57.

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«Stai preparando la colazione?» mi chiese Lily entrando in cucina mentre cuocevo i pancake. Avevo promesso a Scott la colazione ed eccomi qui. Mi piaceva cucinare, almeno quando avevo tempo.

«Ho detto a Scott che gli avrei preparato la colazione. Dovrebbe arrivare a minuti» le dissi mentre prestavo attenzione che non si bruciasse il pancake nella padella.

«Stupendo, mi piace avere la colazione pronta> disse con un sorriso sulle labbra sedendosi all'isola. 

Le lanciai un'occhiata «Potresti renderti utile apparecchiando la tavola. Cosa ne pensi?» le dissi togliendo il pancake ormai pronto e cuocendone subito un altro. Sbuffò e si alzò per raggiungere la credenza. 

«Si capo! Ai suoi ordini>. 

Sorrisi alle sue parole e tornai concentrata sulla mia preparazione. I pancake erano una delle cose che mi uscivano bene. Forse perché li adoravo e mi impegnavo a farli bene.

«Tyler mangia con noi giusto?» mi chiese Lily dal salotto. 

«Si, scende tra poco>. Era rimasto in camera per rispondere ad una telefonata di lavoro che sembrava abbastanza urgente. Dopo il nostro momento di apertura eravamo rimasti accoccolati a letto per un altro po', finché non gli squillò il cellulare. Quel momento, quella confessione mi avevano reso un po' più leggera e stamattina mi sentivo davvero felice.

«Che buon profumino stamattina» esclamò Nick entrando in cucina e dirigendosi subito vicino alla macchinetta del caffè. 

«È quasi pronto» annunciai. I pancake richiedevano il loro tempo. Per fortuna avevo già tagliato un po' di frutta prima di iniziare a cuocerli.

«Potresti anche aspettare gli altri. Non muori cinque minuti senza caffè» disse Lily riprendendo Nick e togliendogli la caraffa di caffè dalle mani. Nick corrugò al fronte. 

«Questi sbalzi ormonali mi faranno impazzire Lemon». Appena sentii quel nome mi venne da ridere. Non so se mi sarei mai abituata a quel soprannome. 

«Ancora con questa storia degli ormoni. Non sono gli ormoni. Sei tu. Non sai aspettare» disse subito dopo Lily. Credo che Nick avesse ragione. Ultimamente l'umore di Lily era molto altalenante. Era comprensibile dato che era incinta ma ogni tanto tendeva ad esagerare. 

«Lily è solo una tazza di caffè. Ora ci sediamo tutti a tavola. Lascialo fare» dissi cercando di allentare un po' la tensione. Ma servì a molto poco. 

«Tu non ti azzardare a difenderlo» mi disse puntandomi il dito contro. 

Alzai gli occhi al cielo. «Ok fai come vuoi»

«Dio Lily, sei esasperante!» disse Nick con un tono più alto del dovuto e uscendo dalla cucina. 

«Io non sono esasperante! Nick torna qui!» gridò Lily mentre lo seguiva in salotto. Iniziarono a gridare l'uno contro l'altro e a quel punto smisi anche di ascoltarli. Conoscevo questo lato di Lily. La ragione deve essere sempre sua, anche se a volte era meglio fare un passo indietro. 

«Ma che succede?» chiese Tyler entrando in cucina e indicato Nick e Lily con la mano. 

Alzai le spalle «Lily è un po' per aria» dissi mentre toglievo l'ultimo pancake dalla padella e spegnevo i fornelli. 

«Gli ormoni?» 

«Si è una delle cause» ammisi portando al tavolo i pancake e la frutta tagliata. Tyler portò il caffè e tornai in cucina a sistemare il piano ma Tyler mi bloccò per la vita. 

«Ci penso io scricciolo» mi spostò di lato e iniziò a sistemare. 

«Posso farlo io davvero» dissi mentre suonò il campanello. Questo era Scott. 

Fidati di meWhere stories live. Discover now