43. Mykonos

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"Solo io so chi sei, solo io so cosa siamo, ciò che per il mondo è solo un puntino, per me quel puntino è il nostro infinito"

xxxSamy.Dxxx

Io e Manuel trascorriamo la notte insieme, ci raccontiamo ogni cosa, io di Paolo, lui di suo padre.
Dormire accanto a lui, dopo, dormire accanto a Paolo, è la sensazione più bella e rilassante che possa provare, mi sento voluta bene e protetta.
Paolo mi ha appena mandato un messaggio, tornerà da me domani perché deve recuperare parecchio e visto che Davide si è reso disponibile, ne approfitta.
Va bene così!
Ho bisogno di stare con Manuel, mi manca e non vedo l'ora che arrivi.
I giorni trascorrono sereni, io e Katia iniziamo a comprare riviste per avere idee sull'abito da sposa, sulla location etc...
Manuel partirà  per Monaco il giorno prima della mia partenza per Mykonos, dovrà trattenersi una decina di giorni per lavoro, visto che suo padre è ancora convalescente.
Ora il mio pensiero più grande è rivolto alla nostra vacanza.

Mykonos

Amore e realtà

Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi.
Nessuno ancora sospetta di noi, siamo stati bravi.
Paolo è molto agitato, lo osservo in silenzio mentre guida verso Gubbio.
Ci siamo dati appuntamento a mezzanotte in riva al Gaucho.
Da lì partiremo tutti insieme per Fiumicino.
I ragazzi hanno parcheggiato le auto tutte in fila, un rituale prima di mettere in moto è quello di uno shottino alla mela.
Shottino, rombo ai motori e via!
Arriviamo precisi per il check-in, ho i loro occhi addosso, non sono ragazzi cattivi, sono solo molto curiosi.
Io e Paolo ci sganciamo da loro e giriamo per i negozi, passiamo davanti alla gioielleria di Bulgari e subito affiora il ricordo di Manuel e del suo regalo speciale per me.
Un sorriso esce dalle mie labbra mentre sfioro gli orecchini che ormai sono diventati parte integrante dei miei lobi.

"Wow! Piccola Oss... ti tratti bene."
"Oh, beh, sono un regalo."
"Un regalo recente?"
"Sì! Un regalo di Manuel prima dell'esame del concorso a Cagliari."

In un attimo il suo sguardo, rabbuia.
Con due dita si sfiora il mento.

"Un regalo un po' troppo costoso da fare ad un'amica, non trovi?"
"Non fantasticare! E non fraintendere.
Io e Manuel siamo amici, amici molto intimi, devo ammetterlo, ma soltanto amici."
"Cosa intendi per molto intimi?"
"Abbiamo dormito insieme, condiviso le stesse stanze, lo stesso letto in totale, semplice e pura amicizia."

Lo sguardo di Paolo si fa rabbioso e il viso si contrare in un broncio terribile.

"Voi, cosa? Avete dormito insieme? E vorresti farmi credere che non vi siete mai sfiorati, mai baciati, mai toccati? Oddio! Sto impazzendo..."

Faccio un sospiro profondo, gli accarezzo i capelli e con lo sguardo sincero gli racconto tutto quello che ha dovuto passare Manuel con Stefania e quanto ancora sia bloccato su di lei.
Quanto sua zia sia stata capace di farmi attraverso le suore e il lavoro e, che se non ci fosse stato il loro prezioso aiuto e sostegno, cioè, suo e di suo padre, sarei di nuovo finita nel baratro.

"Ti avevo lasciato...
Scusami, sono stato un idiota geloso."
Lo accarezzo, lo abbraccio.
"Non preoccuparti, ora è passato, cerchiamo di goderci questa vacanza."

Piccola OssWhere stories live. Discover now