14. Dichiarazioni inaspettate

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Katia si alza dal tavolo rossa come un peperone e dice a gran voce:

"Ragazzi! Che facciamo?"

Simone le suggerisce di andare a letto dopo tutto il prosecco che si è bevuta ma lei vuole andare a Cala.

"Andiamo a Cala?"grida mimando la Monroe.

Mi giro ridacchiando:
"Dal prosecco passiamo ai cocktail?" lancio così la mia battuta.

"Eh, sì! Andiamo!"Incalza lei su di giri.
I ragazzi ci impediscono di mettere mano al portafoglio e saliti a bordo della Mercedes GLA nera di Simone, ci dirigiamo verso la movida marchigiana.
Cala è un locale ricavato tra sabbia e scoglio che apre i primi di maggio e serve dei cocktail da paura.
C'è sempre un deejay e la musica pompa a mille.
L'unica consolazione è che posso togliere le scarpe con il tacco.
Katia è uno show vivente e ci fa piegare in due dalle risate per tutto il viaggio.
Scendo dalla macchina e noto dalla fessura della pochette che il display del telefono è illuminato.
Apro e vedo due messaggi di Paolo.

"Buona sera, piccola Oss, sei uno schianto!"

Sull'altro:

"Mi hai già dimenticato?"

Rimango incredula da ciò che leggo.
Come può sapere come sono vestita, truccata, e chi accompagna la mia serata?
Ah, cavolo! Cavolo!
Katia deve aver postato su Instagram o Facebook o peggio, entrambi i social, le foto che ha scattato mentre era ubriaca fradicia. Fammi controllare... eccoci tutti! Sei terribile Prosciuttina!!
Un book completo, tra selfie e istantanee di me e lei, di noi quattro e ovviamente di me e Manuel. Cazzo, Ka! Non si può stare mai rilassati con te, è?
Prendo aria, mi allontano un secondo e lo chiamo.
Il telefono squilla...

"Ciao, piccola Oss!"
Cinguetta allegro nel sentire la mia voce.
"Ciao! E' lunga da spiegare, perciò ti sto chiamando, spero d non disturbarti."

"Nessun disturbo! per me è un piacere, racconta..." "Dunque, la mia amica Katia mi ha inviato ad uscire e con lei c'è il ragazzo che frequenta e che a sua volta ha portato un suo amico, non so se sono stata chiara".

Paolo ascolta attentamente e insinua.
"Dalle foto che ho appena visto sembrate molto presi, ti hanno organizzato un appuntamento, insomma, ho capito! E se posso chiedere, di cosa stavate discutendo?"
indaga incuriosito ma non arrabbiato, forse un po' geloso e stizzito dalla nonchalance di Katia nell' aver postato certe foto.

"In effetti gli stavo spiegando che tipo di lavoro svolgo, sai quanto impegno ci vuole, no?"
Avverto un dolce sorriso dall'altro capo.

"Certo che lo so!
Speriamo solo che non si innamori di te come ho fatto io..."
Rivela in punta di piedi, mentre il mio cuore capitombola a terra.
Nell'udire quelle parole mi sento male, anzi no, malissimo. Due ali di farfalla prendono il volo dentro il mio stomaco e già sono ad un metro da terra,boccheggiando come un pesce.
Non so se ridere di gioia o piangere dalla disperazione e così rispondo  con la voce strozzata.

"Ma dai! Mi ami?
Chi mai si innamorerebbe di me, così?"
Mi svaluto un po'.
"Te l'ho appena detto! Io! Non mi credi? Non te lo sto dimostrando abbastanza?"
Veramente, sei scomparso! Se questo ti sembra il modo di dimostrarlo e ora fai pure il geloso...

Improvvisamente tutto prende a girare, credo di essermi dimenticata di respirare per qualche secondo.
Mi ama, ha appena detto due volte di amarmi.

"Mi prendi in giro?"
Annaspo, boccheggio come un pesce spiaggiato ancora una volta.

"No! Perché lo pensi?"
Mi supplica.
"E me lo dici al telefono? Così?
Se fosse vero me lo avresti detto in faccia o nel culmine di una situazione intima, non così".
Gli rispondo con un po' troppa verve.
"Hai ragione!
Fai finta che io non ti abbia detto nulla. Perdonami! sono stato un po leggero nel trattare questa tematica così intima e importante. Ci sentiamo al più presto!
Buona serata, piccola Oss".

Piccola OssTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang