22.

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Dopo circa una ventina di minuti era pronta la cena. Ci sedemmo a tavola e iniziammo a degustare il fantastico polpettone ripieno che aveva preparato mia madre, accompagnato da contorni di patate, carciofi, salse gustose e tanto altro.

«Allora Tyler come vi siete conosciuti tu ed Allie?». 

Alla domanda di mia madre il boccone di carne che stavo mangiando mi andò quasi di traverso. La mia mente tornò subito a quella sera ed a quel maledetto pervertito. Non volevo di certo raccontare una cosa del genere a mia madre e soprattutto a mio padre. Ci pensò Tyler a rispondere. 

«Eravamo in un locale. Io ero lì con il mio migliore amico ed Allie con Lily e gli altri ragazzi dell'università» 

«Precisiamo che è stato solo grazie a me che si sono incontrati». Precisò Lily intervenendo. 

«Tu mi porti alle feste con l'inganno» le dissi sorridendo. 

«Intanto ne è valsa la pena». La guardai e sorrisi. Su questo aveva ragione. 

 «I tuoi sono di queste zone Tyler?» 

«Si mio padre è di Los Angeles mentre mia mamma era di Seattle. Hanno poi deciso di trasferirsi qui a Santa Monica» 

«Sarebbe bello conoscerli. Magari la prossima volta che siamo qui in zona. Cosa ne pensi Charlie?» chiese mia madre. 

«Certo, se a loro fa piacere ne saremmo felici» 

«Penso che a mio padre faccia molto piacere, glielo chiederò. Purtroppo, mia mamma è scomparsa diversi anni fa». Presi la mano di Tyler sotto al tavolo, la strinsi e lo guardai negli occhi. Sapevo che per lui non era facile parlarne. Aveva sofferto molto per la morte di sua mamma. Per quanto non fosse facile volevo in qualche modo dargli conforto e fargli capire che ero lì accanto a lui. 

«Mi dispiace Tyler. Non volevamo metterti in difficoltà» disse mio padre.

«Non è un problema. È passato molto tempo». 

Volevo cambiare discorso, non volevo far sentire a disagio Tyler. Volevo vederlo sereno così mi venne in mente il concorso per il giornale e mi sembrò un'ottima idea per cambiare totalmente il filo del discorso. 

«Parteciperò ad un concorso per un giornale di New York» dissi tutto d'un fiato e automaticamente tutti gli occhi finirono su di me. Missione compiuta. 

«Spiega meglio piccolina» «Ho trovato un annuncio in cui parlavano di questo concorso. Sostanzialmente per partecipare bisogno presentare un articolo di attualità entro quattro settimane. Verrà scelto un vincitore che avrà la possibilità di vedere il proprio articolo pubblicato sul nuovo numero del giornale e la possibilità di sostenere un colloquio con la casa editrice» 

«È una bella occasione Allie. Te la senti?» 

«Si mamma. Ci provo, non ho nulla da perdere» 

«Brava piccolina. È così che ti voglio» «Grazie papà> gli dissi sorridendo. 

«Lo sapevo che prima o poi ci avresti riprovato» mi disse Lily. Le sorrisi e mi voltai verso Tyler. Mi guardava con il sorriso sulle labbra. Con quello sguardo che mi fa sciogliere ogni volta. 

«Cosa ne pensi?». Il suo parare per me contava e volevo davvero sapere cosa ne pensava.

«Non so perché ma ho proprio una bella sensazione». Sorrisi e in quel momento mi resi conto che con Tyler al mio fianco era tutto più bello e meno pauroso.

Verso le 23:00 i miei decisero di tornare in hotel. 

«Ciao tesoro ci vediamo domani» 

«Si mamma. Vi accompagna Lily in aeroporto perché nel pomeriggio lavoro» «Si tesoro non ti preoccupare» 

Fidati di meWhere stories live. Discover now