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A voi un nuovo capitolo.

Spero che anche oggi vi piaccia.

Anche oggi vi ho messo una canzone ma ultimamente mi sono molto di ispirazione e mi piace condividerle con voi.


Buona lettura!


La mattina seguente Tyler uscì presto e io ne approfittai per riposarmi fino al suono della sveglia. Mi alzai con calma, indossai un paio di jeans blu, una maglia gialla e un paio di converse nere. Scesi al piano di sotto e aspettai che Lily fosse pronta.

Venti minuti dopo eravamo al bar vicino al molo per fare colazione. Era una calda e bella giornata così ci siamo accomodate ad uno dei tavolini all'esterno del bar. Ordinammo un cappuccio per me, un tè per Lily e due waffle con la frutta.

«Com'è andata ieri sera? Vi ho visti sereni» dissi Lily una volta che la cameriera si allontanò dal nostro tavolo. È andata bene. Abbiamo preparato insieme la cena ed è stato bello e divertente. Erano giorni che non stavamo così bene insieme»

«Sono contenta per voi. Siete riusciti a chiarire?» le chiesi sperando di capire cosa fosse successo a Nick. 

«Si. Abbiamo parlato e mi sono resa conto che non siamo solo noi ad essere terrorizzate da questa faccenda». 

Corrugai la fronte. «Cosa intendi?» le chiesi mentre la cameriera posava sul tavolo le nostre ordinazioni. 

«Mi ha confessato di aver avuto paura. Per un tratto ha avuto paura di non riuscire a sostenere tutte queste responsabilità» 

«Quindi era solo il modo in cui si sentiva lui?» le chiesi mentre zuccheravo il mio cappuccio. 

«Sì. Mi ha confessato che per un momento non aveva più certezze. Era come fosse tutto fuori dal suo controllo. La situazione di Tyler, il bambino, noi.». 

Per certi versi posso comprenderlo. Non era stato semplice per me, figuriamoci se dobbiamo aggiungerci il pensiero di un bambino che deve nascere. 

«Posso capirlo» 

«Sì. Gli ho solo detto che può sempre parlare con me. Che può contare su di me» 

«E' la stessa cosa che gli ho detto anche io la scorsa mattina» ammisi. Non avevo ancora avuto modo di raccontare anche a Lily della nostra chiacchierata mattutina. 

«Avete parlato?» mi chiese mentre sorseggiava il suo tè. «Non molto. La mattina che ho accompagnato Scott in aeroporto l'ho trovato in cucina prima di uscire. Mi ha chiesto come stavi perché non vi parlavate molto e gli ho detto che doveva parlare con te perché sei un ottimo supporto e un'ottima ascoltatrice. Io ne ho la prova». Vidi comparire un sorriso sul suo volto. 

«Grazie per aver parlato con lui» 

«Mi ha fatto piacere e poi così ho avuto la conferma che tenesse a voi due e questa era la cosa più importante che volevo sapere. Poi sapevo che prima o poi avreste chiarito» le confidai. 

«Per la prima volta ieri sera mi sono sentita di nuovo serena, amata e meno sola» 

«Lo sai che non sei mai da sola ma ti posso capire. So cosa vuol dire e sono davvero molto contenta che siate riuscite a chiarire tutto». Ero davvero felice per loro due. 

«Non avrei aspettato un giorno in più. Volevo partire per Boston serena e così non lo ero proprio» «Hai fatto bene». Le rivolsi un sorriso e addentai un pezzo dei miei waffle caldi. Erano squisiti e avevo davvero voglia di una colazione fatta come si deve. 

Fidati di meWhere stories live. Discover now