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Ecco a voi un nuovo capitolo.

Spero vi piaccia e vi auguro una buona lettura.


Ci fermammo in un ristorante sulla costa, appena fuori città. C'era un bellissimo terrazzo esterno, con una staccionata in legno proprio davanti all'oceano. La spiaggia distava cinquecento metri da noi. Dei grandi ombrelloni erano posizionati sul terrazzo per ombreggiare tutti i tavoli. Ogni tavolo era apparecchiato con semplici dettagli: tovagliette nere, tovaglioli in stoffa bianca, posate e bicchieri. Era tutto molto semplice ma la bellezza di pranzare di fronte all'oceano, con una bella giornata e con questa aria che profumava d'estate era qualcosa di impagabile.

«Ti piace?» mi chiese Tyler mettendosi comodo sulla sedia. 

«È perfetto» dissi con il sorriso sulle labbra. 

«Sei felice?» 

«Sì. Tanto. Ancora faccio fatica a crederci» dissi con il sorriso sulle labbra. Era davvero un sogno. Non avrei mai pensato potesse succedere. 

«New York» dissi con un filo di voce poco dopo. 

«E' una bella città e ti sta davvero offrendo una bella opportunità» 

«Ci sei stato?» 

«Sì. Qualche anno fa» 

«Non vedo l'ora. Ho sempre voluto vederla ma non ho mai avuto l'occasione di andarci» 

«Ne rimarrai affascinata vedrai» 

«Non vedo l'ora» dissi con un sorriso mentre ci raggiungeva la cameriera. Ordinammo due zuppe di pesce con i crostini e due calici di vino bianco.

«Non ti dimenticare di me quando sarai lì» mi disse una volta che la cameriera si allontanò dal tavolo. 

Corrugai la fronte «Per prima cosa non mi dimenticherò di te. Non potrei mai. Seconda cosa: tu non vieni con me?». 

Mi avrebbe fatto piacere andare con lui. Sarei stata felice di averlo con me e non avrei mai pensato di andarci con nessun altro se non insieme a lui. 

«Vuoi che vengo con te?» 

«Sì, mi farebbe piacere. Se ti va di venire ovviamente» dissi un po' demoralizzata. Pensavo fosse scontato che venisse con me. Non ci dovevo pensare. 

«Certo che mi fa piacere venire con te» 

«Ok». Non aveva pensato all'idea di venire con me? Mi dispiaceva se fosse stato così. Non pensavo nemmeno di doverglielo chiedere di venire con me. Lo davo per scontato.

«Scricciolo» allungò la mano verso la mia sul tavolo e intrecciò le sue dita alle mie. Spostai gli occhi dalle nostre mani al suo viso e incrociai il suo sguardo. 

«Non fare quella faccia per favore» 

«Non pensavo di dovertelo chiedere. Davo per scontato che venissi con me» dissi abbassando lo sguardo. 

«Guardami». 

Alzai lo sguardo su di lui e quegli occhi non mentivano. Potevi leggerci dentro più di quello che diceva a voce. 

«Se fosse per me comprerei all'istante due biglietti per New York con ritorno il più tardi possibile perché vorrei che vedessi tutti i magnifici posti che ci sono. So anche, però, che questa occasione è un sogno che hai da sempre e potrei capirlo se tu ci volessi andare da sola o con Lily. Non ci rimarrei male. La mia testa sarebbe comunque lì con te» 

«Ti voglio lì con me». 

Sorrise «Sarò lì con te amore» 

«Mi farai vedere New York?» gli chiesi mentre la cameriera ci portò i due calici di vino e la bottiglia d'acqua. 

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora