44. Kapari&Love

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La mattina seguente ci alziamo presto, ritiriamo il cestino del pranzo e partiamo in sella al quad in direzione; Kapari beach.
La strada da percorrere non è molta, il sole scotta già alle nove di mattina, il viaggio è gradevole perché il vento allevia la temperatura, stasera siamo invitati dagli altri ragazzi a fare l'aperitivo al Paradise beach.
Avvinghiarsi alla vita di Paolo che guida è intimo e emozionante, mi sento felice e leggera.
Chiudo gli occhi e sogno mille cose belle, sogno un futuro felice accanto al ragazzo che amo e sorrido all'idea aumentandone la stretta.
Lui mi controlla dallo specchietto retrovisore e si gira per baciarmi la guancia, sembra prendere parte ai miei sogni e ai miei pensieri beandosi dell'immagine che riflette lo specchietto.
Molta natura scorre davanti ai nostri occhi, molte coppie che si amano seguono il nostro percorso, il parcheggio di questa famosa spiaggia è a strapiombo sul mare, dovremo fare molta attenzione mentre scendiamo.
Davanti ai nostri occhi si apre lo scenario di un angolo di paradiso dai colori del manto del cielo, contornato da scogli, roccia calcarea e un imponente vegetazione.
Ai piedi di questa insenatura si fa spazio della leggera sabbia chiara che sfuma sotto le piccole onde del mare.
I raggi del sole si tuffano nel cristallo del mare e ne riflettono i fondali, poche coppie sono accanto a noi, alcune completamente nude e le altre ragazze sono in topless.
Non mi sento per nulla in imbarazzo, apro il telo e mi sdraio accanto al mio amore che ne approfitta subito per baciarmi appassionatamente e sprofondare giù e gongolare  sui miei seni.

"Hai voglia di fare l'amore?"
Chiedo divertita.

"Mmm, si è fatto duro..."

Mi invita a notare il rigonfiamento.
Per quanto avrai ventitré anni? Spero in eterno!

"Amore! Ho creato un mostro!"
Rido portandomi le mani alla fronte.

"Non è colpa mia se mi fai quest'effetto! Guardalo!"

Lo afferro per i polsi e lo trascino sulla battigia, inizio a schizzare piccole quantità d'acqua raccolte con la mano, e lui divertito mi rincorre avanzando in acqua. In preda ai giochi ci tuffiamo in acque più profonde e finiamo per liberare i corpi dai nostri costumi, lasciandoli scivolare nelle acque cristalline per tutto il perimetro della costa.
È stupefacente vedere l'acqua del mare cambiare colore a seconda dello scoglio che bagna, il paesaggio è suggestivo e di una particolarità unica.
Mi avvicino ad un'insenatura di colore rosa perlescente, salire non è facile ma sono testarda e anche se Paolo borbotta che è pericoloso, mi segue per non lasciarmi sola.
Una volta saliti, dall'altra parte troviamo una piscina naturale piena di chiocciole rosa chiaro che formano una sfera.

"Amore, fermiamoci un attimo qui, riposiamoci, prendiamo un po' di sole e poi torniamo a riva, ti va?"
Chiedo stremata e con il fiatone.

"Sì! Piccola Oss, ne ho voglia..."
Risponde lui più stanco di me.

"Guarda che belle!"
Esclamo indicando la sfera di chiocciole .

"Che fighe! Guarda come si sono messe!"
Mi dice divertito, Paolo, mentre scatta qualche foto con la nostra inseparabile macchina subacquea che tiene sempre legata al collo.

"Guarda! Ci sono anche le stelle marine! Che grandi!"
Indica con il dito indice.

"Non ne avevo mai viste di così grandi! E rosse..."

Paolo delicatamente ne prende due, mi sfila il reggiseno che avevo appena rimesso per salire in sicurezza e me le posiziona sopra i capezzoli per scattare due foto: una da sola e un selfie insieme, non posso fare a meno di ridere perché le piccole ventose che hanno sotto ai tentacoli mi fanno morire dal solletico.
Paolo si assenta per pochi attimi e torna vittorioso con altre stelle marine in mano, le poggia delicatamente sul mio ventre e continua a fotografare questo momento di magica allegria.
Una stella scivola dal mio fianco e cade sopra ai suoi slip provocando in lui un sussulto fino a farlo saltare dal solletico, la scena è divertentissima, ridiamo a crepapelle, per poi finire ad annegare in un bacio pieno di rovente passione. Iridi senza vergogna bramano il copro dell'altro, pupille miste dei colori di entrambi si mescolano fino a perdersi nel profondo senza più tornare indietro. Lenta e sensuale è la fusione dei nostri corpi che si concedono all'ardore della pelle sfregata dal desiderio. Un ritmo sempre più frenetico guida le nostre mani che scrollano le stelline di dosso, rendendo loro la libertà e, con il fiato corto liberiamo le nostre intimità per unirci in un amplesso che ricorderemo per tutta la vita.

Piccola OssWhere stories live. Discover now