ha amato così tanto che vorrebbe solo vederti felice. Non pensare a questo, ora."
"Cercherò di farlo. Ora prendo la piccola e andiamo a casa, grazie di tutto, nonnina mia."

E lei è la tanto adorata nonna Dina♥️

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E lei è la tanto adorata nonna Dina♥️.

Tornata  a casa, trovo la mia Prosciuttina che dorme beata sul petto del suo amato Leonardo.
La vita le ha regalato un altro uomo meraviglioso ed io non posso che asciugarmi una lacrima di emozione, nel vedere tanta dolcezza, nella casa che ha perso due uomini importanti della nostra vita.
Cerco di non fare rumore e insieme alla mia piccolina mi tuffo nel lettone caldo e morbido, per concedermi ai sogni più belli, che vorrei divenissero realtà.

Care piccole Oss, dal prossimo capitolo si torna a sognare con i nostri protagonisti, siete pronte ad emozionarvi un po' ?♥️♥️♥️

Piccola OssWhere stories live. Discover now