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Scusate l'attesa ma sono stati giorni frenetici. 

Oggi ho finalmente trovato un attimo di tempo ed ecco a voi un nuovo capitolo.

Mi scuso già in anticipo se è un pò corto ma ne arriverà uno nuovo molto presto.


Vi auguro una buona lettura.


La cena passò tranquilla e serena. Mamma era felice di aver scoperto che ci sposavamo e io ero davvero più tranquilla e rilassata sapendo che a casa le cose andassero bene e soprattutto che ci fosse la piccola speranza che le cose si risolvessero una volta per tutte.

Quando salì in camera trovai Tyler di fronte alla finestra con il cellulare all'orecchio. Mentre chiudevo la porta dietro di me, lo sentì rispondere «Si, qui va tutto bene. Ci serviva staccare un pò» disse mentre spostava lo sguardo verso di me che andavo in bagno per cambiarmi prima di mettermi a letto.

Accesi il getto dell'acqua e iniziai a spogliarmi. Una doccia prima di andare a letto non me la toglieva nessuno. Mi struccai, legai i capelli in uno chignon per non farli bagnare ed entrai in doccia. Era stata una giornata lunga ma piacevole e la sensazione di pace e di serenità, che provavo in questo momento, era davvero bella. Staccare per qualche giorno da Santa Monica era stata una buona scelta e forse, in questo modo, potevamo rientrare a casa con un'altra testa e certi del fatto che le cose si potessero sistemare.

Mi sciacquai velocemente e uscì dalla doccia. Mi asciugai ed infilai un paio di pantaloncini grigi e una maglietta dello stesso colore a manica lunga. Quando tornai in camera Tyler era ancora al telefono. Andai da lui, depositai un bacio sulla sua schiena e andai a mettermi comoda nel letto con il libro che avevo preso da Carl. Ero riuscita a leggere solo qualche pagina e non vedevo l'ora di proseguire. Quando non leggevo per un po', ne sentivo l'esigenza.

Stavo finendo il terzo capitolo quando mi raggiunse Tyler. Si sedette sul letto a fianco a me e coprì con una mano la pagina del libro che stavo leggendo. 

«Ehi» dissi con un sorriso. 

«Sei andata avanti?» disse lanciando uno sguardo al libro che avevo in mano. 

«Sì. Almeno oggi ho trovato un po' di tempo» 

«Hai fatto bene scricciolo. Comunque, a casa è tutto ok se può farti stare più tranquilla» 

«Era tuo papà» 

«Si e sta bene. Ti saluta e mi ha detto di dirti di goderti questi giorni che a casa va tutto bene e che lui sta bene. Non c'è nulla di cui ti devi preoccupare». 

Gli rivolsi un sorriso. «Sono contenta che stia bene» 

«Sei più tranquilla?» 

«Sì ora si. Grazie e scusami» dissi abbassando lo sguardo sul libro. 

«Stai tranquillo scricciolo. Va tutto ed è normale preoccuparsi dopo quello che è successo e mi farò perdonare per questo. Te lo prometto». Corrugai la fronte e mi avvicinai a lui. 

«No amore. Non devi farti perdonare nulla» 

«Si invece. È colpa mia quello che è successo». 

Scossi la testa e presi il suo volto fra le mani. «Smettila. Non devi farti perdonare nulla e di certo non è colpa tua quello che è successo. Sono qui accanto a te e continuerò ad esserlo anche se questa storia dovesse continuare». Gli sarei rimasta vicina sempre. Qualsiasi cosa sarebbe successa. Avremmo superato qualsiasi cosa insieme. 

«Ti ho fatto una promessa e ho intenzione di mantenerla» 

«Lo so ma tu promettimi che non dirai più che è colpa tua» gli dissi mantenendo lo sguardo nel suo. 

Fidati di meWhere stories live. Discover now